Il mondiale della MotoGP si appresta a fare ritorno nel continente americano per il Gran Premio degli Stati Uniti, in programma nel fine settimana dal 28 al 30 Marzo sul circuto texano di Austin. Un campionato che, al terzo appuntamento, pare aver assunto i contorni di un copione già scritto, o quantomeno ampiamente prevedibile nel suo svolgimento . Le tappe di Thailandia ed Argentina, nonostante tipologie di tracciati e condizioni differenti, hanno fornito riscontri del tutto sovrapponibili, con buona pace di chi auspicava un confronto all'insegna dell'incertezza e di un maggior equilibrio tra la case impegnate. Il quadro generale vede una Ducati confermare la propria indiscussa superiorità ed una concorrenza che, al di là di qualche illusorio sprazzo, pare essersi compattata e livellata verso il basso. Il solito, immancabile auspicio resta quello che il vero mondiale possa partire in Europa, ma la sensazione diffusa è che, anche questa volta, poco o nulla cambierà.
DUCATI - DUOPOLIO MARQUEZ, BAGNAIA ALL'ANGOLO
Nessun dubbio che mettere il pilota migliore sulla moto migliore rappresenti la garanzia di vincere facile e sul fatto che il Fenomeno di Cervera sia il pilota più forte dello schieramento nutrono pochi dubbi pure i più ostinati detrattori. Quello che pochi, o nessuno si sarebbe immaginato, è che i Marquez a dominare potessero essere addirittura due Quella 'evoluzione mancata', rappresentata dal progetto GP25, ha portato alla messa in pista di una sorta di ibrido, che di fatto al momento non pare rappresentare uno step così significativo. Probabile che, al rientro in Europa, i previsti affinamenti possano ristabilire una certa distanza con le GP24 'standars', ma in ogni caso quanto a disposizione basta ed avanza a Marc Marquez per ostentare superiorità quasi sfacciata. Dal canto suo, il fratello Alex ha tratto enorme giovamento del cambio di moto e soprattutto dall'essersi liberato dallo scomodissimo confronto interno, con risultati che parlano chiaro. I due hanno finora spadroneggiato in prova ed in gara, occupando stabilmente le prime due posizioni in classifica, e trovando pure il modo di stimolarsi ed aiutarsi nel confronto diretto. Una situazione del tutto imprevista, almeno in questi termini, per un Pecco Bagnaia che appare frastornato ed in netta difficoltà. Il torinese era preparato al confronto più impegnativo della sua carriera, ma certo mai si sarebbe aspettato di subire costantemente anche la superiorità di un pilota di un team satellite. Bagnaia non manca di sottolineare come non riesca a trovare l'intesa con la cosiddetta 'GP24..5, tanto da voler tornare alla moto dello scorso anno, cosa peraltro impossibile. Di certo il box è ormai inevitabilmente diviso, con entusiasmo alle stelle da una parte, e musi lunghi, cupa rassegnazione e sconforto dall'altra. Si sta insomma avverando lo scenario peggiore per Pecco, bravissimo ad ostentare calma e lucidità, ma che sta certamente patendo la situazione. E Marc Marqueznon ha mancato di affondare il colpo, sottolineando come veda ormai nel fratello Alex il vero rivale nella corsa al titolo. Pecco è chiamato ad una reazione che non deve farsi attendere oltre, pur se anche quella di Austin appare sulla carta una sentenza già scritta. Il rischio è quello di presentarsi al ritorno in Europa con un tale ritardo in classifica da rendere impossibile ogni tentativo di tornare in partita.
Passando agli altri piloti Ducati, eccellente la prova di Franco Morbidelli, che in Argentina è finalmente risalito sul podio di una gara lunga, e molto bene anche Fabio Di Giannantonio, quinto dopo una gran rimonta seguita al 'tappo' iniziale patito da parte di Brad Binder. Per entrambi resta tuttavia il peso di un confronto indiretto con Alex Marquez, che al momento li vede in difficoltà. Infine Fermin Aldeguer, che prosegue, attraverso qualche disavventura, il processo di adattamento alla nuova categoria mostrando a tratti una discreta velocità.
