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Quelli che amano guardare il Panorama In questo forum si parla di MOTOTURISMO è dedicato a chi ama viaggiare e macinare km su km per visitare il mondo |
01-10-2009, 22:36
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#1
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Utente BANNATO dal forum
Registrato dal: 18 Jan 2009
ubicazione: Sono,in effetti,una cosmopolita... sempre in viaggio...!
Messaggi: 32
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Mio ricordo di Viaggio,alla memoria di un giovane Motard...
27 febbraio 2008: un triste anniversario...
....Per circa un mese, saltabeccando da un hotel all'altro, io e Luigi , con il nostro nuovo sidecar , cercammo alloggio in quel di Marsiglia, città che ci aveva conquistato fin dal primo giorno del nostro arrivo, dopo la partenza da Milano, da Padova, da Rimini, e,infine ... da .... Grenoble!
....Si era verso la fine di febbraio, quando, in sella al nostro Zeus, nuovo ed inseparabile compagno di avventure, io e Luigi giungemmo finalmente sulla "Corniche" , a quattro chilometri dal centro, dove visitammo una soluzione incantevole, in affitto sulla costa :
un uomo, un autentico francese, che poi divenne un nostro grande amico, ci offrì l'appartamento della figlia residente a Parigi ( lui, ne aveva la procura...)... Il perfetto e ampio garage sotto i miei balconi, e ancor più la vista dei gabbiani e del mare fronte casa, nonchè la quiete nel solare appartamento, mi sedussero all'istante !
Il "monsieur" ci trattenne per diverse ore nella compilazione del contratto, ritirò e concesse ogni documento necessario, stabilì la data dell'ingresso,
( 1 marzo ...! ), annotò tutti i beni presenti in appartamento, ritirò "l'argent", e, infine, ci salutò affettuosamente e con aperta ammirazione (certo, rivolta al nostro side ...! ).
... In fondo, era un perfetto sconosciuto, ma gentilissimo, e ricordo,alla fine, di aver detto: "Savez-vous, monsieur Dennis, que aujourd'huit, c'est mon anniversaire ...!?! ...45 ans!" ("Sapete... che oggi è il mio compleanno... !?! ...45 anni !"). Non replicò nulla, forse non capì : pessima,la mia pronuncia!
Uscimmo. Luigi fece cantare il motore dello Zeus, e io saltai spensieratamente in sella... il cuore gonfio di vera gratitudine! Qualcosa, FINALMENTE, andava bene... ! L'alloggio ideale "conquistato", e una serata "tete a tete" per festeggiare una fortunata ricorrenza, la mia : i miei primi 45 anni !
Il sidecar si diresse verso la città, costeggiando, nell'aria tiepida e rosseggiante del crepuscolo, le curve danzanti intorno ai fianchi del meraviglioso mar de la Corniche , giungendo quindi nei pressi della fortezza prospiciente il "Pharo", finchè mi si affacciò davanti agli occhi, in tutta la sua magnificenza, il "Vieux Port" , nel centro di Marsiglia.
Era ormai sera. La città , sia quella palpitante sulla terraferma ,sia quella così viva e tremolante adagiata sulle acque, era punteggiata da milioni di luci colorate e scintillanti, sotto la volta scura piena di stelle.
Ricordo che fissai con un sorriso i battelli del Porto,alla mia sinistra, come faccio sempre, spaziando con lo sguardo verso l'orizzonte, cogliendo il brillio dell'Eglise di Notre Dame de la Garde, simbolo per eccellenza della città dai mille volti.
Il mio amato blues scaturiva,come sempre,dalla radio nella carrozzetta, mentre dai marciapiedi portuali e dalle auto , i curiosi mi guardavano sorridendo e salutandomi con complicità ed entusiasmo , facendomi sentir bene con me stessa e con il mondo intero ....
Poi, a un tratto, vidi la macchia indistinta ma violenta, poco lontano,dalla parte opposta del porto , proprio sulla strada...
Sentii Luigi irrigidirsi, e mi sporsi , a destra, per capire, mentre l'ansia mi toglieva il fiato, dissipando rapidamente ogni entusiasmo!
