Mancano ormai solo tre settimane al via dell'edizione 2025 del Tourist Trophy, la gara delle gare, una competizione divenuta leggenda e che continua a rappresentare un evento atteso e seguito dagli appassionati di tutto il mondo. In realtà, nonostante la cadenza annuale, l'eco dei motori sembra non essersi mai davvero spenta, sull'Isola e nei cuori, ma solo essersi fatta più sommessa. In un'epoca fatta ormai di ritmi incessanti, ed ossessivi di bulimia mediatica che di fatto toglie sempre più significato e spessore agli eventi, una delle magie del Tourist Trophy è rappresentata dall'attesa, foriera essa stessa ad un coinvolgimento profondo diverso.
LA MAGIA DI UNA SFIDA ANTICA, DEL MOTORSPORT PIU' AUTENTICO
Inutile rovare a spiegare, a raccontare il senso di questa competizione alla pletora di supponenti tuttologi che sono usi a giudicare senza conoscere, nonchè a sindacare sulle libere scelte di vita altrui. Per forza di cose, il pubblico del TT non sarà mai quello generalista e caciarone, portato a svilire e criticare quanto è semplicemente al di là della sua capacità di comprendere. Requisito fondamentale per approcciare l'evento è il rispetto, la silenziosa ammirazione per le gesta di uomini, prima che di piloti, che affrontano e vivono una sfida antica, eppure sempre attuale. Uomini che non hanno voluto, anzi non hanno potuto adeguarsi ad un'esistenza fatta di asfissiante e sicura normalità, e che di questa sfida hanno bisogno, per sentirsi vivi. Mettere in gioco la vita per amore della vita stessa, un apparente, insensato ossimoro per i più, un messaggio perfettamente comprensibile per chi, invece, di quella contraddizione sente il bisogno come dell'aria per respirare.
Ultimo retaggio di un Motorsport antico e feroce, crudo sì, ma che proprio per questo comporta un approccio del tutto particolare, fatto di coinvolgimento quasi mistico e profondo rispetto. L'applauso e l'ammirazione da tributare in egual misura a tutti i piloti, dal campione all'ultimo dei privati, perchè il rischio corso è lo stesso per tutti, così come il valore della vita che si mette in gioco. E quanto il messaggio possa ancora essere moderno, è testimoniato proprio dal pubblico, non certo composto solo da nostalgici del tempo che fu, ma anche da tanti, tantissimi giovani. Un pubblico che, a dispetto di certe stupide credenze comuni, non cerca drammi e sangue ma coinvolgimento, condivisione di quelle emozioni uniche e straordinarie.
Il dramma esiste, certo, come un'alea che incombe sempre sull'Isola, anche se molto si p fatto per la sicurezza. ma il rischio p indissolubilmente legato alla natura stessa del tracciato e della corsa, elementi che, fortunatamente, sono rimasti sacri ed inviolati, e tali dovranno mantenersi per savaguardare senso, unicità e sopravvivenza stessa dell'evento. L'Isola di Man, o Ellan Vannin come vuole la lingua locale, gode di statuto autonomo, e questo la mette al riparo da ingerenze esterne. Un mondo a parte dunque, ed una sorta di luogo incantato di rara bellezza, che merita di essere visitato a prescindere dalla competizione. Una popolazione che ha saputo mantenere stile di vita e tradizioni come tesori da preservare, piuttosto che come retaggi di un passato da lasciarsi alle spalle. Una fierezza ed una dignità manifestate anche attraverso la compostezza con cui vengono accettati il dramma ed anche la morte. Il dolore è presente, e quanto mai profondo, ma silenzioso e non contaminato da certa facile ipocrisia e moralismi di facciata, tanto comuni altrove. Il rischio si conosce, si accetta e ci si convive, è una sorta di tacito patto che niente e nessuno obbligano a sottoscrivere.
Di certo, assistere alla corsa dal vivo è un'esperienza che lascia un segno indelebile, e forse sarebbe la cosa giusta da fare, prima di poter davvero capire e giudicare.