APRILIA - OLTRE ALLA SFORTUNA, PESANO GLI ERRORI
E' presto per capire se anche quella in corso sarà da considerare come l'ennesima stagione delle promesse non mantenute,ma certo quanto visto in Argentina non induce all'ottimismo. L'infortunio e la prolungata assenza di Martin hanno spento sul nascere qualsiasi ambizione di corsa al titolo, ammesso che davvero qualcuno ne nutrisse. L'ottimo lavoro di Bezzecchi e la grande prestazione di Ogura in Thailandia avevano però lasciato intravedere un potenziale interessante, ma tutto da confermare. La controprova in Argentina, per di più su un tracciato storicamente molto favorevole, ha invece raffreddato gli animi ed obbligato ad un brusco risveglio. 'Bez' si è confermato veloce ma continua a soffrire in qualifica, con partenze arretrate che lo obbligano a recuperi affannosi ed al ripetersi di errori grossolani. Una discreta Sprint Race a Termas, ma una gara lunga letteralmente gettata al vento, peraltro pure coinvolgendo il povero Quartararo, rappresentano il magro bottino del fine settimana argentino, dal quale lo stesso pilota si attendeva molto di più. Buona la prova diOgura, anche se, come prevedibile, sarebbe stato impensabile ripetere l'exploit di Buriram, sicuramente favorito dalle giornate di test effettuate. A bocce ferme, poi, arrivata la notizia della squalifica comminata al giapponese per il software irregolare installato sulla centralina della sua Aprilia, un errore commesso in buona fede ma davvero marchiano a questi livelli, e sviste di questo tipo si sono purtroppo verificate spesso. Ormai ingiudicabile Raul Fernandez, una scommessa irrimediabilmente persa, mentre va messa a referto pure l'assenza in gara di Lorenzo Savadori per un infortunio alla spalla rimediato in prova. Si spera che ad Austin, che fu terra di conquista lo scorso anno con Vinales, la musica possa finalmente cambiare per quella che, comunque, sembra tuttora la sola sfidante credibile allo strapotere Ducati.
KTM - STALLO INEVITABILE, ACOSTA IN SOFFERENZA -
Vista la ben nota situazione aziendale, quanto sta mostrando in pista la casa austriaca rientra ampiamente nelle previsioni, con una stagione in cui l'obiettivo primario era quello di essere comunque presenti. Lo sviluppo è praticamente fermo, KTM resta al momento la terza forza del campionato ma dovrà sempre più spesso fare i conti con le due case giapponesi, in apparente recupero. A Termas si rivisto un coriaceo Brad Binder ed anche Pedro Acosta oare aver preso atto della situazione, rinunciando a gettare il cuore oltre l'ostacolo annche per via di un problema di sindrome compartimentale all'avambraccio destro. Il talentuoso spagnolo ostenta diplomazia e spirito di squadra ma sta naturalmente soffrendo, conscio del rischio di bruciarsi altre possibilità. Si parla di una trattativa con il Team VR46 e di un interesse da parte di Honda, fermo restando che, a livello contrattuale, Acosta sarebbe legato a KTM fino a tutto il 2026. Inguardabili ed ingiudicabili Maverick Vinales ed Enea Bastianini, che si trovano a vivere una sorta di incubo, oltretutto con poche o nessuna certezza per il prossimo futuro.
HONDA - IMPORTANTI CONFERME, ZARCO SUPERLATIVO
La casa di Tokyo rappresenta la più bella sorpresa di questo inizio di campionato. Buoni segnali a Buriram, ma soprattutto una grande conferma a Termas, con la realtà di una moto finalmente equilibrata, efficace in ogni condizione ed in mano a tutti i piloti. Sembrano ormai un retaggio del passato quelle repentine perdite di anteriore, causa di tante cadute, a conferma di una ciclistica meno critica ed estrema. Uno straorsinario Johann Zarco arrivato a centrare la prima fila in Argentina ed a prodursi in due gare eccellenti, ma bene hanno fatto anche Mir e Marini, con il volonteroso Chantra che continua il suo apprendistato. Resta il grosso limite rappresentato dal gap motoristico, con velocità massime inferiori anche di 10 Km/h rispetto alla migliore concorrenza, e su questo si dovrà lavorare parecchio. L'impegno e la capacità di Romano Albesiano hanno dunque certamente iniziato a farsi sentire, soprattutto sotto il profilo organizzativo e del metodo di lavoro.
