L'attesa per la nuova stagione volge ormai al termine, e dopo un silenzio ridotto a poco più di due mesi i motori della MotoGP hanno ripreso a ruggire, con la doppia sessione di test precampionato, una sorta di anticipazione della nuova stagione. Per il round di apertura, il mondiale 2025 abbandona il tradizionale appuntamento di Losail, in Qatar, in favore del tracciato thailandese di Buriram, nell'intento di proporre una rinnovata distribuzione geografica dei fine settimana di gare. Una MotoGP alle prese con il travagliato passaggio di consegne della gestione da Dorna agli americani di Libertyy Media, ed ansiosa di fornire segni tangibili di un profondo rinnovamento. La nuova annata si è aperta con una sorta di cerimonia di presentazione, tenutasi a Bangkok, i cui contorni sono apparsi per la verità un pò forzati ed addirittura discutibili, alimentando qualche perplessità sull'effettiva necessità di certi eccessi. Inutile dire che il modello che si prova a ricalcare sia quello della F1, e forse proprio qui sta il nocciolo della questione. E' davvero la scelta giusta, quella di uniformare, o almeno di far assomigliare il motociclismo a qualcosa che per dimensioni, tipologia di pubblico, peso degli interessi commerciali in gioco ne è lontanissimo? Il motociclismo ha sempre rappresentato un mondo diverso, professionale si, ma con un sottofondo di passione ed umanità che ha consentito un coinvolgimento particolare da parte del pubblico. La MotoGP è un mezzo di estrema sofisticazione, ma non così lontano ed estraneo rispetto alle moto supersportive che il comune appassionato può acquistare ed usare per divertirsi ad emulare i propri idoli in pista. Niente a che vedere con una F1 sideralmente lontana anche da qualsiasi supercar dal listino milionario ed inavvicinabile per un comune mortale. Una F1 che attira per il contorno, per il puro spettacolo che, per la verità, in pista è ben poco entusiasmante. Vero è che lo zoccolo duro degli appassionati di motociclismo è destinato ad essere rimpiazzato per ragioni anagrafiche, e dunque l'intento è quello di catturare, o almeno incuriosire le nuove generazioni. Queste ultime però a loro volta sono sempre meno interessate all'oggetto moto, dunque il risultato appare tutt'altro che scontato. Solo il tempo dirà se la strada intrapresa sar stata stata quella giusta, ma certo il momento attuale è cruciale per il futuro di questo sport.
Lasciando da parte questo tipo di considerazioni, è comunque arrivato il momento di concentrarsi sull'aspetto più propriamente agonistico e su quello tecnico, con le cinque giornate di test, spalmate tra Malesia e Thailandia, che hanno consentito una prima valutazione delle forze in campo, ed ispirato qualche considerazione di massima. Va da sè che quanto visto va comunque preso c0n le pinze, sia per la tipologia dei tracciati su cui si è girato, sia perchè sarà solo la condizione della gara a fornire i riscontri più attendibili.
DUCATI - UNICO VERO LIMITE, LA PERFEZIONE
In un quadro generale ancora da mettere a fuoco, appare comunque evidente come la casa di Borgo Panigale mantenga al momento la propria posizione di riferimento, pur se con un margine ancora da quantificare. Il vero, unico problema è rappresentato proprio dal livello di prestazione, e di perfezione raggiunto, almeno in queste condizioni di regolamentazione tecnica. Lo stesso Gigi Dall'Igna aveva anticipato che un ipotetico passo in avanti sarebbe giocoforza stato di lieve entità, comunque mai paragonabile a quello compiuto nella stagione passata. Certo, alla prova dei fatti, l'evoluzione 2025 ha mancato l'obiettivo, con un potenziale tutto da dimostrare a prezzo di una buona dose di rischio, e questo di sicuro rappresenta qualcosa di inatteso. Una condizione peraltro già sperimentate, e vissuta, nel passaggio dal 2021 al 2022 e che, a ragion veduta, non ci si è sentiti di ripetere. Il nuovo motore, dopo una prima valutazione positiva, è stato