E subito, eccoci in prossimità di una tragedia: dopo il semaforo, circondato dalla larga macchia del suo sangue e immerso in essa, vidi il corpo di un motociclista sull'asfalto e, poco distante, un gran fuoco che divampava lungo una linea immaginaria....
Non ricordo come nè perchè, il side superò in un baleno, virando a manca, la linea del fuoco, e tentò di proseguire.... Subito colpii Luigi sulla schiena e gli gridai ripetutamente : "Fermati! C'è un uomo a terra, ha bisogno di soccorso ...!"
Smontai di sella mentre ancora in marcia, mi sembrava di volare, con un salto superai ancora la linea del fuoco , in senso inverso, rapidamente mi liberai del casco che trattenni nella mano, e gli fui accanto : era un ragazzo.
... Steso sul fianco destro , il volto pallido girato verso me, e gli occhi chiusi. Era ben composto, con le gambe leggermente piegate, con grazia, e i lineamenti del viso così belli e sereni, da sembrare tranquillamente addormentato.
Aveva il casco scuro ben allacciato sotto il mento, un giubbetto di pelle nera con le bande bianche, vecchi jeans, e stilavetti leggeri da "motard" .
Mi chinai e lo osservai, e pensai fulmineamente:
"Dai! Non è successo niente! Non può esser grave! ...In città, poi, non è possibile...! Dev'essere svenuto, tanto meglio, così non sente "male" per un po'...! SI VEDE CHE RESPIRA! E perchè non dovrebbe...?
Ti sveglierai, ragazzo, e sarà tutto come prima..! Ti resterò vicino, finchè non aprirai gli occhi..."
Sentii una voce,che lì per lì non riconobbi:
"C'è già gente, qui, avranno chiamato di sicuro la polizia e l'ambulanza...! E' meglio andare... Proprio oggi, poi, è il tuo c...."
Ricordo di aver detto:
" Gli farò compagnia, finchè non si riprende. E alla famiglia farà piacere sapere che qualcuno gli è rimasto accanto, che non era solo..."
Sotto il cielo nero, non potevo fare a meno di osservare come brillava cupamente il sangue del povero motociclista.... Era una macchia molto larga."Da dove viene, tutto questo sangue ...?" mi chiedevo : era un'ossessione!
Due uomini si avvicinarono e confabularono in francese, poi tentarono di girarlo... Protestai con foga :
"NON TOCCATELO... Credo sia svenuto... E' consigliabile aspettare l'ambulanza!"
Ora, tutti, cominciavano a venir fuori e ad avvicinarsi alla sciagura...
.... dal lucentissimo e sfarzoso "Radisson Hotel" , lì di fronte, dai bar e restaurants, dal porto, dalla strada , dalle macchine, da altri motocicli ....
Un uomo gridò,indicando un grosso paletto di ferro abbattuto sulla strada: "Guardate qui, che danno ...!"
Lo fissai, senza parole, e un altro mi si avvicinò dicendomi,in rapido francese:
"Sapete, madame, quello lì, il tipo che lamenta il danno al "palo", lui ha provocato la caduta del "motard"... Io ero qui, e l'ho visto...!"
Così, mentre vegliavo il ragazzo steso sull'asfalto, e aspettavo tremando
( non di freddo ...) il suo risveglio, ascoltai il resoconto dettagliato e sdegnato del testimone :
il "tipo" che protestava per il danno al palo, un addetto alla consegna delle pizze, per abbreviare il suo percorso di consegne, aveva "tagliato" la strada al giovane motociclista, il quale , colto di sorpresa, era caduto all'indietro, mentre la sua moto, impazzita, si era schiantata, senza conducente, contro il pilastro di ferro, abbattendolo...
Ora, il trasportatore di pizze si lagnava del pilastro danneggiato....!
Seppi inoltre che, dopo aver provocato l'incidente, costui aveva immediatamente "spostato" i veicoli coinvolti...
Notai che gironzolava tra i presenti, in cerca di consensi...
Ma nulla , in quel momento, poteva interessarmi, se non il ragazzo e il fargli compagnia ....
Lo guardavo di continuo, per cogliere il seppur minimo movimento in qualche parte del suo corpo .... Quante cose pensai, in quelle ore...!
"... Chi sei? Come ti chiami? Cosa facevi, qui? Stavi andando a casa?
