Giovedì 1 maggio ‘08
Con molta calma verso le 8.00 scendiamo in garage a caricare le ns. due compagne di viaggio
E via autostrada ci dirigiamo verso Como per poi “invadere” la terra Svizzera.
Sosta “forzata” per comperare la vignetta, dove una gentil donzella con fare gentile ci chiede di sganciare € 30,00 per la vignetta autostradale annuale … dove abbiamo capito che se non ti andava bene potevi tranquillamente girare i tacchi e tornatene a casa, ovviamente non eravamo già a conoscenza della tassa da pagare e non abbiamo battuto ciglio
Nonostante la molta autostrada da percorrere ci accompagnano paesaggi da cartolina e tutto sembra davvero meno pesante, peccato che non ci si possa fermare spesso ad immortalare tanta bellezza.
A pochi chilometri dall’uscita della galleria del S. Gottardo (17 km) rimaniamo bloccati
La preoccupazione sale, in senso contrario arrivano poche macchine, e ad un certo punto non passa proprio nessuno … argh! Lo smog inizia a dare fastidio e circa dopo 15 minuti d’attesa il semaforo da rosso scatta verde, poco più avanti incontriamo due camper in panne già soccorsi dalla polizia ed ecco spiegato il perché del “fermo forzato”.
Usciti dalla galleria e dall’autostrada, ecco altri paesaggi mozzafiato che ci distraggono e ci fanno tornare il sorriso, il Lago di Urner See
I laghi che fiancheggiamo sono molti, e uno più bello dell’altro, peccato non ci sia il tempo per fare una sosta ogni qualvolta il panorama lo richieda, altrimenti saremo sempre fermi.
Ed eccoci arrivati in foresta nera, i pini altissimi e molto scuri catturano subito la ns. attenzione e non ci facciamo scappare l’occasione per scattare qualche foto
Arriviamo al Titisee dove troviamo molti turisti e tanta tanta confusione, quindi decidiamo di proseguire verso Friburgo per cercare il campeggio ed avere il tempo di girare la città con calma.
Lungo la strada incontriamo dei bellissimi campi di tulipani e decidiamo di “rubare” qualche scatto
e qui capiamo che sono coltivazioni a vendita diretta, gli interessati vanno direttamente nel campo a raccogliere i fiori e lasciano l’importo della spesa in una cassettina di metallo (tipo salvadanaio) appena fuori dal campo.
Ed eccoci in campeggio, dopo aver scaricato le moto e dopo aver sistemato la tenda
Ci dirigiamo a Friburgo e facciamo un giro per la città,
una delle porte d’entrata alla città
La Cattedrale con la sua torre campanaria alta 116 mt
La piazza della Cattedrale
Alcuni scorci interessanti della città
Campeggio: 2 moto, 2 persone, 1 tenda e corrente € 21,10
Venerdì 2 maggio
Alle 9.00 abbiamo già caricato le moto e siamo pronti ad affrontare una nuova giornata, ci dirigiamo nuovamente verso il Titisee e lungo la strada troviamo qualche cosa che cattura nuovamente la ns. attenzione, una casa a “cucù” molto particolare
Proseguiamo verso Triberg, definita anche la capitale degli orologi in legno, cerchiamo di fermarci per fare una visita alla cittadina ma i parcheggi delle moto sembrano svaniti nel nulla e quindi decidiamo di proseguire avanti.
La foresta nera ci regala ancora paesaggi bellissimi e troviamo anche qualche mulino a vento che visto da vicino fa sempre il suo effetto.
A pochi km da Freudenstadt lo stomaco inizia a gridare vendetta e decidiamo di fermarci a pranzo,
il posto non ci ispira poi tantissimo ma decidiamo di fermarci ugualmente, visto che di solito il buon istinto di Devilman non sbaglia mai …. Ed infatti anche questa volta non sbaglia!!
Sembra di entrare nel salotto di casa della proprietaria, una sala curatissima e molto luminosa
e se non bastasse anche la cucina merita un plauso, per non parlare delle deliziose torte e della nonnina che con tutta la sua calma cerca di servire i turisti che entrano numerosi nel locale ... certo non bisogna aver fretta.
Dopo esserci rifocillati saliamo nuovamente in moto e percorriamo la bellissima strada N500 Schwarzwald Hochstrasse che arriva fino al lago Mummelsee dove facciamo un’incontro del terzo tipo
peccato che la foto sia risultata sfuocata ma è l'unica in ns. possesso e merita comunque d'esser vista.
ancora qualche scatto alla Foresta Nera
e via nuovamente in sella direzione Baden Baden.
Arriviamo in campeggio, dove pernotteremo, nelle zone di Buhl a 12 km da Baden Baden.
