Scene allucinanti da Livigno... (very long)

Come ho già scritto più volte, ABORRO i 'gitanti' che vanno e vengono da Livigno, impestando le montagne della Valtellina e dei Grigioni italiani (Svizzera) per i loro giri demenziali. Non insisterò su questo punto, perché mi pare che il tema sia trito e ritrito. Però, ho un bel raccontino da esporvi che forse qualcuno troverà criticabile, ma che io ritengo molto gustoso, anche perché mi ha visto parzialmente protagonista.

Dunque, ero a bordo niente popò di meno che di una Porsche di un amico svizzero (come passeggero), nonché appassionato di ciclismo. Stavamo tornando da Guarda (posto meraviglioso) nell'Engadina (direzione Austria), percorrendo il passo del Bernina. Traffico fluido e scarso... finché non arriviamo alla Forcola dove ci sono i soliti fastidiosi 'gitanti' di Livigno che, dopo essersi fatti pelare dai bottegai del luogo e non aver fatto nemmeno due passi in montagna, se ne tornano a casa con mogli isteriche, suocere inciabattate, figli urlanti e bagagliaio pieno di alcolici. Sono colonne inaudite di auto italiane targate Milano, Pavia, Torino, Savona, Sondrio, etc.

Dovete sapere che questa moltitudine ronzante è composta da guidatori per lo più scarsi e pericolosi. Si tratta di imbranati che viaggiano spesso oltre la mezzeria, scendono a scatti e, di solito, con i freni tirati per km e km, tanto che la puzza delle pastiglie si sente fino nella ionosfera. I motocilcisti non sono da meno. Capita di trovare macchine ferme e quasi di traverso dopo un tornante, con i lampeggianti accesi, perché l'imbecille di turno vuole scattare una foto panoramica. E via di questo passo... E sono pure arroganti... Le autorità svizzere sono piuttosto innervosite e quest'anno c'è stato anche un dissidio con l'organizzazione del Giro d'Italia che sarebbe dovuto passare da quelle parti. Ma questo è un altro capitolo.

Vediamo la fila e, vabbé, ci mettiamo l'anima in pace. Non è il caso di sfruttare la potenza della Porsche per arrivare qualche minuto prima. Primo inconveniente: un imbecille in moto supera in curva un camper tedesco che sale, ma allarga troppo e quasi sale sul cofano della Porsche. Il mio amico inchioda (mazza che freni!) accosta più che può sulla destra, quasi rischiando di grattare contro la roccia. La moto ci fa il pelo e si scompone. Il tipo sbanda, ma non cade, arriva lungo su uno spazio di fuga con del terriccio e solleva un nugolo di polvere. Ancora un po' e volava giù. La moto si spegne: è una CBR, la targa è di Milano. Scendo dalla Porsche e faccio per andargli incontro, ma il tipo rimette in moto e parte (in seconda per errore). Non si scusa nemmeno. Se ci veniva addosso ci facevamo male pure noi.

Arrivo al secondo inconveniente. A un certo punto raggiungiamo un ciclista. I cilcisti appassionati non sono affatto lenti in discesa, anzi, vanno pure più delle auto. Ma quello era un falsopiano e quindi più di 35km/h circa non sono facilmente fattibili per un passista. Il punto è che il ciclista stava a circa mezzo metro dal bordo della strada. Perché? Il mio amico della Porsche me lo spiego, ma ci sarei arrivato da solo, avendo anch'io praticato un po' di ciclismo. Chi pratica quello sport conosce bene il motivo: se stai del tutto accostato le macchine ti superano e 8 su 10 ti stringono, rischiando di farti cadere. In sostanza, il cilcista faceva benissimo a tenere quella posizione di conserva, anche perché il flusso contrario non era irrilevante e in certi punti il suo soprasso sarebbe stato realmente pericoloso per la sua incolumità.