Tua madre, o una fidanzata, ti aspettava..? Potevi esser un mio amico, POTEVI ESSER MIO FIGLIO .....!
Sei così giovane! ...Ma è normale, sai, in questi casi, restar svenuti fino all'arrivo dei soccorsi : anch'io sono "caduta", e .... mi è già successo !!! ...è anche meglio esser svenuti ... Così, non senti nulla, e poi, in ospedale, le medicine, le operazioni, NON IMPORTA, qualunque cosa ... e via, si torna come nuovi..!
....Dormi, ragazzo, poi ti sveglierai, e ti dirò ....
"....non mi conosci, ma sono come te, sono una "motard" (anch'io), e questo , a volte, è meglio della lunga conoscenza!
Ti sono rimasta accanto, non t'ho lasciato, e non ho permesso a nessuno di toccarti, finchè non sono arrivati quelli giusti....
...e voglio anche che tu sappia, ora che stai bene, che , mentre ti stavo accanto, pregavo su di te addormentato, pregavo il tuo angelo custode, pregavo che non ti abbandonasse in quel momento di bisogno, pregavo affinche' proteggesse ,tra le sue onnipotenti braccia ,la fragile scintilla della tua preziosa vita , e ti aiutasse a risvegliarti presto, e nella preghiera facevo un voto, e certamente l'avrei rispettato, se la mia preghiera fosse stata esaudita... E così farò, ora che stai bene...!!!!"
Udivo qualcuno , parlare vicino a me, con veemenza....
... E anche la voce di Luigi,il mio compagno: lo sentivo discutere animatamente con l'uomo "delle pizze". Ma ero così distante da tutti loro ....
Mi sembrava che il mio pensiero affettuoso e positivo verso un auspicabile, anzi ovvio,lieto fine, potesse , al di là della ricerca del "colpevole" , influire veramente sul destino del ragazzo.
"Perchè non ti muovi nemmeno un po'...!?! E' veramente troppo tempo, che sei così....! DOV' E' DIO ??? Perchè questo dolore?
Perchè "qualcuno" non lo scuote, non lo sveglia..? Perchè non arrivano soccorsi, polizia...? Dov'è la sua famiglia..? Perchè deve restare sulla strada, solo come un cane, abbattuto per la consegna di una pizza ...?
Questi momenti, sono preziosi: perchè non lo soccorrono...?
Cosa farà sua madre...? Chi glielo dirà... ?
...Dai, svegliati, apri gli occhi, dammi un segno .... Perchè non mi senti..?????"
E, nello stesso tempo, mentre dentro di me urlavo e piangevo e non potevo crederci, all'esterno ero orribilmente calma, con il viso asciutto e quasi sorridente,ancora colma di aspettative, ancora convinta che l'avrei, prima o poi, visto sollevarsi, magari con un pallido sorriso ....
L'avrei seguito in ospedale, avrei parlato con la sua famiglia, e gli avrei fatto visita ogni giorno ....
Realizzai confusamente, ma con totale indifferenza, che, fra i presenti, si era già creata una "divisione": "l'uomo delle pizze" e i suoi fans da una parte, e due testimoni oculari , sempre più determinati, dall'altra....
Io osservavo la figura del giovane, gli occhi sempre chiusi e immoti, il viso sempre più cereo, il corpo abbandonato sul fianco destro, proprio come se dormisse .....
Ma da dove veniva, tutto quel sangue ....
...Eppure, sapevo, sentivo che si sarebbe ripreso, e con quale gioia l'avrei guardato aprire gli occhi, l'avrei scortato col mio Zeus fino in ospedale , e ci sarei rimasta , per fargli ancora compagnia...!
Le mie "preghiere", il mio "sacrificio", la mia "vicinanza" e il mio "amore", non potevano esser vani ...!
Ormai, tremavo incontrollabilmente, e credo di aver sentito Luigi dire, di tanto in tanto :
"I soccorsi faranno tutto, noi non possiamo far niente! E restare ancora qui, e proprio "oggi" .... E' così tardi, a che serve? Guarda come sei, e tremi...CREDIMI: NON SERVE che tu resti qui,ascoltami...!"
E ricordo la mia risposta, sempre uguale :
"Aspetto che si svegli... E alla sua famiglia, farà piacere sapere che qualcuno gli è rimasto accanto e ha badato a lui, quando non era in sè ..."