accantonato in favore del collaudato ed eccellente propulsore 2024, e lo stesso si è deciso per la ciclistica. Di fatto, della nuova versione GP25 resterebbe forse da utilizzare il pacchetto aerodinamico, comunque soggetto ad ulteriori valutazioni. Al di là delle dichiarazioni di facciata, è chiaro che non fosse questo il risultato atteso, e resta da capire quanto sarà stata in grado di avvicinarsi la migliore concorrenza. Tutti e sei i piloti Ducati in pista disporranno dunque della GP24, con le ovvie differenze a livello di evoluzione per Bagnaia e Marquez, oltre che per Fabio Di Giannantonio, assente ai test dopo il noto infortunio riportato nella prima giornata di Sepang. In una MotoGP tanto condizionata dai vincoli regolamentari e dalle difficoltà di sfruttamento delle gomme Michelin, la vera missione è quella di avvicinarsi il più possibile ad un limite oggettivo di sfruttamento del potenziale, e Ducati ci è ormai arrivata. In questo senso, il nuovo regolamento in vigore dal 2027 rappresenterà un inedito terrendo di confronto, tutto da scoprire, per i tecnici delle diverse case, che potrebbe portare a disegnare nuovi equilibri. Sul fronte dei piloti, da sottolineare l'impressionante dimostrazione esibita da Marc Marqquez, capace nei test di simulazioni di gara che lasciano ben capire come il campione spagnolo parta per la prima prova con i galloni dell'assoluto favorito. Difficile da valutare il livello attuale di Pecco Bagnaia, in parte penalizzato da problemi tecnici incontrati nei test, ma che, per sua stessa ammissione, al momento parrebbe costretto ad inseguire un compagni di squadra che si conferma scomodissimo. Restando in sospeso il giudizio su Di Giannantonio, grande impressione hanno destato sia Alex Marquez che Franco morbidelli, mentre il 'rookie' Fermin Aldeguer, dopo un ottimo inizio a Sepang, ha incontrato qualche difficoltà in più alla controprova di Buriram.
APRILIA -POTENZIAOE ESALTATO DA UN BEZZECCHI SORPRENDENTE
Una fase precampionata quanto mai delicata per la casa di Noale, ed oltretutto iniziata come peggio non si sarebbe potuto. Due sessioni di test fondamentali, vista la presenza di ben tre nuovi piloti tra i quali il campione del mondo in carica, dunque assoluta necessità di provare ed accumulare dati. Ed invece, già nel corso della prima giornata proprio Jorge Martin si è infortunato, e con lui Raul Fernandez,unico anello di congiunzione, parlando di piloti, con la stagione passata. Una premessa a dir poco sconfortante, cui si è tuttavia riusciti a porre rimedio grazie al gran lavoro svolto da Marco Bezzecchi. Quest'ultimo si è infatti dimostrato capace di dedicarsi al lavoro di sviluppo con professionalità e metodo, senza curarsi troppo della prestazione ma cercando piuttosto di fornire le migliori indicazioni. Di fatto, in assenza di Martin, le scelte deliberate sono state quelle di Bez, ed i risultati sembrano confermare sia il buon potenziale delle RS-GP 2025, sia l'ottima intesa raggiunta dal pilota con la moto e la squadra. Alla fine sono arrivate anche le prestazioni, con l'impressione che il romagnolo si sia anche tenuto un filo di margine nel corso dei time attack. Che la moto veneta potesse ben adattarsi allo stile di guida di Bezzecchi era prevedibile, meno scontata la rapidità di adattamento. L'Aprilia non si è mai risuktata una moto di facilissima interpretazione, ma forse qualcosa sta cambiando visto anche il positivo inizio di un assoluto debuttante come il giapponese Ai Ogura. Sarebbe stato quanto mai interessante vedere apera Martin, che in pratica ha al proprio attivo solo il test dello scorso Novembre a barcellona, e di fatto farà il suo vero esordio solo nelle FP1 del Gran Premio. In ogni caso, quanto visto sia in malesia che in Thailandia lascia ben sperare, con una RS-GP dimostratasi fin da subito migliore della moto dello scorso anno, e che potrà contare finalmente su due piloti di indiscusso talento e motivazione.
