Strage di motociclisti: quasi cento morti in un anno!!!
Secondo uno studio Aci, la capitale rimane al primo posto in Italia per numero di incidenti e morti sulle due ruote. Nel 2009 si sono contati un morto ogni 3 giorni e almeno 13 mila feriti
L’Automobile club Italia di Roma, con l’ausilio dei dati Istat, ha reso noti i risultati di uno studio sul tasso di incidentalità sulle principali strade urbane capitoline. Il quadro che ne emerge è molto preoccupante, soprattuto per la categoria dei motociclisti, che mantenengo il triste primato del numero maggiore di vittime. Come dichiarato dal direttore generale di Aci Roma, Riccardo Alemanno, nel solo 2009 gli incidenti ai motociclisti hanno fatto contare 99 vittime, in pratica una media di un morto ogni tre giorni.
Negli ultimi cinque anni è stato provato che almeno la metà dei mezzi coinvolti negli incidenti avvenuti nella capitale sono scooter, moto e motocicli. La maggioranza dei 13 mila feriti annui sono uomini e la fascia di età con il maggior numero di vittime è quella che va dai 21 ai 29 anni.
I motociclisti sono per antonomasia gli utenti più deboli della strada, ma nel caso di Roma ci sono molti altri fattori che contribuiscono a diminuire il livello di sicurezza del trasporto, a partire dal pessimo stato in cui versano le strade urbane. In una recente intervista ai “centauri” romani è emerso come il 95% di loro ritienga le buche come la principale causa di incidenti, seguita dai tombini non a livello strada e dagli altri veicoli a due ruote.
Roma ha il parco moto più vasto d’Europa e conta almeno 750mila mezzi. Oltre al grande raccordo anulare, le strade più pericolose sono le principali e trafficate vie consolari: la via Casilina, la via Tiburtina, il via Prenestina, via Nomentana, via di Boccea, via Cristoforo Colombo, via Tuscolana, via Aurelia e via Portuense. Lo studio Aci ha, quindi, registrato le principali cause degli incidenti mortali e tra i primi posti figurano il mancato rispetto della distanza di sicurezza, il mancato rispetto della precedenza, la guida distratta, l'eccesso di velocità e soprattutto il sorpasso irregolare.