Domenica con amici partiamo in direzione Val Germanasca per salire alle miniere di Prali, e ci fermiamo al distributore.
Estraggo il portafoglio per rifornirmi all'automatico, E DOVE LO APPOGGIO? SUL PARAFANGO ANTERIORE!
Riparto come se nulla fosse, arrriviamo al ristorante (dopo 40 km) e come mi accorgo della tasca vuota inizio a sacramentare contro quel Koglione distratto che sono. A quel punto, già con la testa a tutta la trafila per il blocco delle carte, bancomat, rifacimento patente e C.I., torno indietro col cuore in gola per ispezionare la strada, ripercorro su e giu un paio di volte il tratto in cui qualcuno del gruppo ha notato volare via qualcosa dalla moto, ma niente. Ormai rassegnato, ma con un filo di speranza, passo dai carabinieri di Perrero, che telefonano alla stazione di Perosa Argentina: il mio portafoglio è lì che mi aspetta sulla scrivania del maresciallo, ritrovato da un automobilista in mezzo alla carreggiata poco prima. Per cui:
1) grazie di cuore ai carabinieri dei Perrero e Perosa Argentina per la cortesia e disponibilità alle 13.30 di domenica
2) ancora un grazie immenso alla persona che ritrovato e consegnato il mio portafoglio, che ho poi incontrato e non ha voluto nulla in cambio, dicendomi con un sorriso "sono contento di averti aiutato". Ci risentiremo
3) d'ora in poi se vedete in giro uno cui spunta dalla tasca una catena da orso, quello sono io.