A gennaio scrissi qualche riga riguardo i miei primi 600 km in sella alla piccola Adventure dopo anni di grosse Adv
Ora, sempre per la rubrica "who cares", vorrei spendere qualche altra parola dopo 5000 km on/off in Marocco.
Premetto che prima di partire avevo fatto questi lavori:
- sostituzione cerchio anteriore con uno più robusto fornito da Bartubeless
- fatto trattamento tubeless
- montato parafango posteriore Givi
- sostituito tutti i cuscinetti ruote con gli SKF Explorer
- montato filtro K&N + montato i pre filtri Touratech sui due cornetti di aspirazione
Il viaggio come detto prevedeva asfalto e piste (sia quelle dell'Atlante sia quelle del sud ai confini con il deserto), con valige alu e una sacca stagna legata sulla sella.
I primi giorni ho smadonnato, perchè tanti anni in sella alle sorelle maggiori 1150 e 1200 mi avevano abituato ed assuefatto a comportamenti e rumori completamente differenti. Su quelle ero a casa mia e sapevo quando era il momento di preoccuparmi, sapevo i limiti e le cose da tenere sott'occhio.
Con l'800 è stato tutto nuovo, ho dovuto un po imparare da capo cosa può fare e dove fermarmi.
Devo dire che avevo molto timore che la famosa vite di attacco del mono posteriore si spaccasse ad ogni buca o avvallamento, e cosi non è stato (oddio, mi gratto i testicoli perchè ancora non ho aperto li sotto ma appare tutto ok) nonostante l'abbia messa a dura prova.
Sulla sabbia nonostante fossi bello carico e alla primissima esperienza se l'è cavata bene, sul tole ondulèe è un'altra storia rispetto al telelever, sul sasso smosso in discesa mi sono cacato sotto perchè la forcella di serie è un pianto e continuava ad andare a pacco e scartare bruscamente.
Ogni giorno aumentavo precarico al posteriore e durezza regolando la vite in basso...ma il confronto con l'ohlins che avevo sul 1200 è impietoso.
La sella è uno spettacolo, mai male al culo nemmeno dopo 800 km di viaggio autostradale di rientro (siamo sbarcati a Sète in Francia)...penso che dovrò comprarmi lo spoilerino per il parabrezza perchè con il casco enduro nonostante non avverta turbolenze o scuotimenti del casco divento stupido per i sibili del vento...solo oltre i 140 si entra in una "bolla" fantastica in cui scompare tutto

Consumi pazzeschi...media totale sul viaggio 4.2 l/100km, media degli ultimi 3 giorni di solo asfalto (senza strafare ma nemmeno stando a pelare il gas) 3.7...imbarazzante.
Capitolo guasti/rotture: in seguito ad una caduta dal cavalletto causa un vento tremendo sulla pista del Cirque de Jaffar (tanto per spiegare meglio...è caduta a sinistra, ribaltandosi sulla stampella

e non perchè questa è affondata) ho spaccato 6 attacchi su 11 del fianchetto laterale (quello nero e grigio per intenderci) e mi sono trovato con il manubrio leggermente piegato verso sx. Non era piegato il tubo, proprio si era svirgolato.
Il giorno dopo mi sono accorto, mentre salivo sulla pista del Tizi 'n Tazazert che il manubrio si muoveva avanti e indietro di circa 1 cm, flettendo sui gommini che stanno sulla piastra di sterzo. Provato a stringere tutto quello che potevo stringere, ma era tutto tirato a morte...e nonostante questo continuava ad oscillare. Problema sistemato limando di un paio di mm la boccola in alluminio che si trova all'interno dei gommini, in modo che i dadi posizionati sotto la piastra ringessero meglio.
Il parafango Givi si è rotto in 84 punti diversi, è rimasto dalle parti di Bin El Ouidane

Penso a causa di una pietra colpita chissà dove ho ammaccato il freno disco posteriore sul bordo, rovinando una pastiglia, e verificando che il disco stesso è piegato (provando a far girare la ruota in prima marcia sul cavalletto centrale si vede chiaramente la pinza freno che si muove di mezzo qualche millimetro a destra e sinistra). Meno male che è flottante!
Infine, sono riuscito nell'impresa di forare la gomma anteriore in 3 punti distinti (2 sul battistrada e 1 sul fianco) contemporaneamente...in pratica gli ultimi 3 km della pista Mhamid - Foum Zguid sono terribili a causa di fondo duro disseminato di pietre conficcate in terra molte delle quali aguzze.
Era mezzogiorno per cui erano assolutamente invisibili perchè senza ombra.
Stavo procedendo piuttosto allegro quando mi sono trovato all'improvviso in questo tratto e nonostante la gomma anteriore a pressione stradale (2.3 bar) ne ho colpite alcune in rapida sequenza e piuttosto violentemente...arrivato sull'asfalto dopo pochi minuti mi sono accorto di due forature e le ho riparate con i cordini di caucciù. Pranzo subito dopo, faccio per ripartire e la gomma è a 1.5.
Trovo un gommista, e scopriamo la foratura sulla spalla. Camera d'aria rinforzata e via per il resto del viaggio.
Tutto questo per dire che: viva il trattamento tubeless che mi ha permesso di arrivare all'asfalto dandomi quei 4/5 km di autonomia a pressione decente, viva il cerchio nuovo con il bordo anti stallonamento, viva il canale ed i raggi rinforzati che non hanno fatto la minima piega a quella sequenza brutale di sassi presi a velocità sostenuta. Scriverò a Bartubeless per complimentarmi.
Basta, ho finito di stressarvi...
anzi no!! dimenticavo...sempre sul Cirque de Jaffar abbiamo beccato un fango colloso micidiale nello stesso punto dove il vento ci ha sopraffatto. Tanto colloso da costringerci, per fare 30 metri ed uscirne, a smontare i parafanghi anteriori perchè la ruota si bloccava immediatamente. Nella mia smontare il parafango è servito a nulla, perchè rimane quello stronzo tubo del freno che va da una pinza all'altra che è bassissimo...per cui avevo il terrore che si impigliasse nel fango e si strappasse. Uno dei miei amici mentre io zompettavo a 1 kmh mi stava accanto pronto a stopparmi e svuotare la ruota con le mani...devo rimediare a questa cosa