Campeggio: 2 moto, 2 persone, 1 tenda e corrente € 22,00
Sabato 3 maggio
Dopo una lauta colazione io con brioches e succo e Riki con bretzel e succo decidiamo che ed ora di mettersi in moto ed iniziare a macinare i primi km della giornata.
La tappa di oggi è l’Alsazia, che raggiungiamo con un piccolo tratto di autostrada in Germania e poi con strade ad alto scorrimento arriviamo sulla route des vins d’Alsace.
Già i primi scorci ci regalano dei bellissimi paesaggi
I paesini sono tutti deliziosi e molto molto curati
Ribeauville, dove alzando gli occhi ho visto le bellissime cicogne appollaiate sui tetti
o che volavano sopra le nostre teste mentre passavamo sulle strade circondate dai campi
A Riquewihr abbiamo dedicato un po’ di tempo e abbiamo fatto un giretto nel centro del magnifico pesino, tanto commercializzato ma comunque con un fascino particolare
Dopo aver pranzato in una wine stube a base di choucroute (crauti slavati, con salsiccia, wurstel, pancetta, carrè), continua il nostro giro nell’Alsazia sui bellissimi vosgi, passando per il Coll Bonhomme
Piccola deviazione verso il Lago Bianco
per poi risalire sul Coll du Calvaire e proseguire sulla Route des Cretes passando dal Grand Ballon fino a Cernay
Ed ecco alcune foto dalla vista panoramica
Siamo pronti per rimetterci in marcia la prossima tappa è Colmar, dove pernotteremo.
Arrivati al campeggio, scarichiamo le moto e montiamo la tenda per poi dirigerci a visitare la bellissima cittadina.
Colmar, come tutte le altre città, cattura la ns. attenzione
ed in particolare il quartiere chiamato la piccola Venezia
Ceniamo in un locale tipico in piazza a base di schiacciata Alsaziana e ad un piatto tipico con verdure miste, formaggio e uova sode, per concludere con due dolci deliziosi … ovviamente Riky ha fiuto nel trovare i locali giusti.
Campeggio: 2 moto, 2 persone, 1 tenda e corrente € 14,30
Domenica 4 maggio
Oggi ci alziamo prima del solito e facciamo i bagagli a tempo di record, i km da macinare in giornata sono tanti.
Partiamo da Colmar in direzione Titisee, dove decidiamo di fermarci per le foto che ancora non siamo riusciti a fare e dove decidiamo di fare qualche acquisto.
Verso le 10.00 siamo nuovamente in sella direzione Lago di Costanza
Qui il traffico del lago si fa sentire e dobbiamo prestare molta attenzione sia alla strada che agli automobilisti, che nonostante tutto sono molto prudenti ed il più delle volte fanno strada. La zona del Bodensee è circondata da verdi colline coltivate a vigneti e meleti, le varie località sono collegate da ciclabili dove si vedono sportivi praticare attività di ogni genere, dal Nordicwalking ai Roller, dalla Mountain Bike al Jogging. Deve essere una zona veramente tranquilla per trascorrere alcuni giorni ma il panorama del nostro lago di Garda è ineguagliabile, ecco perché per la pentecoste viene invaso da Tedeschi e Austriaci!
Passato Lindau ci dirigiamo nel Vorlarberg austriaco dove le nostre intenzione sono quelle di svalicare il Flexenpass e l’Albergpass…In zona i cartelli riportano l’apertura di quasi tutti i valichi, ma la strada tra Warth e Lech risulta chiusa, cambio di programma! Si punta per Bludenz via Faschinajoch per poi salire sull’Albergpass, dove ci aspetta un panorama innevato stupendo e una vista magnifica sulle gallerie in costa alla montagna che portano al Flexenpass.
Continuiamo fino a Landek dove seguiamo le indicazioni per il passo di Resia, rientriamo in Italia dalla strada che costeggia il famoso campanile sommerso di Curon e via Val Venostra arriviamo a Merano. Infine strade ad alta percorrenza fino a Trento.
Fine settimana insolito, dove le curve e i passi hanno lasciato spazio a luoghi caratteristici e città particolari. La Foresta Nera ci ha impressionato con i suoi pini altissimi ma il panorama cambia veramente poco, a lungo si è rivelata un po’ noiosa e forse si poteva tralasciare parte del giro per fare solo esclusivamente la N500. La Route des Vins d’Alsace invece ci ha impressionato molto positivamente, vigne a perdita d’occhio, paesi molto caratteristici e cantine ovunque. Merita veramente e penso che nel periodo autunnale si possano trovare colori formidabili, anche la cucina merita mooolta attenzione! La panoramica dei Vosgi l’abbiamo trovata un po’ spoglia, la stagione invernale è durata più del previsto e i tipici colori primaverili latitavano.
Per tutte le foto qui
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Devil&Spino