Finalmente, ma molto tempo dopo, giunsero ambulanze e polizia.
Ero così felice....!
Stranamente, allontanarono precipitosamente tutti i presenti a parte me! Dovettero pensare che fossi insieme a lui, forse a causa del mio abbigliamento da motociclista, e perchè avevo ancora il casco in mano, e , chissà, forse anche perchè gli ero così vicina ....
Lo spogliarono rapidamente, completamente, e inorridii al pensiero del freddo che avrebbe patito, ma pensai :
"Non è niente ! L'importante è che si svegli ...!"
E GIA' TEMEVO CHE L'AVREBBERO PORTATO VIA, ANCORA SVENUTO, e non avrei potuto vederlo aprire gli occhi....
E pregai, ancor più intensamente, mentre lo "colpivano" per ridargli vita.
Quante volte.... QUANTE VOLTE! Forse 20, forse 30 volte , non so....
E sentivo tutte quelle scariche sul mio petto, e mi sembrava una violenza, il vederlo sobbalzare ! Ma sapevo che era per riportarlo in vita!
"DAI!" gridavo, dentro....
"DAI! E' il tuo momento! Apri gli occhi, muovi le labbra, non abbandonare la tua ultima partita! Ti prego, combatti,torna qui! Che ...zzo t'ho aspettato a fare , tutta la sera, tutta la notte, stavo andando a festeggiare il compleanno, ed era andato tutto così bene, e poi t'ho visto, e son rimasta "qui" ad aspettare, per vederti aprire gli occhi...
Non voglio avere questo ricordo nel cuore FINCHE' VIVO, ad ogni maledetto compleanno, e ogni volta che passerò dal Vecchio Porto, NON voglio essere rimasta qui per niente....!
....Ti prego! ....SVEGLIATI ! ....TI PREGO... ! "
Volevo piangere, volevo gridare, volevo percuotere, volevo offrire qualcosa di prezioso in cambio, avevo fatto proprio un voto anche per questo....!!
...VOLEVO ESSERE DIO ...e non potevo!
Infine, cessò anche quell'orribile ed ultimo tormento, e lo coprirono con un gran lenzuolo bianco, il corpo, e così la bella testa di capelli chiari, e il caro, giovane viso che, in poche, tragiche ore, avevo tanto amato : un ragazzo di vent'anni !
Rimasero penosamente fuori parte della gamba e del piede destro, così mi avvicinai e tirai il telo, celando tutto : nessuno mi sgridò, nessuno parlò .
Dopo questo, non ci fu più posto per la speranza, nè per le preghiere.
Solo il gelo della notte avanzata, in ogni senso.
Per me, con egoismo, desiderai un pianto liberatorio che non giunse.
Si affaccendavano , tutt'intorno, poliziotti in divisa ed in borghese, la "criminalpool" e non so che altro, barellieri, medici, credo attendessero il patologo o qualcos'altro di importante, e il ragazzo rimase lì, crudelmente, una sagoma nuda sotto un telo, e io cominciai, con mia sorpresa e con lucidità, a immaginare com'era stato, quali fossero i suoi sogni, "dov'era" adesso, e ancora una volta sentii il dovere e il bisogno di restar lì, di non abbandonarlo, comunque e malgrado tutto, sebbene fosse morto.
Era ancora lì, era il motard di pochi minuti prima, quando lo avevo creduto vivo : per lui era cambiato tanto, ma non per me!
Avevo il dovere di restare, e di fargli, ancora, compagnia.
Vinsi il dolore e l'angosciante senso d'impotenza, e gli restai vicino.
Udii la polizia chiedermi in rapido francese: "Voi avete qualcosa da dire...?"
"Sì, parecchio..." risposi, ma a fatica "E, vorrei sapere: da tante ore, questo povero ragazzo è qui, sulla strada, e se i soccorsi fossero arrivati in tempo, chissà se....! Ma, a parte questo, penso che c'era una madre, a casa, ad aspettarlo. Avete avvertito la famiglia...?"
Dopo un quarto d'ora ( era già oltre mezzanotte ), arrivò il padre .....Capii subito chi fosse, quando vidi un uomo arrivare di corsa, cedere di colpo la sua moto sull'asfalto e saltar giù, gettando in terra il proprio casco, e correre all'impazzata sul corpo del ragazzo...