YAMAHA - PASSO FALSO IN ARGENTINA, QUARTARARO APPANNATO
Alla luce di quanto intravisto in Thailandia, ci si sarebbe aspettati qualcosa di più in Argentina, su un tracciato dalle caratteristiche più favorevoli alla M1. Di fatto così non è stato, e questa volta Yamaha apparsa meno efficace e convincente anche rispetto alla Honda. Qualche segnale in prova soprattutto da parte di Miller e Rins, con quest'ultimo protagonista di un ottimo fine settimana, nonostante la condizione fisica che certo lo penalizza non poco. Non ha invece pienamente convinto Fabio Quartararo, che già aveva sofferto la prestazione di Miller a Buriram, e che in Argentina stato messo dietro pure dall'acciaccato compagno di squadra. Nella gara della domenica poi, ci si à messa la sfortuna, con il tamponamento subito ad opera di Bezzecchi al via, che ha di fatto posto fine alla sua gara. La casa di Iwata è attesa alla verifica di Austin, una pista non favorevolissima ma sulla quale Alex Rins è stato spesso capace di autentici miracoli. In Texas sarà assente Miguel Oliveira, incappato nell'ennesimo infortunio in Argentina, e che per l'occasione sarà sostituito dal test rider Augusto Fernandez.
IL CIRCUITO DI AUSTIN
Il COTA, o Circuit Of The Americas, è stato costruito appositamente per ospitare il gran premio di F1 ed è stato ultimato nel 2012 su progetto dell'architetto Hermann Tilke. La pista è lunga 5513 metri, si percorre in senso antiorario e comprende 20 curve, 11 a sinistra e 9 a destra, il rettilineo più lungo misura oltre un chilometro. In dverse sezioni ricorda da vicino tratti di circuiti storici come Suzuka, Silverstone e Hockeneim. Tracciato quanto mai impegnativo che presenta ogni sorta di caratteristica compresa una variazione altrimetica di 41 metri tra il punto più basso e quello più alto. E' in salita ad esempio il rettilineo del traguardo con un incremento di pendenza di ben 21 metri negli ultimi 200, di fatto quindi i piloti iniziano la frenata senza poter vedere l'ingresso della Curva 1. E' questa una frenata molto impegnativa, la ! è infatti una curva di ritorno molto lenta in cui i piloti entrano con i freni in mano ad una velocità di circa 70 orari. L'uscita dalla prima curva richiede un'ottima trazione per portarsi alla successiva 2, una destra a raggio costante che porta alle curve 3,4 e 5, una sorta di doppia esse sinistra /destra/sinistra da percorrere col gas in mano cercando di mantenere velocità da portare nelle curve 5 e 6 che conducono ad un'altra doppia esse costituita dalle curve 7,8 e 9. All'uscita di quest'ultima, massima accelerazione verso la curva 10, una sinistra che si fa in pieno per avventarsi verso la staccata della 11, una nuova sinistra di ritorno molto lenta e critica per la frenata a moto inclinata. All'uscita del rampino di nuovo piena accelerazione per affrontare il rettilineo più lungo del circuito. Nuova violenta staccata e nuovo rampino a sinistra che porta al tratto fino alla curva 15 che ricorda vagamente il Motodrom di Hockeneim. In uscita da questo settore una serie di tre curve a destra, 16, 17 e 18 che di fatto costituiscono un curvone di ritorno a 180 gradi che i piloti raccordano con una sola traiettoria. Il giro si chiude con le curve 19 e 20, due svolte lente a sinistra di cui l'ultma riporta sul rettilineo del traguardo.
