Ah.... Alkmar...!
Mi tornano in mente i ricordi del primo viaggio "serio" all'estero, in macchina, però.
1989, con un amico a bordo della Prisma di papà, giro europeo tra francia, belgio, olanda germania e svizzera.
Dopo Amsterdam, in cui perdemmo la macchina (tutta la notte passata a cercare la macchina che era parcheggiata vicino il canale... fummo tentati di denunciarne il furto in modo che almeno la polizia ce la avesse potuta ritrovare...!) capitammo ad alloggiare un paio di giorni ad Egmond aan Zee. Paesino balneare con ridente spiaggia che nei primi giorni di agosto, era fredda come Rimini a Gennaio.
Affamati come lupi, ci sorprendemmo nel trovare un "ristorante italiano" in questo piccolo paese sconosciuto all'umanità.
Arriva la classica cameriera "olandese": ragazza alta, magra, carina, bionda, occhi azzurri. Noi, un po' bamboccioni, cerchiamo di ordinare in italo-anglo-franco-olandese un piatto di fettuccine. Dopo aver esaurito la pazienda la ragazza fa: "In italiano ordinate, che prima facciamo"!! Come? parli italiano?? E lei: "Certo! il cuoco sardo è, e l'italiano imparato mi ha!"
Il ridente paesino, però, alle 18.00 moriva! I negozianti tiravano giù le saracinesche e in giro non si vedeva più nessuno!
Allora facciamo rotta alla città più vicina per trovare un locale, una discoteca, dove ci sia un po' di movimento, insomma.
Facciamo rotta su Alkmar.
Stesso panorama. alle 20.00 tutto deserto!
Vediamo una coppia sul marciapiede, ci avviciniamo e nel nostro miglior inglese: "I'm sorry, we look for a discoteque in Alkmar...." e loro: "Sorry but I don't know. We are turist! We are italian..."
Finimmo in birreria....!!
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