KTM - NON MANCANO LE DIFFICOLTA', MA IMPORTANTE ESSERCI
Il difficilissimo momento attraversato dalla casa di Mattighofen è ancora ben lontano dall'essere superato, con un percorso di risanamento che, ammesso porti ad esito positivo, si annuncia comunque lungo e complesso. Impensabile che una simile realtà non potesse in qualche modo ricadere anche sull'attività sportiva, che di solito rappresenta purtroppo uno dei primi rami da tagliare per salvare il salvabile. Così per il momento non è stato, e chi preconizzava una MotoGP 2025 senza le moto arancioni in pista, è stato smentito. Certo il budget è stato inevitabilmente ridotto, come risultava ben visibile dal limitato numero di vere novità da sperimentare nei test.I riscomtri ottenuti sono stati mediocri, con il solo Acosta capace di esprimere una buona prestazione, pur se limitata al giro secco. Le simulazioni di gara rivelano un gap piuttosto importante dalla concorrenza di riferimento, e la RC16 continua a dimostrarsi una moto non troppo facile da interpretare, come dimostrato dalle grandi difficoltà incontrate da Vinales e Bastianini. Una moto che privilegia agilità e maneggevolezza e che ben si adatta ad una guida dinamica, con frequenti spostamenti del corpo, una guida 'alla Pedrosa', tanto per capirsi. Se vogliamo, una tendenza che contrasta con quella seguita dalla maggioranza dei rivali, ma che mantiene comunque alcuni punti di forza. Non è un caso che piloti come Acosta e Binder sfruttino certe qualità del mezzo nel migliore dei modi, mentre Vinales e Bastianini siano al momento a dir poco disorientati. In particolare Enea dovrà trovare il modo di sfruttare al meglio l'efficacia in frenata ed inserimento in curva, suoi storici punti di forza ma anche frangenti in cui la RC16 esprime le proprie migliori potenzialità.
YAMAHA - VERDETTI CONTRASTANTI EDALLE DUE SESSIONI DI TEST
Difficile in questo momento valutare il reale potenziale della Yamaha, rivelatasi vera protagonista nella sessione malese di Sepang, e decisamente ridimensionata alla controprova di Buriram. Certo la tipologia dei circuiti ha influito, con due tracciati simili in alcune sezioni ma con quello thailandese più marcatamente 'stop and Go', una caratteristica da sempre pogo gradita alla moto di Iwata. I progressi comunque ci sono, innegabii, primo fra tutti quello del motore La nuova unità si è dimostrata decisamente più potente senza tuttavia portare in dote un peggioramento sul fronte della guidabilità e dell'erogazione. Quartararo è stato molto veloce a Sepang, ma i giudizi sono stati lusinghieri anche da parte dei nuovi arrivati Miller ed Oliveira, in forza al Team Pramac. Probabile che ci sia poco da aspettarsi, a livello di risultati, dal primo appuntamento di Buriram, ma l'impegno resta ai massimi livelli, come dimostrato anche dalla presenza di Andrea Dovizioso. Voci di paddock davano per certo addirittura il debutto del nuovo motore V4 ai test di Sepang, cosa puntualmente smentita dai fatti, ma è certo che il nuovo propulsore sia già pronto ed in attesa di sperimentazione n pista. Nella percezione di chi scrive, molto difficile pensare ad un 1000 di cilindrata, visto l'imminente cambio di regolamento, più sensato si stia lavorando già in configurazione da 850 cc, per farsi trovare pronti al via del 2027. Va ricordato infatti come una diversa configurazione, per di più con cilindrata ridotta, richieda una completa riprogettazione dell'intera moto, con tutto quello che ne consegue a livello di tempo e soprattutto costi da sostenere.
HONDA - PRIMI SEGNALI DI UN VERO CAMBIO DI ROTTA
E' ovviamente troppo presto per pensare ad un ìprogetto Albesiano', ma i segnali del lavoro del tecnico italiano già sono evidenti a livello di organizzazione e metodologia applicate. Le tante novità prodotte hanno comportato un meticoloso lavoro di valutazione e selezione da parte dei piloti, al fine di mettere insieme il miglior pacchetto possobile per l'inizio della stagione. Il passo avanti sembra esserci stato, con Mir, Marini e Zarco apparsi discretamente veloci. Al momento il vero punto debole viene considerato il motore, ancora nettamente inferiore alla migliore concorrenza e che ovviamente condiziona in modo pesante la globalità della prestazione. Qualche premessa incoraggiante inizia comunque a vedersi, pur se il gap sofferto resta importante e ben difficilmente potrà essere colmato prima dell'avvento della MotoGP della nuova era.
