Ho appena messo la moto nel box, stamattina giorno libero con mia moglie, lavorando a turni sono occasioni rare. Lasciati i bambini a scuola che poi li prendono i nonni, indossiamo la tuta e il casco e via. Una giornata bellissima, passo bradipo, stradine secondarie, giro del Ceresio, poi il Verbano. Si stà proprio bene, poca gente in giro e i soliti panorami che non mi stancano mai.
Trovato ristorantino, terrazza su lago, il benessere. Mi piace girellare in moto così, sono contento.
Ripartiamo. Costeggiamo la sponda lombarda del Verbano per tornare a casa. Tranquilli.
C'è una coda di auto ferme per dei lavori in corso, si marcia a senso unico alternato.
Supero la coda di auto ferme, e quando stò per arrivare in testa il semaforo diventa verde.
Mia moglie urla, sento un urto sulle borse. Un'auto ci ha toccato. Quasi vado a finire nel fosso. Vedo che alla guida c'è uno sui sessant'anni. Metto la freccia e accosto.
Questo và dritto e mi urla che devo fare la coda. Lo seguo e gli faccio segno di fermarsi.
Quando lo affianco volutamente mi sperona un'altra volta. Più forte.
A fatica tengo la moto in strada. Mi incazzo davvero, Lo inseguo, cerca di speronarmi ancora.
Mia moglie urla di lasciarlo andare. Si mette a piangere.
Lo supero.
Dopo due Km. mi fermo alla stazione dei carabinieri di Angera. Diciamo che sono un pelo agitato.
Racconto quello che è successo. Voglio fare denuncia.
I carabinieri minimizzano, dicono che sarebbe la mia parola contro la sua, che in fin dei conti non mi fatto dei danni alla moto o alla persona, di pensarci bene, che in ogni caso ho 90 giorni per pensarci, che a Napoli si accoltellano per un parcheggio, che le querele son sempre un casino, di rivolgermi alla caserma di competenza.... sic!
Io insisto ma mi rendo conto che stò perdendo tempo e mi viene voglia di prendere a calci il carabiniere.
Siamo tornati a casa, ho messo la moto nel box e ho abbracciato a lungo i bimbi.
Ma mi sembra di avere un gatto vivo nello stomaco.