Un anno scelgo io, un anno scegli tu….questo il patto tra me e Simona per decidere dove e come andare in vacanza…e di solito quando tocca a me si parte in moto e quando tocca a lei si viaggia in aereo (che io non reggo)!
2012…Capo Nord in moto….2013…Irlanda……….in moto…….2014………….Loira, Bretagna e Normandia………………..in moto!
Le motivazioni sono varie, e comunque prima o poi dovrò saldare il conto!
I giorni di ferie quest’anno sono pochi, in più, 10 anni fa con un paio di amici ci eravamo ripromessi di tornare in questi posti…una specie di patto….quindi la scelta della destinazione era in qualche modo obbligata!
Alessandro, Il mio amico e compagno di diversi viaggi, GSsista, consulta la consorte e il gioco è fatto…si và!
Attraversiamo le montagne nella zona di Sestriere, sempre belle e affascinanti…il meteo al momento ci assiste.
Durante il tragitto, ormai già in Francia, giungiamo a un semaforo mobile (di quelli che si mettono a causa di uno smottamento o se ci sono dei lavori stradali)…la strada diventa a senso unico alternato.
Abbiamo superato una lunga coda di automobili ferma, quindi ci aspettiamo che da un momento all’altro diventi verde…lascio la moto accesa…dopo un paio di minuti, con la ventola accesa che rompe, spengo…intanto, dall’altra parte continuano a salire le auto (non si riesce a vedere dove è posizionato il semaforo sulla corsia opposta, in quanto si trova dopo una curva)….passano altri minuti e comincio a spazientirmi, aspetto che da un momento all’altro si blocchi il flusso sul lato opposto, ma niente!
Mi viene in mente il fumetto del JoeBar, quando “Ed il polso” scende dalla moto per dare un calcio al semaforo che non voleva diventare verde…ad un certo tratto, un automobilista italiano scocciato, mette in moto, ci affianca e passa col rosso….e lo vediamo sparire all’orizzonte…il mio primo pensiero è: dobbiamo sempre farci riconoscere! Poi di seguito un francese lo segue (mi rinfranco)…alla fine, non sappiamo più cosa fare e decidiamo di seguirli……..arriviamo all’altro semaforo e cosa scopriamo?....che è arancione lampeggiante…evidentemente si era guastato l’impianto…ma vaaaaaaaaaaafffffffff….
Arriviamo a Grenoble, dove avevamo prenotato l’albergo, sotto un cielo plumbeo…tira un vento fortissimo, ma ormai siamo a 5 km…dai che ce l’abbiamo fatta!
Invece no….entriamo in città e comincia prima a gocciolare, e di seguito a diluviare.
Come accade tutte le volte che entro in una città con più di 20 case, il mio navigatore si paralizza e per indicarmi la svolta, ci mette 10 secondi…giusto il tempo di averla appena passata!
Un pò “umidicci” per non aver voluto indossare l’antiacqua a 1 km dall’albergo, giungiamo comunque a destinazione.
Sistemati i bagagli, ci mettiamo in borghese e andiamo alla ricerca di un posto dove rifocillarci…la cittadina è carina, e i camerieri fanno a gara per attirarti all’interno dei locali…un simpaticissimo ragazzo di colore, ci aggancia e dimostra di saper fare il proprio mestiere…ci sediamo e degustiamo una buonissima crepe ripiena di ogni ben di dio (la pagherò cara….anzi carissima).
Poi una visita al centro storico, dove troviamo una simpatica funivia che porta ad una zona panoramica…ma ormai è tardi e torniamo in albergo…domani ci aspettano altri 650 km.
Rientrati in camera, ho il sentore che non sarà esattamente una nottata tranquilla e riposante….infatti qualcosa dentro quella crepe, deve aver dato sui nervi al mio stomaco, pesantemente….sarà durissima arrivare alla mattina successiva…ho addirittura pensato di dover andare al pronto soccorso a causa dei crampi…ma non volevo rovinare le vacanze a nessuno e fortunatamente, non senza patemi, piano piano la situazione si è risolta…ma non è stato simpatico.
L’indomani usciamo per fare colazione, ma tutte le boulangerie aprono verso le 10…meno male che troviamo un bar dove fanno addirittura un cappuccino decente….io mi accontenterò di un bel…..bicchiere d’acqua liscia e a temperatura ambiente!
