Quando, tra amici, si e' sparsa la voce che l'Albania sarebbe stata la meta del mio prossimo viaggio in moto, Nicola, persona colta e di proverbiale equilibrio, mi ha raccomandato di risvegliare i piu' ancenstrali cromosomi banditeschi presenti nella parte sarda del mio dna. Evidentemente certi schemi fanno presa anche su chi meno te lo aspetti e l'Albania ci appare come una inospitale terra di tagliagole. Una traghettata con Caronte ed una visita in Malebolge non sarebbe piu' azzardata.

Da tempo si parlava di Albania, anche qui, in questo bel
report di Hippo.
Mi sono fatto l'idea che certe mode di viaggio, soprattutto se legate ad una parte "polverosa" o, se volete, "maialosa", vengano dalla Germania: i Tedeschi, a casa loro, non possono muoversi fuori dalle strade asfaltate e quindi sono costretti a girare per l'Europa alla ricerca di terreni di gioco. Ora e' il turno dei Balcani: Albania e non solo.
Insomma, molta curiosita' che doveva combinarsi con un periodo di vacanza ragionevolmente breve (in fondo e' un paese piccolo) e una situazione climatica mite. Poche le notizie raccolte prima di partire: esiste solo una guida in italiano, la EDT/Lonely Planet "Balcani Occidentali" e, quanto a cartografia, siamo fermi alle mappe del Touring Club Italiano ed all'equivalente di Freytag & Berndt. Sul web poche notizie di dettaglio. In sostanza, si vedra' una volta sul posto.