Senonché la macchina che avevamo davanti e che era a ridosso della bicilcetta, un'Alfa GTV nuova targata Pavia, non ne voleva sapere di starsene dietro, aspettando la condizione per sorpassare in sicurezza. Il conducente comincia a strombazzare con insistenza crescente e si avvicina pericolosamente col muso al ciclista, uno svizzero-tedesco (le bici hanno una piccola targa), rigorosamente con elmetto (a differenza dei cilisti italiani). Lo svizzero s'infastidisce e fa un gestaccio. L'italiano, a sua volta, s'inviperisce e con una manovra allucinante lo affianca, stringendolo contro un muro. La moglie o la fidanzata urla qualcosa dal finestrino, mentre la macchina e la bici procedono in parallelo. Osserviamo la scena inorriditi.

Il ciclista a un bel momento prende la borraccia e la spruzza con un getto a 10 bar contro il faccione della donna, colpendo probabilmente anche il conducente. L'auto sbanda, ma subito si riprende. Il ciclista intuisce quel che vuol fare l'italiano e si arresta di colpo. Infatti, l'Alfa punta il muso sulla destra, quasi a stendere il ciclista che, però, è rimasto saggiamento dietro. Ci fermiamo tutti. L'alfista esce. E' il classico tamarro, un tipo nervoso sui 30 anni. Va verso il ciclista che si regge al muro. Comincia a spintonarlo. Il ciclista, sui 50 anni, è un po' impedito dall'aggancio delle scarpette, ma quando scende dalla bici risulta di una spanna più alto dell'altro e decisamente più massiccio. Scende anche la donna con i capelli fradici, urlando improperi di ogni genere. Dietro cominciano a strombazzare. Imbecillità sopra imbecillità.

Lo svizzero-tedesco, bontà sua, lascia perdere. Se fossi stato in lui avrei preso le teste di moglie e marito e le avrei sbattute una contro l'altra. Sono talmente incavolato che mi tremano leggermente le mani (sono un po' emotivo, lo ammetto). L'alfa parte sgommando. Mettiamo anche noi i lampeggianti e ci accostiamo al ciclista per sincerarci se sta bene e a avere qualche ragguaglio. Ma tanto abbiamo visto tutto. Dietro uno continua a suonare. Vedo dietro il vetro un tipo che sbraita. Poi caccia la testa dal finestrino, dicendoci che non siamo i padroni della strada solo perché siamo su una Porsche (cosa c'entra?). Gli dico che non è a casa sua, né nel suo paese e che quindi deve strarsene al suo posto. Mi lancia offese che non hanno altra conseguenza che un ulteriore sosta della Porsche per bloccarlo. Non ne posso più. Il mio amico svizzero sulla Porsche mi dice: adesso ci penso io.

Partiamo e in due tornanti raggiungiamo l'Alfa del tamarro che pensa che vogliamo ingaggiare una corsa. Guida malissimo e quindi il mio amico si distanzia per non spingerlo in errori, coinvolgendo terzi. Prende il cellulare e chiama la Polizia Grigionese. Da Samaden gli passano Poschiavo a una ventina di km dal confine italiano. Risponde un suo compaesano, dunque un poliziotto che conosce benissimo. Gli espone i fatti e segnala sia l'Alfa che l'auto dello strombazzatore dietro di noi. Arriviamo a Poschiavo dove finalmente possiamo gustare un lieto epilogo.

Posto di blocco a S.Carlo. Ci fermiamo anche noi. L'Alfa è già sotto ispezione, così come il conducente, la donna e i relativi documenti. Viene fermata anche la Marea di quello che suonava. Nel frattempo vengono fermate anche tre moto per guida pericolosa. Fioccano multe mostruose. Un motocilista alza la voce. Il poliziotto non risponde, ma all'ennesimo improperio gli dice a due millimetri di distanza che se dice ancora una parola lo schiaffa dentro. L'idiota si ammutolisce e si tiene la rabbia dentro, oltre che la multa.