Giornata si trasferimento verso Amboise….l’idea era di fare poca autostrada e così ci crogioliamo ai 90 all’ora lungo graziose strade di campagna…poi, giunta l’ora del pranzo decidiamo di sostare nel primo paesino che incontriamo…con il mio fiuto sopraffino battezzo un centro abitato, attirato dalla vetrina di una pasticceria. Peccato che ci fosse solo roba dolce…quindi passeggiamo alla ricerca di qualcosa di più sostanzioso…troviamo una pizzeria, ma nessuno ha voglia di pizza…infine, entriamo in quello che sembra il ristorante di un albergo…oddio, albergo è una parola grossa!
Sfoggiando il mio francese scolastico (avevo 3 in materia), domando se fanno sandwich…risposta affermativa, quindi ci sediamo pregustando un delizioso panino al prosciutto e formaggio (stranamente non ci hanno chiesto con cosa lo volevamo)….invece si presentano con quattro pezzi di pane imbottiti con una non meglio specificata “fetta di non so cosa marroncina a macchie verdi e gialle” che non aveva nulla di invitante…il sapore era ancora peggio dell’aspetto…risultato…Alessandro aveva fame e ha mangiato tutto…Tiziana, la sua ragazza, ne ha mangiato metà…Simona, un quarto e io…solo il pane!
Continuando per la strada normale, ci avremmo messo troppo tempo, quindi ci rassegniamo e imbocchiamo l’autostrada!
Arriviamo stanchi e affamati, quindi bando alle ciance e stasera si cena a un ristorante serio…e così è stato, non economico, ma sicuramente soddisfacente!
Ci aspettano due giorni di visite ai castelli della Loira…ha piovuto tutta la notte e la mattina non sembra voler migliorare poi molto…invece, come spesso è accaduto durante i nostri viaggi, capita di prendere acqua durante i trasferimenti, ma quando ci fermiamo per visitare le attrazioni, miracolosamente il meteo si quieta…in pratica godiamo di una sorta di lasciapassare!
Primo giorno, Chambord e Cheverny…
….un po’ di fauna locale…
Quest’ultima foto (che riguarda la farfalla sul serbatoio), mi porta ad aprire una parentesi sulla mia Supertenerè, acquistata da pochi mesi.
Come alcuni sanno, arrivo da una fantastica Explorer, che tante soddisfazioni mi ha regalato…adoro il tre cilindri e lo ritengo, per le mie necessità, il miglior motore in circolazione (ho avuto 4 Triumph), ma come tutte le cose, dopo un po’ di tempo, ci si abitua, ed è nella natura umana aver voglia di cambiare!
In lizza, c’era il GS Adventure LC e il nuovo Supertenerè ZE con sospensioni a controllo elettronico, cruise etc. etc…..provate entrambe almeno tre volte…risultato: sensazioni contrastanti per BMW…a volte mi piace a volte no…rumori dal motore e aerodinamici, non mi convincono del tutto…cambio e cardano non mi soddisfano fino alla fine….insomma, non è scoccata la scintilla e sommato al fatto che, per averla accessoriata come il Super, ci volevano almeno 19000 euro, non mi pareva un grande affare!
In Yamaha, non avrei mai pensato di arrivare, soprattutto dopo aver provato la prima versione…fiacchetta di motore, cambio ruvidino, poco accessoriata…poi però è uscita la ZE…intendiamoci, non l’hanno stravolta, ma hanno sistemato diverse cose…cambio e cardano, fanno il loro dovere, la verve, con la mappa in “S”, è assolutamente sostanziosa e si viaggia spediti anche a pieno carico…le sospensioni sono ottime e, anche se ho sempre sostenuto che la regolazione elettronica non era una necessità, devo ammettere che è una bella comodità…soprattutto quando si alternano spesso, situazioni di guida da soli, in coppia o carico con bagagli!
Poi il cruise che funziona alla grande, il nuovo cupolino, la posizione di guida molto azzeccata, l’assoluta mancanza di vibrazioni, il motore che, a 130 km/h, gira sornione a 4500 giri, regalano un grande confort…insomma si è rivelata una moto assolutamente piacevole, concreta e parsimoniosa!