I PRINCIPALI PROTAGONISTI
La passata edizione ha rappresentato una svolta storica,, che in una sorta di ideale passaggio di consegne ha visto Michael Dunlop ricevere lo scettro del più vincente di sempre dalle mani di zio Joey. In questo luogo incantato e quasi irreale, dove velocità e coraggio vengono celebrati con pagana sacralità, anche l'irrazionale assume un suo significato, r tutto appare scritto e sancito dal destino. Nessun altro avrebbe potuto raccogliere una simile eredità, se non il nipote di chi ha rappresentato la storia, il mito, il riferimento assoluto. Nessun altro, se non Michael, potrebbe continuare ad incarnare la Leggenda, senza passare per usurpatore. Un uomo schivo, che si concede con difficoltà a media e telecamere, eppure possiede un carisma, quasi un'aura mistica che lo eleva comunque al rango di protagonista assoluto. Michael incarna e porta con sè l'eredità di un'intera dinastia che ha scelto di consacrarsi a queste competizioni, pagandone un tributo altissimo. La Corsa è il senso, lo scopo della vita stessa, perchè 'It's in my blood', come è solito dire lo stesso Michael. Non esistono dubbi, remore ed alternative, così è scritto e così sarà. A 36 anni, e con 29 successi già all'attico, Michael Dunlop ha quest'anno la concreta possibilità di allungare ulteriormente la striscia, gareggiando come al solito nelle categorie Superbike, Superstock, Supersport e Supertwin. Tra le 'Big Bikes, 'MD' sarà in sella alla BMW, mentre in Supersport lascerà la fida Yamaha R6 in favore della Ducati Panigale V2, una scelta del tutto inedita per lui. A conferma della grande importanza che il TT riveste in termini di interesse e di immagine, la discesa in campo in forma ufficiale della Triumph in Supersport, con Davey Todd come uomo di punta. Tra le 1000, i maggiori favoriti sembrano essere lo stesso Dunlop e quel Davey Todd, vincitore del Senior TT dello scorso anno, apparso in gran forma alla North West 200. Todd sarà in sella alla BMW M1000RR del Team 8Ten Racing al fianco di Peter Hickman, l'uomo più veloce del mondo sll'Isola e desideroso di riscatto dopo l'occasione persa nel 2024. L'australiano Josh Brookes, ex compagno di squadra di Hickman, è passato a Honda tra le grosse cilindrate, così come Todd farà ritorno sulla CBR del Team Padgett's in Supersport. Grande attesa poi per Ian Hutchinson, altra leggenda del TT, che dopo anni di difficoltà legate a problemi fisici è tornato sul podio alla North West 200. Sarà infine ancora una volta al via l'inossidabile John McGuinness, che a 53 anni continua a correre ed a rappresentare l'ideale anello di congiunzione con la 'Golden Era' della corsa. Per quanto riguarda i nostri colori, dopo la forzata rinuncia di Francesco Curinga, saranno tre gli italiani presenti, con il veterano Stefano Bonetti affiancato da Andrea Majola e Maurizio Bottalico.
IL CIRCUITO
Lo
Snaefell Mountain Course, questa la denominazione ufficiale del tracciato, prende il nome dalla montagna più alta di Ellan Vannin, questo il mome in lingua mannese dell' Isola di Man, ed è un circuito stradale di
60,761 km (37,733 miglia) che ospita ogni anno il Tourist Trophy e il Manx Grand Prix. Le gare si svolgono su un percorso ad anello con partenza ed arrivo nella cittadina di
Douglas. Il tracciato è ricavato unendo tratti di strade normalmente aperte alla circolazione e comprende
oltre 200 curve con diverse condizioni di asfalto e variazioni altimetriche. Le gare si svolgono su distanze diverse a seconda delle categorie, fino al massimo dei sei giri riservati al Superbike TT ed al Senior TT.
LE MOTO
Oltre ad essere una gara difficilissima per i piloti il TT rappresenta anche un banco di prova severissimo per il mezzo meccanico, sia sul fronte del motore che su quello della ciclistica. Al motore è richiesta potenza e affidabilità, viste le altissime velocità che si raggiungono ed i numerosi tratti da percorrere in pieno, ma è necessaro disporre anche di un'erogazione fluida e progressiva che permetta di scaricare cavalli senza scomporre la ciclistica. Quest'ultima deve essere 'sana' e rigorosa ma nello stesso tempo non eccessivamente rigida, per via delle condizioni dell'asfalto in alcuni tratti irregolare e sconnesso. Fondamentale una perfetta taratura delle sospensioni, che vanno regolate piuttosto morbide nella prima fase di escursione
RECORD SUL GIRO
Il record assoluto sul giro appartiene a
Peter 'Hickman su BMW M1000RR che nell'edizione 2023 fece segnare il tempo di
16'.36''.115 , LL stratosferica media di
136,358 Mph (219,447 Km/h).
Video
https://youtu.be/31RZ5wU-Fg0
ONBARD LAP E DESCRIZIONE TRACCIATO BY MARCO PHAGACI PAGANI
https://www.youtube.com/watch?v=voI0RKJdvas
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IL PROGRAMA DELLE GARE
Le sessioni di prove libere e qualifiche si svolgeranno nel corso della prima settimana, da lunedì 26 a venerdì 30 Maggio.