Volevo piangere ma non potevo, e avevo un macigno che mi pesava in tutto il corpo: se avessi potuto dare un braccio, per riportare in vita quel giovane, per dio, L'AVREI FATTO!
Urlando, l'uomo sollevò con irruenza il figlio, tentò di risvegliarlo, e lo sollecitò anche con le parole, con le sue più intense raccomandazioni...Negava l'evidenza, sembrava pazzo, e pregai in cuor mio che smettesse, che sfogasse in altro modo il suo dolore.
Infine, rimase semplicemente chino sul giovane supplicando e singhiozzando, E LE SUE GRIDA DI ALLORA risuonano sempre in me, ogni volta che attraverso il "Vecchio Porto" in prossimità dell'orribile delitto ...
... Scuotendolo e accarezzandolo e baciandolo delicatamente , continuò per molto tempo a cullare il figlio tra le braccia, mentre il giovane corpo gli rimaneva inerte e accasciato contro il petto :
non vedevo il volto senza vita , perchè sepolto nella spalla di suo padre, e rimanevo lì, immota, a dividere con lui tutta quell' angoscia e quel dolore, a urlare dentro di me, tutta la mia rabbia : morto, "per una pizza" ....!
Poi, il padre si sollevò di scatto, afferrò per il bavero e per le spalle gli uomini presenti, cominciò a urlare le sue giuste accuse, a minacciare ....
Voleva picchiare, forse anche esser picchiato.... Molti intervenennero per sedarlo, qualcuno tentò di caricare il povero ragazzo sulla barella, e, quindi, in ambulanza....
Il padre gli si gettò addosso, li costrinse a lasciarlo lì, e continuò a coccolare il figlio, a rassicurarlo, a coprirlo, per l'ultima volta, coi suoi baci.
Pensai alla madre, e a come, forse, non sapesse ancora niente!
Poi, notai una ragazza, poco distante, seria, assorta,che ra giunta con il padre: la fidanzata, mi dissi, sotto shock....
Ed io, che mi ero ripromessa ... "di confortare" la famiglia : che sciocchezza, che presunzione, che arroganza ....!!
Infine, sentii la polizia che ancora mi si accostava,mi interpellava,
ed udii ancor più distintamente altri uomini, in divisa, ripetere le parole dell'uomo "delle pizze" :
"Dunque, questo signore afferma di aver visto che il motociclista era solo, quando è caduto, e che la sua caduta è stata, quindi, accidentale .... Nella caduta,che gli è stata fatale, ha mollato la motocicletta, che è rovinata contro..."
GRIDAI , IN UNA LINGUA CHE, PURTROPPO, NON E' LA MIA,
ma che conosco quanto basta per essere compresa :
"NO!!!! AVETE IL DOVERE DI PRENDERE IN ESAME OGNI TESTIMONE QUI PRESENTE, INCLUSA ME!
SE IL GIOVANE FOSSE VIVO, DIREBBE FACILMENTE LA "SUA",MA E' MORTO, PER DIO, E NON POTRA' PIU' FAR SENTIRE LA SUA VOCE, NE' POTRA' PIU' ESPORRE LE SUE RAGIONI...!
QUALCUNO DOVRA' DIFENDERE LE SUE SORTI : LUI, NON POTRA' FARLO ! E' MORTO...!"
La mia riflessione sembrò andare a segno, e ricordo di averla ripetuta, a gran voce , tante volte; forse, anch'io ero sotto shock ....
"Com'è possibile", pensavo, "che il ragazzo, oltre ad aver subito l'ignominia della morte, corra anche il rischio d'esser privato del più elementare atto di giustizia..!?!"
Ricordo la frase secca e determinata di Luigi, al mio fianco, in ialiano:
"... Il testimone ha detto la verità, e speriamo che riferisca tutto, non a noi soltanto, ma alla polizia! Ho visto i segni delle frenate sull'asfalto, ed è chiaro che il ragazzo non era solo sulla strada, ma non è nostro compito far notare tutto questo .... E' dovere della polizia indagare, e qui è ricco di elementi ..!
Noi, purtroppo, siamo arrivati proprio due minuti dopo ...!"