ONBOARD LAP - ohn Hopkins (BMW M1000RR)
https://www.youtube.com/watch?v=aQ72RKXts4g
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ORARI TV
Il Gran Premio di Austin sarà trasmesso da SKY e TV8 con i seguenti orari :
Programmazione SKY Sport MotoGP HD
Venerdì 28 marzo
15:00-15:35 Moto3 Prove Libere 1
15:50-16:30 Moto2 Prove Libere 1
16:45-17:30 MotoGP Prove Libere 1
19:15-19:50 Moto3 Prove 1
20:05-20:45 Moto2 Prove 1
21:00-22:00 MotoGP Prove
Sabato 29 marzo
14:40-15:10 Moto3 Prove 2
15:25-15:55 Moto2 Prove 2
16:10-16:40 MotoGP Prove
16:50-17:05 MotoGP Q1
17:15-17:30 MotoGP Q2
18:50-19:05 Moto3 Q1
19:15-19:30 Moto3 Q2
19:45-20:00 Moto2 Q1
20:10-20:25 Moto2 Q2
21:00 MotoGP Sprint 10 giri
Domenica 30 marzo
16:40-16:50 MotoGP Warm-Up
18:00 Moto3 Gara
19:15 Moto2 Gara
21:00 MotoGP Gara
Programmazione TV8
Sabato 29 marzo
Diretta di tutte le sessioni di qualifica e della Sprint Race della MotoGP (Vedi orari sopra)
Domenica 30 marzo
20.05 Moto3, Gara (differita)
21.20 Moto2, Gara (differita)
23.05 MotoGP, Gara (differita)
CALENDARIO MONDIALE MOTOGP 2025
2 marzo 2025 Thailand Thailandia, Buriram
16 marzo 2025 Argentina Argentina, Termas de Rio Hondo
30 marzo 2025 United States Stati Uniti, Austin
13 aprile 2025 Qatar Qatar, Lusail International Circuit
27 aprile 2025 Spain Spagna, Jerez
11 maggio 2025 France Francia, Le Mans
25 maggio 2025 United Kingdom Gran Bretagna, Silverstone
8 giugno 2025 Spain Aragon, Motorland Aragon
22 giugno 2025 Italy Italia, Mugello
29 giugno 2025 Netherlands Olanda, Assen
13 luglio 2025 Germany Germania, Sachsenring
20 luglio 2025 Czech Republic Repubblica Ceca, Brno
17 agosto 2025 Austria Austria, Red Bull Ring
24 agosto 2025 Hungary Ungheria, Batalon Park
7 settembre 2025 Spain Catalogna, Barcelona
14 settembre 2025 San Marino San Marino, Misano
28 settembre 2025 Japan Giappone, Motegi
5 ottobre 2025 Indonesia Indonesia, Mandalika
19 ottobre 2025 Australia Australia, Philip Island
26 ottobre 2025 Malaysia Malesia, Sepang
9 novembre 2025 Portugal Portogallo, Portimão
16 novembre 2025 Spain Comunità Valenciana, Valencia
CLASSIFICA GENERALE MOTOGP DOPO DUE PROVE
1 Marc Marquez Ducati 74
2 Alex Marquez Ducati 58
3 Francesco Bagnaia Ducati 43
4 Franco Morbidelli Ducati 37
5 Ai Ogura Aprilia 25
6 Joan Zarco Honda 25
7 Fabio Di Giannantonio Ducati 22
8 Brad Binder KTM 19
9 Marco Bezzecchi Aprilia 14
10 Pedro Acosta KTM 12
11 Luca Marini Honda 9
12 Joan Mir Honda 9
13 Jack Miller Yamaha 7
14 Enea Bastianini KTM 7
15 Fabio Quartararo Yamaha 5
16 Alex Rins Yamaha 4
17 Maverick Vinales KTM 3
18 Fermin Aldeguer Ducati 3
19 Miguel Oliveira Yamaha 2
20 Jorge Martin Aprilia 0
21 Somkiat Chantra Honda 0
22 Raul Fernandez Aprilia 0