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Da Walwal il Forum originario dove si parla di argomenti che riguardano il mondo Motociclistico e di argomenti correlati , la politica e gli OT sono banditi. Il Bar è intitolato al nostro caro amico Walter.


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Vecchio 18-04-2005, 23:18   #1
AsHt
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predefinito Fiat Ikea: Test Drive

i bei tempi di quando lavoravo e quindi avevo un sacco di tempo libero... (spero che sia il forum giusto)

Fiat Ikea: Test Drive

Già da qualche mese i ben informati parlavano di un possibile accordo tra l’azienda automobilistica torinese ed il colosso svedese dei mobili.
Secondo quanto dichiarato dall’addetto stampa di Fiat Auto, la Joint-Venture comporterà enormi vantaggi per entrambe le società. Tra le ipotesi più accreditate pare si stia vagliando la possibilità di utilizzare gli operai Fiat per il montaggio dei mobili Ikea. “il problema – secondo quanto affermato da Hans Gustavson, di Ikea Italia – è che a meno di imballarli seduti, gli operai Fiat sono difficilmente Europalettizzabili, così come sarà piuttosto difficile fornirli in kit di montaggio.”

In ogni caso la macchina nata dalla collaborazione delle due aziende è cosa certa.

Ikea: di nome e di fatto!
Aprendo la confezione appare immediato l’intervento di Ikea nella progettazione: l’auto è da montare.
La cosa era piuttosto prevedibile e peraltro già parzialmente anticipata durante la campagna pubblicitaria.

Durante il montaggio ci si rende conto della elevata qualità della componentistica, come il pianale in vero legno massello di pino svedese. Considerando che si tratta di un mezzo per la stampa ci riserviamo di verificare l’assenza di nodi del legno anche sulle auto di serie.
Appare immediata, in un’auto del genere, l’ampia possibilità di personalizzazione e di espansione del progetto base.
Sostanzialmente si parte da una piccola city-car che si pone in concorrenza diretta con la smart, arrivando poi, un pezzo alla volta, a mezzi autoarticolati.

Il progetto è sicuramente innovativo, e batte sul tempo la concorrenza. Pare infatti che Volkswagen e LEGO stiano per presentare un progetto analogo, soltanto senza viti di fissaggio.

Sulla questione viti vorremmo soffermarci un attimo. Le malelingue sostengono che il limite maggiore di quest’auto (a parte la spiccata non-ignifugità) sia dato dall’elevato numero di viti necessarie al montaggio. Personalmente non sono d’accordo: in fondo per montare la chiave di apertura (senza telecomando, poiché le radiazioni elettromagnetiche danneggiano l’ambiente) ne servono solo 12, per la lampadina della luce di cortesia 4, per la scritta sul portellone soltanto 7.
I tempi di montaggio sono in ogni caso contenuti: una famiglia cagliaritana media composta da mamma papà, 4 figli, 9 zii, 4 zie, 36 nipoti 23 cugini di secondo grado ed un nonno in carriola impiega, per la versione base, soltanto una settimana.
Non sono cifre esorbitanti se paragonate alla concorrenza.

Per testare la bontà del progetto su strada si è scelta la location ideale: il parcheggio degli stabilimenti Alfa di Arese. Questo per consentire alla dirigenza, in caso di problemi, la fuga a bordo di veloci ed affidabili motociclette messe a disposizione degli importatori Harley Davidson e Triumph.

Su strada la nuova nata in casa Fiat mostra tutta la sua grinta rispettosa dell’ambiente: stabile in curva quanto un fiordo e con velocità di punta paragonabili alla crescita di un pino: ben 50 cm/anno.
Brillanti i risultati del test dell’alce: volete che un’auto al 50% svedese non resista all’impatto con un alce? Tutto merito dello spazzabuoi offerto come optional (raccomandato)


Design

Nell'aspetto Fiat Ikea appare solida e sicura. All'esterno si riconosce per le linee squadrate e spigolose e naturalmente per le immancabili brugole a vista. Moderna e di grande impatto visivo la fiat Ikea si dimostra anche altamente ecologica: biodegradabile al 95% (entro i primi 2 mesi dall’acquisto). Interessante la possibilità di personalizzazione cromatica della carrozzeria tramite un sofisticatissimo sistema di acquisizione dati: il tintometro a campione


Interni

Il vero punto forte di questa macchina, pensate un po' che gli attacchi dei sedili (optional) sono compatibili con qualsiasi sedia, divano, poltrona o sgabello del catalogo ikea.
Naturalmente verrete equipaggiati, comprando la vettura, di un metro di carta e di una matita ikea per poter comporre gli interni a vostro piacimento.


Sicurezza

Dal punto di vista della sicurezza la Fiat Ikea si pone come punto di riferimento negativo della sua e di tutte le altre categorie. Vista la quantità di viti e di chiodi, in caso di impatto la si può considerare paragonabile ad una bomba a frammentazione. La prova è data dal fatto che il progetto è stato commercializzato con venti anni di ritardo a causa dell’interessamento dei militari americani che l’hanno prontamente etichettata come “coperta da segreto militare”

Motori disponibili:

Per ora uno solo - Motore a ciclo Nove, detto anche di Flinstones, con piedi a presa diretta.
Dal prossimo semestre è prevista l’introduzione di un propulsore a pedali con cambio Shimano.