L'ispezione alla Marea rivela gomme totalmente usurate (tipico). Morale: auto sotto sorveglianza sino al cambio gomme. Viene chiamato un carro attrezzi che si porta via la Marea sotto lo sguardo di una famiglia costretta forse a pernottare in luogo. Fisso il conducente con immensa gioia e gli dico a bassa voce: "Non suoni più adesso?" In quel momento, ironia della sorte, passa il ciclista. Ci fa un cenno di saluto, ma non si ferma. Avrebbe potuto sporgere denuncia: aveva almeno noi due come testimoni. Forse pensava alla borraccia...

In effetti, il poliziotto (facendo un po' di scena, ma era più che giustificato) ci chiede se abbiamo notato la guida pericolosa dell'alfista. Gli rispondiamo sì, eccome e descriviamo l'accaduto. Dopo un breve verbale ci chiede se possiamo recarci l'indomani al posto di polizia per un riscontro. Certo che possiamo, gli rispondiamo. Ci prega poi di andare, di non sostare in quello spazio di controllo. Ce ne andiamo, ma l'indomani veniamo a sapere che i due sono stati trattenuti per accertamenti per oltre 4 ore. Poi sono stati rilasciati. Peccato solo che non ho visto la loro faccia...

[willy_1272]

Spettacolo!!! Adoro questi racconti.

[barbasma]

scene di ordinaria follia delle vacanze degli italiani...

boh.. meno male che vado in moto... la valtellina in agosto... e in generale tutte le località montane sono da evitare come la peste...

comunque già 20 anni fa mia madre quasi veniva a male parole con un anziano turista che non fece la fila dal macellaio a Bormio e voleva pure avere ragione...

mi madre rispose... "faccia quello che crede... voi vivete sempre in fila... io vivo a Bormio e di file ne faccio solo 1 all'anno...."

uso tutt'ora questa risposta quando trovo certi arroganti stronzi che vanno a sciare....

Devo aggiungere che non lascerò questo post per molto tempo.

Potrebbe trattarsi di violazione di privacy o cose similari, dato che le circostanze descritte sono facilmente verificabili e che Internet è uno strumento di larga diffusione.

Quindi leggete per tempo e meditate... Soprattutto se volete andare a Livigno...

[Supermukkard]

ammazza, adesso se vedo un porsche me la faccio sotto!

[il franz]

Letto Tutto fiuuuuuuuuuuu.
Sono sempre dell'idea che per strada è sempre meglio lasciar correre. Nessuno può rovinarmi il piacere di un viaggio in moto o in bici e quando ci sono queste cose un pò la giornata uno se la rovina, comunque le cose vadano.
Ciao!

Beh fa piacere leggere che ogni tanto gli italiani pirla all'estero ricevano quello che si meritano.

come mai se in italia chiami la polizia non arriva mai????? sarà mica perchè hanno tutti l'alfa!!!!!!

[pidienne]

Originariamente inviata da Guanaco

Devo aggiungere che non lascerò questo post per molto tempo.

Potrebbe trattarsi di violazione di privacy o cose similari, dato che le circostanze descritte sono facilmente verificabili e che Internet è uno strumento di larga diffusione.

Quindi leggete per tempo e meditate... Soprattutto se volete andare a Livigno...

nn hai indicato nè il giorno, nè le targhe, men che meno i nomi... vai tranquillo.

[barbasma]

Originariamente inviata da il franz

Letto Tutto fiuuuuuuuuuuu.
Sono sempre dell'idea che per strada è sempre meglio lasciar correre. Nessuno può rovinarmi il piacere di un viaggio in moto o in bici e quando ci sono queste cose un pò la giornata uno se la rovina, comunque le cose vadano.
Ciao!

idem...

anche perchè con i tempi che corrono il coglionazzo in questione potrebbe avere un coltello o peggio...

[Berghemrrader]

Originariamente inviata da Guanaco

Devo aggiungere che non lascerò questo post per molto tempo. Potrebbe trattarsi di violazione di privacy o cose similari,

Ero io quello della Marea Maledetto!!!
Adesso so chi sei!
.
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Scherzo... Ma un pò te la sei fatta sotto vero?

