Da Walwalil Forum originario dove si parla di argomenti che riguardano il mondo Motociclistico e di argomenti correlati , la politica e gli OT sono banditi.
Il Bar è intitolato al nostro caro amico Walter.
Premetto che le mie esperienze di off sono relegate a cave di basalto dove si entrava passando la stecca al custode (nel passato) e a qualche strada bianca (oggi).
Non voglio fare il processo a nessuno ma mi chiedo come si possa concedere una licenza ad un ragazzo amputato.
Che riposi in pace.
Sicuramente aveva passione, avrà passato un esame di qualche tipo, e sarà stato cosciente dei suoi rischi. Perchè negargli la possibilità?
E correva solo in pista, rischiando solo in prima persona.
Anche la mia limitatissima esperienza fuoristrada mi dice che con un braccio solo non arriverei neanche al primo salto, ma evidentemente era ben più bravo di me...
Non lo so....sono perplesso....io apprezzo infinitamente coloro che non si vogliono arrendere di fronte alle loro disabilità e si impegnano in attività sportive spesso con risultati incredibili merito di volontà ferree....ma un conto è giocare a pallacanestro in carrozzina o tirare di scherma con le protesi o fare le gare di sci o scalare le montagne col partner per i non vedenti..... altro è voler tornare al motocross senza un braccio. Mi viene da dire che per rimanere in un accettabile livello di sicurezza ci sono dei limiti oggettivamente invalicabili e bisognerebbe saperli riconoscere ed eventualmente dedicarsi ad altro.
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...mmmm...vedendo le foto questo sembra corresse proprio solo con la presa a una mano, senza nemmeno una protesi. Poi forse una cosa è correre in pista di velocità, altra è fare motocross e relativi salti...tra l'altro in competizioni, non solo amatorialmente per diletto individuale....sbaglierò, ma mi pare cosa oltre i limiti del buon senso.
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@Er-minio massimo rispetto per chi non si arrende beninteso, credo solo che, dato il tipo di attività svolta, non fosse raccomandabile concedergli di correre una gara ufficiale di un campionato, seppur regionale.
Assolutamente non raccomandabile, per lui e per gli altri. Il manubrio non è adattabile come altri comandi e mezzi speciali utilizzati da Zanardi, di cui è stato peraltro criticato il mezzo e l'uso stradale che ne ha fatto.
Ecco appunto, non dico averlo praticato ma anche solo a vederlo, il cross implica un appoggio in atterraggio dai salti che solo due mani possono assicurare, talvolta non bastano neanche quelle...
Ho visto di persona un" ragazzo" senza un braccio guidare la moto in enduro, in mezzo a boschi e mulattiere. Lo svantaggiato ero io, che pratico enduro da trent'anni! Purtroppo non ricordo il nome del pilota, ma assicuro che con i comandi al manubrio modificati, era all'altezza e oltre della situazione.
Cosa centra la sensibilità per la disabilità?
Magari chi ha scritto ha anche esperienza diretta di disabilità, cosa ne sai.
E' proprio il fatto di parlarne liberamente analizzando l'aspetto tecnico nel dettaglio che dimostra sensibilità.
Se uno perchè ha perso un braccio si sente in dovere a tutti i costi fare il superman questo è proprio perchè c'è una visione distorta della disabilità come di un qualcosa da dover compensare a tutti i costi.
Dobbiamo sempre dimostrare tutti di essere speciali.
E il problema c'è anche per chi ha tutte le braccia a posto ma si figura un week end da motogp su dai passi per compensare una carriera frustrante a mettere timbri.
Negare che avere un braccio in meno significhi avere un braccio in meno non rende giustizia ai disabili.
Che si possa fare sport e si possano ottenere risultati incredibili è una assoluta verità ma chi ha aperto il tread ha espresso a mio avviso un ragionamento diverso e sacrosanto parlando di licenza e di gare.
Manderesti un pugile con un braccio solo a combattere contro chi ne ha due?
No, il fatto che lui lo voglia fare e sia bravo non è sufficiente, perchè il rischio di combattere contro un pugile normodotato è troppo alto. Puo' fare allenamenti, puo' fare sparring, puo' anche fare un incontro amichevole con i compagni di palestra. Ma non puo' fare un incontro ufficiale professionistico come non lo posso fare io che pur avendo due braccia non ho i requisiti tecnici.
E' inutile che continuiamo a citare i piloti stradali, per loro ci sono anche campionati, ed è pratica piuttosto diffusa. la guida in motocross è tutt'altra cosa. Inoltre non lo stava facendo da anni, ma era stato amputato solo a novembre scorso e di certo era passato un po' di tempo prima di poter risalire in sella, peraltro contro il parere dei medici.
"Ci sono quattro o cinque piloti amputati al mondo, ma nessuno di loro è tornato a correre come me”.
Una cosa è essere appassionato di moto e non rinunciare alla passione, una cosa è voler dimostrare a tutti i costi di essere migliore. Questo lo scrivo per tutti non solo per chi ha un braccio solo.
Certamente non è un caso rappresentativo del mondo dei disabili, né parlarne in senso critico a riguardo della licenza sportiva e ammissione a gare per normodotati significa in alcun modo non aver sensibilità sul tema.
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Ultima modifica di Brein secondo; 07-04-2021 a 11:19
Magari chi ha scritto ha anche esperienza diretta di disabilità, cosa ne sai.
E' proprio il fatto di parlarne liberamente analizzando l'aspetto tecnico nel dettaglio che dimostra sensibilità.
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Non è così ma non resto neanche a spiegare, non devo insegnarti niente. Ah ti ho bloccato non stare neanche a rispondere.
Vorrei che facessi lo stesso se possibile.
1982 ricordo perfettamente l’anno.
Ho conosciuto un ragazzo 20 anni senza l’avanbraccio destro.
Guidava tranquillamente con i comandi modificati, una Honda 400 Four!
P.S.: le protesi di quei tempi erano solo estetiche...
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I'll see you on the dark side of the moon.
Mi piacerebbe chiarire un aspetto: nutro il massimo rispetto per tutti indipendentemente da razza, conformazione, estrazioni sociale o altre discriminanti.
L'intento del thread è quello di stimolare una riflessione sul caso specifico, abbastanza lapalissiano a mio modesto giudizio.
Non intendo, come già detto, fare il processo a nessuno né tanto meno mancare di rispetto a chi ha subito amputazioni. Non è un thread sulla disabilità.
il diritto degli altri finisce, per me, dove lede il mio
un pilota professionista che corre senza un arto in una competizione non per disabili, mette in pericolo la vita dei colleghi
per me è follia che abbia avuto il permesso di correre perchè per quanto potesse essere bravo aveva sempre e comunque una capacità inferiore
esistono le competizioni per disabili ed andrebbero rispettate secondo me senza nulla togliere al coraggio ed alla forza dei disabili
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Stesso discorso varrebbe per me se volessi correre in moto gp...sarei un pericolo perchè oltre che ad essere un cancello in pista ed una chicane imprevedibile, sicuramente mi ritroverei nel posto sbagliato al momento sbagliato con piloti nettamente più "abilitati" di me.
Non aggiungo altro
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Tante ex tra cui BMW e ora... - Goditi il Viaggio, amerai il finale
E diciamo pure che una cosa è una gara di cross, un'altra di enduro, o sbaglio? Qui può fare male molto probabilmente solo a se stesso, e comunque non condivido.