RACE WEEK
Saturday 31 May
10:00 - Roads Close
10:45 - Monster Energy Supersport TT Race 1 (4 laps)
14:00- 3wheeling.media Sidecar TT Race 1 (3 laps)
21.30 Roads to open
Sunday 1 June
12:30 - Roads Close
13:30 - RST Superbike TT Race (6 laps)
17.00 Roads to open
Monday 2 June
Rest day
Tuesday 3 June
10:00 - Roads Close
10:45 - RL360 Superstock TT Race 1 (3 laps)Shakedown
12.30 Sidecar Shakedown
14:00 - Metzeler Supertwin TT Race 1 (3 laps)
16.00 Solo Practice
17.00 Roads to open
Wednesday 5 June
10:00 - Roads Close
10:45 -Monster Energy Supersport TT Race 2 (4 laps)
14:00 - 3wheeling.media Sidecar TT Race 2
16.00 Solo Practice
17.00 Roads to open
Thursday 5 June
Rest Dday
Friday 6 June
10:00 - Roads Close
10:45 - Opul Superstock TT Race 2 (3 laps)
14:00 - Entire Cover insurance Supertwin TT Race 2 (3 laps)
16.00 Solo Practice
21.30 Roads to open
Saturday 8 June
10:00 - Roads Close
10:45 - Milwaukee Senior TT Race (6 laps)
21.30 Roads to open
INFORMAZIONI E LOGISTICA
Come arrivare
In aereo – Aeroporto di destinazione: Ronaldsway. Uno scalo obbligatorio dall’Italia.
In moto/auti – E’ consigliabile acquistare con largo anticipo i biglietti del traghetto per l’Isola di Man (con partenze da Liverpool-Heysham-Dublino-Belfast) sul sito Steampacket.com
Dove alloggiare - Isola di Man
Hotel – Sono pochi e solitamente prenotati di anno in anno.
Case private – Sono la soluzione tipica per un viaggio al TT. Può trattarsi di un bed&breakfast dove il padrone rimane in casa con gli ospiti e mette a disposizione una stanza e un bagno, oppure si possono trovare intere case da affittare per il periodo desiderato. Tutte le opzioni, aggiornate continuamente, si trovano qui: Homestay.
Duke TT VillagDue– Piccoli (ma costosi) alloggi prefabbricati a pochi passi dal paddock.
Camping – Per chi sceglie di dormire in tenda, l’Isola di Man è ricca di campeggi e glamping.
Come spostarsi sull'Isola di Man
Mezzi pubblici – L’Isola ha una buona rete di autobus, oltre a tre linee ferroviarie (per lo più turistiche). Attenzione: gli autobus non passano sul Mountain, ovvero la sezione del tracciato da Ramsey a Creg-ny-Baa.
Taxi – Utili da/per l’aeroporto (circa 20£ Ronaldsway/Douglas). Sconsigliati come mezzo di trasporto quotidiano perchè potreste aspettare molto tempo prima di trovarne uno disponibile durante il TT…
Noleggio auto – La soluzione più comoda per poter visitare l’isola senza problemi. Da prenotare però con largo anticipo!
Noleggio moto– Chi desidera le due ruote ma non ha la propria moto con sè può rivolgersi a Motorcycle Adventures o all’ex pilota Jason Griffiths.
Cosa visitare all'Isola di Man
Douglas e la sua promenade – Peel Castle – Laxey Wheel – Castle Rushen a Castletown – villaggio tradizionale Manx di Cregneash –– Calf of Man (l’isolotto a sud) – Point of Ayre (estrema punta nord) – la statua di Joey Dunlop al Bungalow – Fairy Bridge – Distilleria di gin a Ramsey…
Altre informazioni
Necessario passaporto.
Ora locale: -1 rispetto all’Italia
Valuta locale: sterlina mannese, ma viene comunemente accettata quella britannica. Se cambiate i soldi in Italia chiedete la normale sterlina britannica. Attenzione: la sterlina mannese non può essere utilizzata fuori dall’Isola di Man!
Il Tourist Trophy
E' possibile consultare il programma del TT 2024 sul sito ufficiale. Attenzione agli orari di chiusura delle strade: pianificate i vostri spostamenti per tempo, anche per assicurarvi un posto lungo il tracciato tra le migliaia di spettatori che affollano l’Isola.r assistere alle gare è possibile scegliere tra svariati punti del Mountain Circuit (attenzione alle aree proibite, opportunamente segnalate; in caso di dubbi chiedete sempre ai marshal).
Non esistono biglietti per assistere al TT (nemmeno per il paddock, gratuito e aperto a tutti). I punti del tracciato sono gratuiti.
Esiste solo una tribuna a pagamento, il Grandstand, situata sul rettilineo di partenza; permette di vedere partenze, arrivi, pit stop e podio. Da prenotare in anticipo.
Si ringraziano per la collaborazione Marta Covioli, Diego Mola e Marco Pagani.