Lo so che centra poco o niente con un forum di moto, ma ormai fate parte integrante della mia vita e quindi voglio raccontarvelo.
Ore 11: inforco le mie Kayano e parto per la corsetta nel bosco.
Avevo deciso di raggiungere piano Gentile ( tra Trasacco e Collelongo)e di tornare indietro, ma raggiunta la meta sono stato come attratto dal sentiero che dal Pozzo di Santa parte in salita verso Valle Canale.
Il cielo è grigio, tira vento e cominciano a cadere i primi fiocchi di nevischio.
La salita è faticosa ed il terreno molto sconnesso. Scende a valle un rigagnolo d’acqua che devo saltare di tanto in tanto per cercare la traiettoria migliore. A 200 metri dalla fonte Canale , proprio in mezzo al sentiero, eccolo.......
Con il collo rivolto verso terra nell’intento di bere dal piccolo corso d’acqua che esce dalla fonte vedo un bellissimo esemplare di cervo.
Di taglia non molto grande, pelo grigio cenere, interno cosce ventre e sotto coda beige chiaro, 30 centimetri di corna per metà grigie e per metà di un arancio forte, dorato quasi fluorescente.
Rimango per un po’ a guardarlo; lui non si è accorto di me.
Poi faccio qualche passo, mi scorge, alza la testa e mi guarda con uno sguardo spaventato.
Rimane a fissarmi qualche secondo poi schizza letteralmente.
Stupendo: tanto erano rapidi, potenti, eleganti i suoi movimenti!
Quando ormai era sparito tra gli alberi mi sono accorto di avere stampato in faccia un sorriso ebete e di essere pervaso da una sensazione di allegria che mi è durata per tutto il tempo che ho impiegato a tornare a casa.
Non è la prima volta che vedo animali selvatici mentro faccio sport nel bosco. Soprattutto quando vado in mountainbike, mi è capitato spesso di incontare cervi, caprioli, volpi, cinghiali. Una volta ho visto anche un orso, ma era troppo lontano perché la cosa mi procurasse emozioni come lo stupore o paura.
Questa volta è stato diverso, delicato, tenero.
Scusate la sdolcinatezza, ma avevo voglia di raccontarvelo.
Viva lo sport all’aria aperta
Viva l’Abruzzo