IL CIRCUITO DI BURIRAM
La denominazione esatta del tracciato di Buriram è 'Chang International Circuit'. L'impianto sorge a circa 400 chilometri da Bangkok, è stato ultimato nel 2014 ed è entrato a far parte del calendario del mondiale MotoGP solo dal 2018.
La pista è lunga 4554 metri, si percorre in senso orario e prevede dodici curve, sette a destra e cinque a sinistra.oltre a diversi rettilinei di cui il principale, immediatamente successivo a quello di arrivo, misura circa un chilometro.
Quello thailandese è un tracciato che risulta particolarmente premiante per il motore sia sotto l'aspetto della potenza massima che per le capacità di accelerazione. Numerose sono infatti le ripartenze da bassa velocità che rendono fondamentali la trazione e la progressività dell'erogazione. Da considerare inoltre la presenza di diverse staccate piuttosto impegnative che mettono a dura prova gli impianti frenanti. richiedendo la massima stabilità in frenata. Il tratto misto è di un certo respiro e premia la stabilità ed ilrigore della ciclistica più della maneggevolezza.
ONBOARD LAP - SIMON CRAFAR (BMW M1000RR)
https://www.youtube.com/watch?v=NtA6eY4q49c
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ORARI TV
Il Gran Premio di Thailandia sarà trasmesso in diretta da SKY ed in differita da TV8 cin i seguenti orari :
Programmazione SKY MotoGP HD
Venerdì 28 Febbraio
Moto3 Prove 1, 3:00-3:35
Moto2 Prove 1, 3:50-4:30
MotoGP Prove libere 1, 4:45-5:30
Moto3 Prove 2, 7:15-7:50
Moto2 Prove 2, 8:05-8:45
MotoGP Prove , 9:00-10:00
Sabato 1 Marzo
Moto3 Prove 3, 2:40-3:10
Moto2 Prove 3, 3:25-3:55
MotoGP Prove Libere 2, 4:10-4:40
MotoGP Q1, 4:50-5:05
MotoGP Q2, 5:15-5:30
Moto3 Q1, 6:50-7:05
Moto3 Q2, 7:15-7:30
Moto2 Q1, 7:45-8:00
Moto2 Q2, 8:10-8:25
MotoGP Sprint, 9:00
Domenica 2 Marzo
MotoGP Warm Up, 4:40-4:50
MotoGP Rider Parade, 5:00-5:35
Moto3 Gara, 6:00
Moto2 Gara, 7:15
MotoGP Gara, 9:00
Programmazione TV8
Sabato 1 Marzo
Diretta qualifiche di tutte le classi e Sprint Race MotoGP (vedi orari sopra)
Domenica 2 Marzo
11.00 Moto3, Gara (differita)
12.20 Moto2, Gara (differita)
14.00 MotoGP, Gara (differita)
CALENDARIO MONDIALE MOTOGP 2025
2 marzo 2025 Thailand Thailandia, Buriram
16 marzo 2025 Argentina Argentina, Termas de Rio Hondo
30 marzo 2025 United States Stati Uniti, Austin
13 aprile 2025 Qatar Qatar, Lusail International Circuit
27 aprile 2025 Spain Spagna, Jerez
11 maggio 2025 France Francia, Le Mans
25 maggio 2025 United Kingdom Gran Bretagna, Silverstone
8 giugno 2025 Spain Aragon, Motorland Aragon
22 giugno 2025 Italy Italia, Mugello
29 giugno 2025 Netherlands Olanda, Assen
13 luglio 2025 Germany Germania, Sachsenring
20 luglio 2025 Czech Republic Repubblica Ceca, Brno
17 agosto 2025 Austria Austria, Red Bull Ring
24 agosto 2025 Hungary Ungheria, Batalon Park
7 settembre 2025 Spain Catalogna, Barcelona
14 settembre 2025 San Marino San Marino, Misano
28 settembre 2025 Japan Giappone, Motegi
5 ottobre 2025 Indonesia Indonesia, Mandalika
19 ottobre 2025 Australia Australia, Philip Island
26 ottobre 2025 Malaysia Malesia, Sepang
9 novembre 2025 Portugal Portogallo, Portimão
16 novembre 2025 Spain Comunità Valenciana, Valencia