[pidienne]

Originariamente inviata da Barbasma

idem...

anche perchè con i tempi che corrono il coglionazzo in questione potrebbe avere un coltello o peggio...

verissimo!
fino a qualche anno fa facevo sentire sempre le mie ragioni in maniera energica.
fortunatamente nn ho mai avuto bisogno di picchiare qlcn, xché spesso dopo che ero sceso dall'auto o dalla moto se la davano a gambe.
da qualche tempo ho sposato la filosofia del lasciar correre. devo dire che nn mi pesa nemmeno più di tanto... il motto è sempre quello: hanno da perdere più loro di me!

[nossa]

Per me che vado in bici sono cose note e questo racconto è musica

[bim]

cosa succede, che siete tutti d'accordo?
mmh, il ciclista pirla e padrone della strada a me sta un po' sulle pa..e, anch'io vado in bicicletta ma cerco di non dare fastidio agli altri...
mmh, lo svizzero delatore, sempre perfetto e dalla parte della ragione (naturalmente contro gli stranieri...) che ha anche tempo di recarsi a confermare tutto il giorno dopo....
i soliti luoghi comuni, degli italiano coglioni quando vanno all'estero..

ciao

[barbasma]

beh io di italiani all'estero ne incontro sempre pochi... dove vado non è alla moda e quindi difficilmente li incontro...

ma quando li vedi... trovano sempre il modo di distinguersi per cattiva educazione ed arroganza...

mi ricordo la signora danese che ci ospitò in un B&B in centro a copenhagen.... "ma siete sicuri di essere italiani?"

e invece una coppia di romani burini arricchiti che al castello teatro della vicenda di AMLETO pretendeva di pagare in dollari il biglietto di entrata e che il simpatico vecchietto dello sportello parlasse italiano... forse pensavano di essere nel CONGO BELGA...

mi capita spesso di vergognarmi di essere italiano... ma all'estero è davvero fastidioso essere equiparato a tali dementi...

l'ultima volta che sono passato in auto alla frontiera di livigno mi hanno fermato e mi fanno "lei è italiano????" notare che ho la targa italiana... e di sondrio!!!

Originariamente inviata da bim

cosa succede, che siete tutti d'accordo?
mmh, il ciclista pirla e padrone della strada a me sta un po' sulle pa..e, anch'io vado in bicicletta ma cerco di non dare fastidio agli altri...
mmh, lo svizzero delatore, sempre perfetto e dalla parte della ragione (naturalmente contro gli stranieri...) che ha anche tempo di recarsi a confermare tutto il giorno dopo....
i soliti luoghi comuni, degli italiano coglioni quando vanno all'estero..
ciao

Ci sono italiani e italiani e ci sono svizzeri e svizzeri... Non è questione di nazionalità. Certo è che gli italiani sono tra i peggiori guidatori d'Europa. Io ho viaggiato in auto in molti paesi e ti posso assicurare che è così. Forse soli i belgi sono peggio.

Si vede comunque che non conosci le condizioni descritte. Il traffico da e per Livigno nel mese di agosto è veramente composto all'80-90% da imbranati e appestatori dell'ambiente. Gente che non muove le chiappe da una sedia o un sedile nemmeno se li pagano. La globalizzazione dell'imbecillità semovente.

In quanto al ciclista, ti ripeto che se stai accostato a destra in certi punti TI STIRANO. Devi per forza stare davanti per evitare quel pericolo. Chi va in bicicletta lo sa benissimo. E se tu dici che non è così vuol dire solo che non sei abbastanza pratico della questione. Non si tratta quindi di essere padroni della strada, ma della propria pelle.

Infine, non vedo perché parlare di delazione. E' stata invece una bella lezione contro l'arroganza, anche se di stampo un po' campanilistico (cioè molto poco svizzera alla fine). Tieni presente che non siamo mai andati al posto di polizia per testimoniare; era tutto solo un pro forma.

Forse due macchine in meno che torneranno a Livigno. Poca cosa, ma pubblicizzarla fa bene.