Il motore, non mi regala le stesse emozioni del triple, ma non si può avere tutto…insomma, sono molto contento del mio acquisto…dimenticavo, il tutto spendendo relativamente poco.
Chiusa parentesi…
La sera, ceniamo ad Amboise, nel grazioso centro storico…un artista di strada suona la fisarmonica…rimango di stucco, quando sento intonare in francese il “ballo del qua qua”…non ci posso credere! Poi capisco la motivazione…era accerchiato da un gruppo di bambini divertiti che evidentemente apprezzano i nostri “cantautori”!
Secondo giorno: Chenonceau e Valencay
Belli i castelli, ma personalmente preferisco le bellezze naturali…che in Bretagna, prossima tappa, non mancano!
L’oceano ha sempre il suo fascino!
Durante il trasferimento , passiamo da Ussè per vedere (solo dall’esterno) il castello che è stato di ispirazione per scrivere “la bella addormentata nel bosco”.
Prima di arrivare a Saint Quay Portieux, passiamo per Paimpont, per vedere la foresta di Mago Merlino…dove la leggenda racconta che in questi luoghi si trovi la sua tomba e la fontana dell’eterna giovinezza…non possiamo perderla!
A dirla tutta, non abbiamo percepito tutta questa magia…acqua stagnante e un simil albero di natale striminzito…ecco cosa abbiamo trovato…speriamo che almeno funzioni la tradizione di lasciare sotto l’albero un foglietto con scritto sopra un desiderio, che prima o poi si avvererà….parola di Mago Merlino!
Finalmente, il mare!
Il giorno successivo, percorriamo tutta la costa, passando da Erquy e Cap Frehel.
Il gioco delle maree, qua è già evidentissimo…siamo stati un’oretta a fare foto, e il mare si è ritirato di una ventina di metri….incredibile!
Tira una leggera brezza…
Nell’avvicinarci a Mont Saint Michel, teniamo le dita costantemente incrociate, in quanto se volgiamo lo sguardo verso il mare il cielo è azzurrissimo e sgombro da nuvole, mentre se ci giriamo di 90 gradi e guardiamo verso l’entroterra, delle nuvole nerissime e minacciose, promettono pioggia a catinelle!
Alla fine, la fortuna sarà dalla nostra parte e ci godremo la bellissima giornata!
Mont Saint Michel, rimane un posto carismatico, nonostante l’invasione di turisti….ormai, non si può più arrivare né in moto né in macchina fino al parcheggio sotto il monastero….si parcheggia a qualche kilometro di distanza, poi una navetta ti accompagna fino a una passerella pedonale che porta all’ingresso…il tutto è stato fatto per ricreare quell’effetto di isolamento dalla terraferma che si ottiene quando l’alta marea avvolge il promontorio!
Durante la bassa marea, con una guida, è possibile raggiungere un secondo isolotto camminando a piedi scalzi sul fondo melmoso del mare, momentaneamente sgombro dall’acqua!
La sera ceniamo a Saint Malo, città fortezza sul mare!
Adesso, ci aspetta la costa della Normandia, così carica di storia e, dal mio punto di vista, così rappresentativa di una massima di Albert Einstein: “esistono due cose infinite…l’universo e la stupidità umana”!
Ma prima, non ci facciamo mancare una “uggiosa” visita alla costa del granito rosa!
Sulla zona dello sbarco, pur avendo tante foto, riassumo con l’unica significativa!
Notare quanto si ritiri il mare nel giro di qualche ora!
Anche oggi, il sole ci ha accompagnato….certo, la temperatura si mantiene tra i 15 e i 20 gradi…100 volte meglio comunque del caldo torrido o della pioggia!
Il tempo a nostra disposizione volge al termine!
Due tappe di avvicinamento…Auxerre e Annecy!
Prima, però un’ultima attrazione sull’oceano: Etretat….spettacolare!
Auxerre!
Annecy…un consiglio…visto che non è molto lontana da noi, fateci un salto….è carinissima e vale la visita di un paio di giorni!
Ultimo giorno, Col de l’Iseran!
Tirando le somme, il viaggio è andato benissimo (a parte la prima notte) e il tempo ci ha spesso supportato…la moto è andata alla grande e, considerati i giorni a disposizione, abbiamo visto un sacco di cose senza correre eccessivamente!
Ciaoooooooooooooo!