dalla Sardegna al continente
buongiorno a tutti, grazie dell'ospitalità. Mi presento: mi chiamo Ivan e ho 63 anni. Ora possiedo una GS 1200 del 2007 con circa 100 mila km e ne sono soddisfattissimo. Sono uno di quei ragazzetti a cui a 14/16 anni è stato negato dai genitori l'acquisto, prima di un 50ino, poi del 125. A 18 anni sono partito con un Le mans 850 II con cui ho smanettato non poco dalla Lombardia dove sono nato alla Liguria dove si andava la domenica a fare il bagno da giugno a settembre. Poi la passione del viaggio mi ha preso e sono passato a un Sp 1000 ma sempre guardando con invidia i possessori dei bicilindrici RT. Con l'SP ho viaggiato moltissimo: raduni degli elefanti; dello Stelvio (5) e sempre vacanze su due ruote. Poi la nascita dei figli mi ha costretto ad abbandonare l'idea di viaggiare in moto e con una tenerè e due scooteroni mi sono sollazzato da casa al lavoro. Ora che l'ultimo figlio ha lasciato il nido sono tornato all'idea del viaggio, come scoperta, lontano dalle autostrade; sempre imboccando vie sconosciute e senza sapere dove arrivare. Concepisco il viaggio come piacere della scoperta di nuovi orizzonti. Ho ripreso la mano ad andare con una transalp e quindi sono approdato su una GS monoalbero che ho acquistato a buon prezzo e tenuta abbastanza bene. Mi piace caricare la tenda e il sacco a pelo in moto e partire; non per arrivare ma per camminare su strade sempre nuove. Non amo correre; l'età mi ha reso prudente. Non affronto mai una curva senza vedere un giusto spazio necessario per fermarmi. Vivo da 20 anni in Sardegna e credo, vorrei, che questa fosse la mia ultima moto. Quindi, di conseguenza, intendo usarla per altri 20 anni, anche perchè una elettronica esasperata mi spaventa un poco; non per l'utilità ma piuttosto per la delicatezza e la facilità di guasto. Come si dice in mare: cosa che non c'è non si rompe,
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