[barbasma]

in francia, spagna e portogallo e tutto il nordeuropa quando arrivi in moto si spostano di un metro di lato...

da noi non usano le frecce... figuriamoci se danno un occhio allo specchietto retrovisore... beh forse lo fanno le tipe per truccarsi....

come quando ci sono le code e tutti stanno in mezzo sulla riga bianca come se vedere cosa succede avanti gli abbreviasse l'attesa... rottiinculo!!!!

Originariamente inviata da Barbasma

in francia, spagna e portogallo e tutto il nordeuropa quando arrivi in moto si spostano di un metro di lato...

da noi non usano le frecce... figuriamoci se danno un occhio allo specchietto retrovisore... beh forse lo fanno le tipe per truccarsi....

come quando ci sono le code e tutti stanno in mezzo sulla riga bianca come se vedere cosa succede avanti gli abbreviasse l'attesa... rottiinculo!!!!

Verissimo.
E quelli che invece si spostano, ci puoi giurare, lo fanno perché sono motocilcisti che in quel momento sono in macchina.
Gli altri quasi sembra che trovino gusto a non farti passare.

[barbasma]

io in auto mi sposto sempre...

e comunque la faccenda del ciclista vale anche in moto... se stai a destra le auto ti superano facendoti il pelo e ti stringono...

intendo in autostrada o nei centri abitati... nelle strade aperte le auto che mi superano non le ho ancora viste...

[Ailait]

magari non dovevo ma mi sono divertito a leggere
magari dal vero non sarebbe stato uguale...........

allora hai provato il KR?

[Sinusoid]

ho lasciato la bici da corsa per la mountainbike propio per evitare i pericoli delle auto affiancate in strade aperte, nei tratturi e nei boschi rischi solo in questa stagione di caccia o per qualche endurista (sempre più raro) che ti arrivi addosso i nuna curva cieca .

Tornando all'episodio credo tu e il tuo amico abbiate fatto un semplice gesto di civiltà dando una bella e meritata lezione ai soliti furbastri della strada

[barbasma]

devo dire che spesso alcuni ciclisti si buttano sulle statali trafficate quando ci sono strade solitarie alternative dove non rischi che un TIR ti agganci il braccio...

senza contare quelli che procedono in gruppo affiancato come se fossero in gara sempre su statali supertrafficate... solo perchè in gruppo si sentono forti...

insomma i fessi ci sono in tutte le categorie... ma gli automobilisti sono i più pericolosi perchè dentro la lamiera si sentono al riparo da qualsiasi errore di manovra e si sentono autorizzati a sbagliare anche a scapito degli altri...

quelli con i SUV per primi...

ah ma il prossimo inverno col KANGOO 4x4 li smerdo tutti...

[salvadi]

Originariamente inviata da Guanaco

Ci sono italiani e italiani e ci sono svizzeri e svizzeri... Non è questione di nazionalità. Certo è che gli italiani sono tra i peggiori guidatori d'Europa. Io ho viaggiato in auto in molti paesi e ti posso assicurare che è così. Forse soli i belgi sono peggio.

mah.... non concordo... qui vedo Austriaci,Sloveni,Croati,Tedeschi... ti posso assicurare che in auto vanno malissimo... forse non sarà questione di nazionalità ma solo di guidatori della domenica.

Giusto stroncare certi comportamenti indipendentemente dalla targa.

[dataware]

ahhhhh mi dispiace: ennesima figura di merda di noi italiani all'estero. Probabilmente qui in italia siamo un po' più stressati che in Svizzera. Quest'estate sono partito molto sereno per le vacanze (forse ero anche un po' stanco?) e facevo addirittura retromarcia perdendo il mio posto per far passare chi aveva fretta di salire sul traghetto ...

Originariamente inviata da Guanaco

Senonché la macchina che avevamo davanti e che era a ridosso della bicilcetta, un'Alfa GTV
L'alfista esce. E' il classico tamarro, ..

Lo dico sempre, anche se a malinquore .. Se l'Alfa Romeo fosse esistita nel XIX sec., il mio buon concittadino Cesare (Lombroso ndr) avrebbe descritto l'uomo pericoloso oltre che per certe caratteristiche del cranio, anche per l'essere alfista..