A Luglio, dovemmo interrompere bruscamente un viaggio che avevo preparato con cura e dal quale mi aspettavo molte soddisfazioni: un viaggio alla scoperta della Bretagna. Lo dovemmo interrompere dopo avere tenuto duro per tre giorni in cui mi ostinavo a negare ciò che mi stava accadendo.
Appena giunto a casa, scrissi: “
La Vieille è lì, appena oltre la Baia des Trépassés, nella foschia del controluce che anticipa il tramonto. L’isolotto e il faro non si possono raggiungere a piedi, ma avvicinarsi tanto sì, lungo i sentieri che segnano la scogliera della Pointe du Raz. Quei sentieri però questa volta noi non li percorreremo; dovremo arrestarci alla Pointe du Van perché la volontà non basta a racimolare le forze necessarie alla passeggiata.
Siamo arrivati a Finistère, il punto più occidentale della Cornovaglia, e tutta la strada che abbiamo fatto attraverso la Francia acquisterebbe ora il suo senso più compiuto se la salute non mi abbandonasse e non fossimo costretti ad un rientro precipitoso e faticosissimo”.
La salute si è ristabilita rapidamente, ma sono occorsi altri tre mesi perché rimettessi mano alle fotografie scattate in quel viaggio.
Guardandole ho ritrovato lo stupore di fronte alla luce e all’ombra, il brivido con cui accendi la motocicletta la mattina, l’indolenzimento con cui si scende di sella la sera, la curiosità che ti risveglia entrando in un borgo antico, l’allegria che ispira un paesaggio o un formaggio sconosciuto, il sorriso con cui accogli chi ti interpella con voce straniera, la pace che ti scende nel cuore ad ogni onda che si frange sulle rocce, la pulizia che senti sulla pelle dopo un temporale.
Sono occorsi altri tre mesi perché non fosse più vero che tutta la strada fatta attraverso la Francia avrebbe acquistato senso solo se il viaggio fosse andato come previsto.
Altre foto qui:
http://giulio1954.com/2012/11/01/rit...de-di-francia/