E, poi, alla polizia:
"Ma, posso chiedere come mai non fate ,ora , tutti gli accertamenti del caso, a cominciare "dall'uomo delle pizze", che è già stato indicato da un testimone oculare come responsabile dell'incidente ..?
Quel ragazzo E' MORTO !E voi, dite " che il ragazzo era solo, sulla strada" ....?
"NON NOI, MONSIEUR, E' SOLO LA TESTIMONIANZA DEL SIGNORE...."
"GIA', DEL SIGNORE DELLE PIZZE...! CHISSA' PERCHE' !"
"VOI SIETE TESTIMONE DELL'INCIDENTE, MONSIEUR.... E MADAME..... ?"
Così, tirammo fuori i documenti, e concedemmo le nostre testimonianze.
Io riferii tutto quel che avevo sentito dire a ben due testi, presenti all'incidente, e sottolineai anche il "commento" disumano fatto dall'uomo delle pizze, in quando alla rottura del palo in ferro....
"Un ragazzo è morto, e quell'uomo recrimina la rottura del palo sulla strada! E, da quel che dicono due testimoni, lui è il responsabile...! Ma non si vergogna...?!?"
E Luigi , il mio compagno, fece la sua riflessione orale e scritta sulle "frenate" e sulla dinamica dell'incidente stesso,aggiungendo la sua testimonianza, e rimanendo sempre vicino al testimone principale.
Anche i due testimoni oculari resero le loro versioni, accurate, documentate , ma l'uomo delle pizze aveva parecchi fans, intorno a sè, e mi chiedo, oggi, al di là della irreparabile morte del ragazzo, se quell'uomo abbia avuto una punizione per il suo delitto.
Il padre e la ragazza mi si avvicinarono, ci abbracciammo, loro piangevano, singhiozzavano... e io non potevo : ero "tutta" chiusa dentro, ancora oggi non so perchè!
Per tutto il tempo, il casco mi rimase in mano, e non sentivo il bisogno di deporlo come faccio sempre.Il mio viso, anche in quegli ultimi momenti, rimase asciutto e calmo, stranamente.
Il padre mi sottopose a mille, ragionevoli domande, ed io risposi col sorriso. Mi colpì, quando mi chiese:
"Ma, mio figlio, aveva il casco , in testa...? Perchè, a volte, per giocare..."
Gli dissi :
" Sono rimasta così vicina a lui, fin dall'inizio, che vedevo bene non solo il casco ben calzato sulla testa, ma perfino l'allacciatura stretta saldamente sotto il mento! Era un ragazzo senz'altro abituato a viaggiare e rispettoso delle regole, nell'andare in moto : devi esser fiero di lui, non dubitare mai della sua correttezza nella guida, incluso oggi..! Vedo che anche tu vai in moto, e quindi sai di cosa sto parlando.
Tuo figlio non è colpevole di niente, e non era certo "solo" sulla strada! Sono mamma di due figli, uno dei quali ,il più piccolo, penso abbia più o meno l'età del tuo : io ti capisco... !"
(...In seguito, fui ancora contattata, ma questa ... è un 'altra lunga storia!)
Evitai per molti giorni la meravigliosa strada del Pharo che conduce al Vecchio Porto,una strada che avevo tanto amato fino a quel triste giorno... Ma, sebbene non vedessi il luogo dell'orribile disgrazia, il mio pensiero era sempre "lì", e non mi davo pace... Poi, capii...! Così, un giorno,chiesi a Luigi di ripercorrerla, normalmente,con il nostro Zeus.
Da allora, non c'è una volta che, superato il Pharo e l'imponente Forte, giunta in prossimità del lussuoso "Radissen" di fronte al Vecchio Porto, io non getti lo sguardo alla mia destra, e non veda ancora quel ragazzo riverso e dormiente sull'asfalto, immerso nel suo sangue...
...E non c'è una volta che, ricordandolo in quel luogo, io non rivolga a lui il mio saluto e la mia preghiera,nella certezza che il suo spirito sia ancora vivo ....
.... e non c'è una volta, in cui io, passando di lì, non pianga.
