DOPO UN TOT, LA MUCCONA FINALMENTE HA UNA SORELLINA...
Tutto è cominciato nel luglio 2009 quando vendetti il mio KTM 690 strabombardato ( la fantomatica KRIEGSMACHINE ) per un ritorno alle origini…cercavo un due tempi di grossa cilindrata, speravo di trovare una 500, una honda, sogno adolescenziale di quando militavo nel campionato triveneto di cross…l’occasione si è presentata tramite l’amico e meccanico Mauro Ravaioli, alias GIANT SQUID, titolare della G.S. MOTORRAD di Genova…
“Pronto?”
“Ciao France, indovina un po’ !? Ho tra le mani in officina un cr 500 su base cr 250 alluminio, ci sarebbero da fare dei lavoretti perché non va…”
“Arrivo!”
click, tu tu tu tu tu tu tu tu tu
Era in condizioni pessime trascuratissima e con tutto da fare anche se la componentistica era ottima…poco male, parte il progetto…
Un anno effettivo di lavoro, non che ci sia un anno di manodopera intendiamoci, ma un anno speso a pensare, costruire, provare, cercare, spendere tempo e denaro, in un periodo della mia vita tra l’altro dove il denaro faceva proprio fatica a farsi vedere, ad ogni modo…
La mia pignoleria e voglia di un mezzo esclusivo, i consigli degli amici e la bravura a fare qualsiasi cosa dell’amico Cristian Cernettig, titolare della Moto Mecanik di Manzano, hanno fatto rinascere questa araba fenice del motard creando un mezzo anacronistico, ignorante ed essenziale…un vero motard old school da guidare consci della posizione del polso destro…
Il telaio/forcellone sono quelli in alluminio di una Honda CRE 250 del 1999, ripuliti e verniciati neri a polvere, il motore quello di una Honda CR 500 del 2001. Il comparto sospensioni è composto da un mono Ohlins rimesso a nuovo mentre all’anteriore troviamo le forche originali Showa cui sono state sostituite le molle e l’olio, il tutto ovviamente abbassato e tarato per la guida motard. L’impianto frenante è di serie al posteriore, mentre davanti operano pinza Brembo serie oro ( tra poco sostituita da una ben più nobile Discacciati dal pieno con pistoncini in titanio ) e pompa Brembo radiale 16x18 con regolazione remota, un must, con pastiglie racing Carbon Lorraine.
Tutto l’impianto elettrico è stato sostituito completamente, adottando un volano più pesante di 200g per rendere più fluida l’erogazione. Il motore è stato aperto, scomposto e revisionato in ogni sua parte, il cilindro è stato lavorato ed ottimizzato per gestire meglio la cavalleria a disposizione, adottando inoltre uno spessore di un mm da interporre tra due guarnizioni di basamento. Anche i dischi frizione sono stati sostituiti e le molle spessorate. I rapporti sono 15x40, lunghi ma necessari vista la forte tendenza ad alzare la ruota anteriore ogni volta che entra in coppia…Il carburatore è un Dell’Orto 39 ( per ora ), scelta effettuata in funzione della facile reperibilità di getti e parti di ricambio. Il pacco lamellare è Boyesen, come i coperchi frizione e volano. Lo scarico, o meglio l’espansione, è una Millet Racing cui è accoppiata un silenziatore Dep.
Mozzi e piastre di sterzo sono ricavati dal pieno, tutta la bulloneria è stata sostituita e rimessa a nuovo. Il manubrio è l’amato Racetech David Knight Replica accoppiato a risers +20mm e paramani Racetech Vertigo. I cerchi sono degli Excel, anch’essi nuovi.
Le parti “speciali” costruite ad hoc sono:
paracoppa in alluminio fissato direttamente al telaio con vaschetta recupero liquidi integrata
deflettore catena
supporti tamponi ruota
tutte le boccole per il fissaggio plastiche
i fine corsa dello sterzo
supporto con silent block dell’espansione
sliders pedane
tampone silenziatore
rifatto i supporti per il silenziatore sul telaietto
sella
riprofilatura plastiche
grafiche ed adesivi “sponsor” fatte su mio progetto da
www.vtsas.com
La moto è giovane, nel senso che ha subito un totale stravolgimento. L’erogazione è corpulenta ma siamo riusciti a renderla “gestibile” e lineare con modifiche atte a smussare ed ingentilire ( per quanto sia possibile su un motore 2t da 500 cc ) la cattiveria di questo propulsore. La guida deve essere necessariamente molto rotonda e pulita per essere efficace anche perché ci si deve scordare il freno motore del 4t e si deve convivere con le pistonate al minimo, ma se si decide di darle del lei e di farla girare come chiede, allora la moto ricambia con una agilità ed una pastosità esagerata, il tutto condito da monoruota imbarazzanti e da una gomma posteriore che si schiaccia e fionda fuori dalle curve. Anche le derapate di potenza sono sempre dietro l’angolo, ma così com’è ora non serve smanacciare sul gas in uscita, meglio essere fluidi. Sembra di essere seduti su un mezzo molto più piccolo e gentile, anche perché è microscopica, corta e leggera ( devo pesarla ma credo non arrivi ai 100 kg ), ma quando il pistone da 91 di alesaggio ha sete e chiede miscela, si entra in un’altra dimensione. Ovviamente siamo ancora in fase evolutiva, ma di sicuro il mezzo ha ottime potenzialità nonostante strida con le attuali “forzate necessità” di questo neomotard agonistico fatto di controlli elettronici, frizioni antisaltellamento e ride by wire…la buona vecchia miscela combusta che entra nelle narici, il muggito di questo due tempi anabolizzato richiamano altri tempi e soprattutto suscitano emozioni profonde sia in chi guida che in chi sta a guardare…
Un ringraziamento sincero a:
Me
Mauro ( GS MOTORRAD – Genova )
Cristian ed Alex (MOTO MECANIK – Manzano UD )
Tutti i supporters e SOPPORTERS del forum gs motorrad (
www.gsmotorrad.com/forum )
Tutti i miei amici
Fotosssssssssss !!!!!!