Ho fatto una ricerca con google con le parole
bobbio e
rolex perché mi è arrivata voce di una notizia e non riuscivo a credere a quello che avevo letto.. ecco cosa ho trovato..
prima notizia (il mattino del 20/03/2004)
È LA SECONDA AGGRESSIONE IN UN MESE
Rapina bis per il senatore Bobbio
Branco in azione a Posillipo: sei banditi a caccia del Rolex
GIUSEPPE CRIMALDI
Il branco è entrato in azione quando mancava poco a mezzanotte. Non alla Ferrovia e nemmeno in una delle zone della periferia violenta, ma a Posillipo. Erano in sei e sono sbucati in via Petrarca,
a bordo di motorini. In quel momento il senatore di An ed ex pubblico ministero della direzione distrettuale antimafia, Luigi Bobbio, stava rincasando da Roma.
Dal suo racconto emerge la ricostruzione dei fatti. «Ero appena rientrato da Roma - racconta - e stavo aprendo il portabagagli della macchina per prendere alcune borse quando mi sono piombati addosso. Erano in sei. Il più giovane avrà avuto al massimo 18 anni, il più grande 20». Non avevano coltelli né altro tipo di armi. Ma erano in gruppo, minacciosi e - soprattutto - hanno avuto dalla loro parte l'effetto-sorpresa. «Uno di loro mi ha aggredito alle spalle, tenendomi il braccio stretto attorno alla gola - prosegue Bobbio - mentre altri due immobilizzavano la persona che era con me; per un attimo ho pensato che potesse accadere di tutto». Invece il branco era lì per portare a termine un colpo. Non per rubare il portafogli e tantomeno l'auto del magistrato. No. Puntavano al Rolex. Uno della banda ha strappato l’orologio dal polso della vittima, ormai immobilizzata. «Ma non è finita - racconta ancora il parlamentare - Perché a quel punto hanno incominciato con le minacce: se parli sei morto - gridava quello che sembrava il capo della banda - E se ti azzardi a chiamare la polizia per la denuncia ti veniamo ad ammazzare direttamente a casa. Sappiamo dove abiti». Solo a quel punto hanno liberato la presa e sono scappati.
Una ricostruzione drammatica. Sequenza da «arancia meccanica» sulla collina di Posillipo. Con il suo cellulare il magistrato ha immediatamente dato l'allarme al 113, sul posto sonoe giunti polizia e carabinieri. E per il deputato di An, ora, resta una doppia amarezza. Già il mese scorso Bobbio era rimasto vittima di un’altra aggressione, sempre di sera, alla Ferrovia, mentre usciva da un ristorante: due giovani gli piombarono addosso scippandogli l'orologio, anche in quel caso un Rolex.
Ma giovedì notte, sia per le modalità dell’aggressione che per il numero dei balordi, le cose sono andate decisamente peggio. «È vero, è la seconda volta in poco tempo, vorrà dire che da questo momento userò solo gli swatch - ironizza Bobbio - Scherzi a parte, quel che mi ha colpito è il numero di persone che mi hanno aggredito. E devo pensare che per le strade di Napoli ne circolino davvero tanti, di delinquenti. Viviamo una situazione drammatica». Ma è inutile prendersela con le forze dell'ordine, sostiene il senatore. «Per la prevenzione, come per il controllo del territorio - conclude - le forze dell'ordine fanno il massimo. Il problema è un altro, e va ricercato nelle scelte di politica processuale che continuano a privilegiare un certo buonismo con i delinquenti incalliti. Mi risulta che a Napoli si concedono i giudizi direttissimi anche agli autori di rapine ed estorsioni gravi. Va da sé che i delinquenti, dopo uno o due mesi, tornino in libertà. Quel che serve è invece una certezza della pena che porti a sanzioni severe ed effettive».
seconda notizia (il mattino del 23/08/2005)
IL SENATORE DI AN: «COLPA DEL PERDONISMO DEI MAGISTRATI»
Aveva scippato Bobbio, preso ancora in flagrante
Il pregiudicato di 19 anni Salvatore De Maria, è stato arrestato ieri sera dalla polizia insieme ad un complice di 17 anni, M.M., poco dopo aver strappato la borsa ad una donna polacca, rimasta ferita durante l’aggressione. De Maria ed il 17enne sono stati bloccati da una pattuglia di «Falchi» dell’Ufficio prevenzione generale della questura tra Piazza Carlo III e via Foria. I due
erano a bordo di un ciclomotore con la targa coperta da un adesivo. La polizia ha recuperato la borsa della donna, che è stata medicata in ospedale per le escoriazioni riportate. Per lei la prognosi è di 15 giorni. Salvatore De Maria, della Sanità, era già noto alle cronache, in quanto sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia in seguito ad una condanna per aver scippato, insieme ad altri complici, nel marzo 2004 l’orologio «Rolex» al senatore di An Luigi Bobbio, relatore della legge di riforma del sistema giudiziario, che lo riconobbe in un confronto. La sua scarcerazione quasi immediata provocò vivaci polemiche. «Non sono sorpreso per niente - ha detto BOBBIO - quella delle forze dell’ordine a Napoli è la fatica di Sisifo». Il senatore di An, che ha annunciato la presentazione di un disegno di legge a settembre che prevede l’obbligo della misura cautelare per chi abbia commesso reati di forte allarme sociale negli ultimi cinque anni, ha poi aggiunto: «Sono stupefatto perché la stessa persona che mi aveva scippato, che aveva minacciato me e mia moglie, i cui familiari mi insultavano e mi minacciavano di morte, era libera e continuava a commettere scippi e violenze. Colpa del perdonismo che caratterizza la magistratura e in particolare quella napoletana. Una sconfitta per l’ordinamento giudiziario».