Cettina D. cettinasidecar@yahoo.it
FOTO: è solo un'immagine di quest'estate, del "mio" Vieux Port ( Vecchio Porto ) di Marsiglia. Là, giace la memoria del giovane motociclista, ucciso mentre tornava a casa da sua madre, da suo padre, per cenare con la sua famiglia : morto, per una pizza ! ALLA MEMORIA DI UN GIOVANE MOTARD.
NOTA DELLO STAFF: le foto ALLEGATE non sono ammesse se non nei forum tecnici.
Grazie.
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Quanti,nella mia vita!Ma solo i veri amici lasceranno impronte nel mio cuore!cettinasidecar@yahoo.it
Ultima modifica di Lo_Staff_di_QdE; 02-10-2009 a 09:18
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01-10-2009, 22:51
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#2
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Mukkista doc
Registrato dal: 14 Jul 2002
ubicazione: collina torinese
Messaggi: 5.419
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una profonda preghiera per il ragazzo .... ed un grosso abbraccio a te ed il tuo compagno ...
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(.)(.) .. W
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02-10-2009, 00:11
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#3
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Pivello Mukkista
Registrato dal: 06 Oct 2008
ubicazione: Lamezia Terme/Bologna
Messaggi: 184
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vorrei leggere, in un nuovo post, che tutta questa storia, troppo ben raccontata, è solo una "storia" inventata... ma, anche se questa lo fosse, purtroppo tante altre sono VERE, e la cosa mi colpisce ancor di più proprio perchè anch'io ho un figlio di 20 anni che ama la moto... come me! e allora non rimane che affidarsi alla Divina Provvidenza e sperare sempre negli angeli custodi. E pregare, per lui, per noi e per tutti i motociclisti... e non solo.
Grazie Cettina per il mirabile modo di aver raccontato l'accaduto e ancor di più per come l'hai vissuto.
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R1200RT (2018) - F800 GS 2010
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02-10-2009, 00:50
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#4
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Utente BANNATO dal forum
Registrato dal: 18 Jan 2009
ubicazione: Sono,in effetti,una cosmopolita... sempre in viaggio...!
Messaggi: 32
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...grazie,Alpheus e Praga....!
So di aver pubblicato,qui,un fatto molto triste e doloroso, ma l'ho vissuto di persona e mi ha segnato...! Spesso lo ricordo,e ne piango...
Poche volte ho sentito e subito l'oppressione totale della mia impotenza,e la disgrazia che ho descritto è stata la peggiore circostanza in cui mi sono sentita sopraffatta da questa terribile sensazione ...!
Pensare,anche,come disse il mio compagno,che... "Se fossimo giunti lì qualche minuto prima, lui oggi sarebbe ancora vivo ...!".
APPREZZIAMO LA VITA COME UN GRANDE DONO, e offriamo sempre il nostro aiuto quando vediamo uno di noi in difficoltà: a volte,
l' intervento tempestivo sulla strada,può salvare una o più vite umane, o addirittura prevenire una sciagura prima che succeda...
Io credo,in questo... Baci Lamps,Cet...
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Quanti,nella mia vita!Ma solo i veri amici lasceranno impronte nel mio cuore!cettinasidecar@yahoo.it
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02-10-2009, 06:57
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#5
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Pivello Mukkista
Registrato dal: 08 Feb 2008
ubicazione: liguria
Messaggi: 245
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mi ha commosso.....ho pianto.....anche io o due figli di 30 e 22 anni motociclisti anche loro.mi rallegra il fatto che al mondo ci siano persone sensibili e dolci come te e Luigi
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gs 1150 2002 grigio grafite
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02-10-2009, 16:33
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#6
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Mukkista doc
Registrato dal: 31 Oct 2006
ubicazione: Bologna
Messaggi: 9.626
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a me successe una cosa simile, un ciclista e il suo cervello sull'asfalto...
non si vorrebbero mai vedere o leggere storie del genere
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R65/3 Priscilla - R850R Venere
R1200R Windy - GSX750F moto-ski Armin
http://superwanda.tumblr.com
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02-10-2009, 23:16
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#7
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Mukkista doc
Registrato dal: 21 Oct 2004
ubicazione: Genova
Messaggi: 2.565
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L'ho letto tutto e con le lacrime agli occhi, mi auguro che quel bel giovane sia nella grazia di DIO
Stefano
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Quando non sai più dove stai andando ricordati almeno da dove vieni...
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