Ciao e un saluto a tutti gli amici di tutti i forum e in particolare a quelli del forum della Suzuki DR 350. Anche quest’anno sono andato in vacanza con la mia moto, attraversando alcuni paesi nuovi ed altri in cui ero stato lo scorso anno.
Metto on line il report perché mi fa piacere scambiare idee e pareri con altri amanti delle 2 ruote e per il fatto che avendo utilizzato i forum per raccogliere informazioni, m sembra giusto mettere le mie, sperando possano essere utili ad altri.
Stavolta ho provato a studiare un’itinerario per riuscire a tornare in sella alla moto in Italia, senza doverla spedire indietro in aereo come lo scorso anno da Tashkent.
Qui la mappa del percorso ed in blu ho segnato le località in cui mi sono fermato a dormire: ho girato in senso anti-orario, partendo da Modena
Ho percorso 11.082 km dal 4 di settembre al 2 di ottobre e attraversato 13 paesi stranieri: Per le tappe intermedie non ho da darvi riferimenti in km in quanto non ne ho tenuto nota e come lo scorso anno sono andato via solo con le mappe…le stesse dello scorso anno.
Per la voce costi
Visti fatti prima di partire
(Uzbekistan,Azerbaijan, Russia e Turkmenistan)---------------600 €
Traghetto Baku (AZ)—Turkmenbashi (TURK)-------------------135 €
Vitto, alloggio, benzina, souvenir,visto Kaz., tasse ecc..----1.035 €
Totale-----1.770 €
Il primo problema che mi sono posto è stato il visto del Turkmenistan, questo era l’imbuto del percorso. In realtà ero partito col progetto di attraversare l’Iran, ma per le incomprensibili proteste dopo la schiacciante ed inequivocabile vittoria del presidente in carica Mahmud Ahmadinejad il visto mi è stato negato, causa la non stabile situazione interna del paese. Mi domando io cosa deve fare un povero uomo politico più di vincere le elezioni col 124% dei consensi: mah !
Il problema è che avevo aspettato di ricevere risposta per il visto iraniano, prima di partire con la richiesta degli altri.
Ormai eravamo a metà luglio: tento ugualmente. La lettera d’invito per l’Azerbaijan riesco ad averla per conto mio on line, l’agenzia mi consiglia di fare subito il visto per l’Uzbekistan, che è il paese da cui uscirò attraversato il Turkmenistan, poi i documenti vengono spediti a Parigi per il visto di transito di 5 giorni del Turkmenistan. Ho scelto questa soluzione in quanto il visto turistico, più lungo, sarebbe stato un suicidio economico: devi comprare anche un pacchetto turistico che può anche andare sui 150$ al giorno. Poi non mi è rimasto che aspettare e sperare.
Avevo programmato di partire domenica 30 agosto (il 28 si sposava un mio amico) e quindi avevo fatto richiesta del visto di transito turkmeno dal 12 al 16 settembre: date fisse e non modificabili.
Lunedì pomeriggio del 25 agosto finalmente dalla agenzia arriva la conferma che hanno il mio passaporto col visto di transito. Fanno i miracoli e in 2 giorni ottengono il visto per la Russia e Azerbaijan, ma per il visto kazako non cìè verso: una settimana ancora. Decido che è troppo e giovedì mi spediscono i documenti a casa e venerdì mattina ho i visti: quello per il Kazakistan lo farò a Baku, la capitale dell’Azerbaijan: lì è abbastanza facile e veloce ottenere i visti per i paesi dell’Asia Centrale.
Per l’attrezzatura da viaggio ho praticamente usato la stessa roba dello scorso anno, con alcune piccole differenze:
i guanti: per il fatto che non trovavo più quelli dello scorso anno (mancanti ancora ad oggi), li ho sostituiti con un comodo paio della Salomon, anche tenendo presente che sarei partito quasi 2 mesi dopo dello scorso anno.
il manuale di sopravvivenza è stato invece sostituito da un libro più piccolo
La felpa non l’ho trovata e così ho preso una t-shirt leggera a maniche lunghe in più. Gli scaldamuscoli per le gambe li avevo, ma lunghi e poi un berretto nuovo
Per la parte foto & C. dopo averlo sperimentato a New York, mi sono portato dietro il pc piccolo della ASUS, ma solo per copiare le foto su chiavi USB e potermi eventualmente connettere a reti WIFI.
Inoltre ha debuttato il Gorilla Tripod, un treppiede modulare e pieghevole che davvero permette di fissare la macchina fotografica ovunque
In realtà avevo pensato anche al GPS, ma questo modello il “ 3-Dimensional Global World”, pur completissimo, mi è sembrato che avrebbe rovinato un poco l’aerodinamica del mio Suzuki
Fra l’altro il negozio di moto dello scorso anno aveva cessato l’attività e così mi sono rivolto a Duilio Moto (Magreta, vicino a Modena)
http://www.duiliomoto.it/ che ritengo giusto nominare, in quanto è stato di una gentilezza e pazienza uniche. Mi ha anche spiegato come cambiare la ruota in caso di foratura, facendomelo materialmente fare con uno dei meccanici (ero memore della foratura dello scorso anno in Kirghigistan): alla fine ero completamente conscio del fatto che in caso di foratura sarebbe stato meglio cercare un gommista.
Importante novità: ho montato anche il cavalletto centrale. Ho trovato usato un cavalletto che come misure andava bene e il fabbro che lo scorso anno mi aveva adattato gli attacchi per le borse laterali ha fatto anche stavolta un lavoro egregio
Per un motivo di cui forse vi parlerò alla fine del report sono poi partito alcuni giorni dopo il previsto e precisamente giovedì 3 settembre.
Mi ero posto il limite di un carico inferiore ai 50 kg: tolti 8 delle borse laterali e 1,2 dello zaino, me ne rimanevano 40, 8. Alla fine le 2 borse rigide riempite ( attrezzi, ricambi, tenda, sacco a pelo e fornello) e lo zaino coi vestiti e le attrezzature elettroniche sono risultati un peso un poco superiore ai 48 kg.
Per i soldi avevo con me carta di credito, bancomat e circa 1350 $ in contanti. Il fatto di essere partito 5 giorni dopo mi ha un poco costretto a correre per riuscire ad arrivare a Baku con tempo per ottenere il visto kazako. Non averlo, una volta entrato in Uzbekistan, mi avrebbe costretto a devire verso Tashkent, per andare all’ambasciata del Kazakistan e quindi allungare troppo il percorso.
Sono partito un poco dopo le 8 di mattina di giovedì 4 settembre.
Il primo giorno ho attraversato Slovenia e Croazia e verso sera, entrando in Serbia sono riuscito ad arrivare a Belgrado
quest’anno il telone di plastica lo avevo dall’inizio (è quello comprato al bazar di Alma Aty in Kazakistan)
camera da 25 €, la seconda più cara di tutto il viaggio