Allestimenti

Non esistono allestimenti perché non esiste una versione finita. In fase di montaggio compri quello che ti pare dal catalogo Ikea e ce lo monti.
Vogliamo comunque segnalare un interessante sistema di ritenzione dei bambini all’interno dell’abitacolo, che sostituisce i normali seggioloni con una comoda vasca riempita di palle di plastica.


per ulteriori info: http://194.185.224.61/Quellidellelic...ic.php?t=37945

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Io sono giustificato, + di così non so andare
AsHt non è in linea  
Vecchio 19-04-2005, 09:04   #2
Spartacus
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Ma cosa sta a significare tutto cio'?
Forse una barzelletta?
Boh, .......
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Spartacus non è in linea  
Vecchio 19-04-2005, 11:16   #3
natale83
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Le poche volte che ho montato mobili Ikea, ho sempre avanzato delle viti!

Non è la macchina che fa al caso mio!!
 
Vecchio 19-04-2005, 11:18   #4
Benzene
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Vecchio 19-04-2005, 13:06   #5
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Vecchio 19-04-2005, 13:45   #6
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Voi ci scherzate sopra, ma non sapete che è veramente esistita l'auto ventuta in scatola di montaggio, chi di voi ricorda la PUMA? Eccovi un po' di storia:

La Puma di Roma è l'unica ditta che ha continuato a produrre qualcosa di simile alle Buggies ancora fino a qualche anno fa. Agli inizi degli anni settanta s'impose come una delle ditte più apprezzate del settore. Per anni produsse la classica dune buggy americana "Deserter", sempre sfruttando il pianale e la meccanica Volkswagen, commerciandola col nome appunto di "Puma" al prezzo di £ 1.300.000 con motore revisionato o a £. 440.000 in scatola di montaggio. Un esemplare della Puma fu anche protagonista nel 1974 del film "Altrimenti ci arrabbiamo" interpretato da Bud Spencer e Terence Hill. Questa Buggy poteva essere dotata anche di tetto rigido, porte con apertura ad ala di gabbiano e perfino riscaldamento (novità assoluta per un mezzo di questo tipo). Accanto alle "pulci del deserto", l'azienda fondata da Adriano Gatto si dedicò anche alla semplice trasformazione Custom del Maggiolino 1200 dotandolo di parafanghi allargati in vetroresina, di cerchi da 14 pollici con pneumatici ribassati e sedili anatomici. L'elaborazione del Maggiolino prevedeva inoltre la modifica dell'avantreno per migliorare l'assetto e la marmitta cromata tipo "California".

In seguito, negli anni Ottanta, la Puma passò alta costruzione di una vettura sportiva, la "GTV", realizzata sul pianale del "Maggiolino" e disponibile in kit di montaggio. Dotata di carrozzeria in vetroresina e di linea particolarmente accattivante ed aereodinamica, la GTV riprendeva alcuni concetti estetici espressi da sportive del passato come la griglia sul lunotto posteriore che ricordava molto quella della Lamborghini "Miura", fari carenati, cerchioni da 14 pollici adatti ad ospitare pneumatici 205/70 ed interni particolarmente curati completi di una strumentazione di tutto rispetto (sedili anatomici, volante con corona rivestita di pelle, leva del cambio cromata). Sulla "GTV" si accedeva sollevando l'intero hard top incernierato anteriormente che costituiva la parte superiore della carrozzeria dalla linea di cintura in su. Lunga 4.2 metri, larga 1.8 metri, alta 1.1 metri, questa coupè era una "tutto dietro" spinta dal quattro cilindri boxer raffreddato ad aria di l385 cc e di 35 CV di potenza massima installato sul "Maggiolino".

Gli ultimi modelli montarono anche il "1500" da 5O CV sempre della Volkswagen. La velocità della "GTV 1300" dichiarata dal costruttore era di 150 all'ora ed il consumo di 7 litri per l00 chilometri. La ditta romana mise in vendita anche un analogo modello denominato "GTV-033". Questa sportiva, anch'essa disponibile in scatola di montaggio, era di aspetto simile alla "GTV" dalla quale differiva per i fari anteriori non carenati e per la possibilità di asportare per intero l'hard top lasciando il solo parabrezza anteriore come su una spider. Su quest'ultimo modello poteva, a richiesta, essere montato il ben più performante quattro cilindri boxer Alfa Romeo di 1186 cc raffreddato ad acqua, in grado di sviluppare 63 CV a 6000 giri che gli permetteva di raggiungere i 180 Km/h. La Puma produsse anche alcuni esemplari di una vettura con linea ispirata ad una Jeep denominata "Ranch" che, sebbene usufruisse sempre del motore VW 1385 cc, utilizzava un telaio originale di tipo tubulare al posto del solito pianale Maggiolino.


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