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Vecchio 30-05-2007, 17:27   #1
Paro
Mukkista doc
 
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Registrato dal: 06 Feb 2007
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predefinito WE austriaco di una subdola coppia veneta!

Report (abbastanza lungo e dettagliato) di un piacevolissimo we lungo in Austria…

le foto sono qui http://rides.webshots.com/album/559220103vfBjxI
vedrò di caricarle anche su picasa appena ho mezz'ora di tempo!

Venerdì la giornata promette bene e così iniziamo il viaggio con moooooolta calma…

Partenza alle 11 e via verso il Fadalto per avvicinarci al Cadore e poi al passo di Monte Croce Carnico dove sconfineremo…
Sosta benza-foto-fanta al valico (489 mt… ahahahahahahhahah)



Si prosegue verso il Cadore e a Lorenzago la fame comincia a farsi sentire: ci fermiamo al bar-ristorante-pizzeria “La Pineta” per un paio di primi abbondanti, acqua e caffè e con 9 euro a testa ce la caviamo!

Il passo Mauria merita solo una breve sosta per la foto, abbiamo ancora un po’ strada da fare…
Altra sosta al “Passo della Morte”: “graziosa” galleria in pavè in curva che merita in pieno il nome!!!
Quando a Villa Santina scegliamo di salire verso nord il rischio di pioggia aumenta… e per strada dovremo poi fermarci per metterci le imbottiture a causa del freddo che improvviso è sceso nella vallata dopo la discesa da Ravascletto (gli antipioggia vengono lasciati dove sono: siamo già bagnati e le giacche tengono, per cui si continua così!)

La salita al passo di Monte Croce Carnico ci accoglie con una leggera pioggerellina rompiballe ma in poco tempo siamo su e svalichiamo: di là nessuno a parte l’enorme pala eolica che si staglia immobile sul panorama austriaco della valle.



Inizia la veloce discesa verso Kotshach… l’aria si scalda e dopo meno di 10 km siamo praticamente asciutti: il maltempo è rimasto tutto in Italia!
Facciamo la statale B110 fino a Oberdrauburg e qui ci inseriamo nel poco traffico della B100 fino a Berg im Drautal dove arriviamo nel pomeriggio, giusto in tempo per una doccia e andare a cena.
Il complesso che ci ospita è il Ferienpark (appartamenti, stanze e villette) dotato di campo da golf, tennis, parco equitazione, ecc. ecc.
Un posto splendido a 2 passi dal fiume che esploriamo, insieme al paesello, in una lunga passeggiata dopocena…

A nanna presto però! Domani ci aspetta il Gross!!!

Complice la mancanza di qualcosa che blocca la luce del nuovo giorno (ma porca putrella una tenda più spessa non potevano mica metterla?) al mattino presto eccoci già belli vispi: ci fondiamo giù in sala colazione per sbafarci qualsiasi cosa commestibile venga esposta sulle tovaglie!
Dopo un lauto pasto (quasi un pranzo!) saliamo in camera a recuperare le borse e dopo aver pagato la camera ci dirigiamo prima verso Lienz e poi seguendo i numerosi cartelli che indicano la Grossglockner Hochalpenstrasse passiamo per Winklern, Mortschach, Dollach, Heilingenblut e finalmente arriviamo al casello di ingresso, non prima di aver fatto un pieno di super a 98 ottani che costa l’iperbolica cifra di 1,214 euro al litro.

Paghiamo i 18 euro



e ci fermiamo subito dopo in una piazzola per guardare bene gli opuscoli che ci hanno consegnato: c’è indicato tutto!

Puntiamo decisi verso il ghiacciaio Pasterze e la Kaiser-Franz-Josefs-Hohe: migliaia di moto che vanno e vengono lungo la strada, incrociamo diversi trike che si sbracciano per salutare, addirittura un raduno di BMW Z4 che sfilano in corteo nel senso opposto al nostro!!!

Lo spettacolo del Grossglockner avvolto nelle nubi con ai suoi piedi il ghiacciaio ci fa venire i brividi: ancora adesso tremo di piacere al pensiero!!!

Qualche foto alle marmotte che popolano la zona



e decidiamo di salire all’osservatorio Swarowski: qui un gentilissimo “locale” ci fa osservare attraverso il binocolo un paio di meravigliosi stambecchi che se ne stanno spaparanzati al sole!
Peccato non aver avuto la possibilità di fotografarli, erano proprio magnifici!

Altra breve passeggiata per vedere la statua di “Checco Beppe” e poi decidiamo che è tempo di muoversi: il pranzo lo vogliamo gustare sull Edelweiss-Spitze!!!

Breve sosta “fisiologica” a Hoctor che con i suoi 2504 metri è il punto più elevato della strada principale



e dopo pochi km e le due gallerie ecco che compare la nostra prossima meta: l’Edelweiss-Spitze!

Arriviamo fino al piazzale sottostante e vedendo il “perfido porfido” per un attimo rallento, ma subito dopo do gas e mi infilo su per lo stretto serpentone a cubetti che porta sul Parkplatz a 2571 metri.



Qui soffia un fortissimo vento gelato e dopo un paio di foto decidiamo che è meglio rifugiarci nella Bikers Nest per ripararci un po’.
Recuperato l’uso delle mani quasi congelate sposto la moto in un punto più riparato del parcheggio e scendiamo al ristorante rifugio a piedi dove il gestore ci accoglie con un sorriso e un “Ma ciaoooo!!!” appena capisce che siamo italiani.

Mangeremo divinamente (le foto parlano chiaro) spendendo meno di 15 euro a testa…





Dopo aver iniziato a digerire l’ingente mole di cibo verso le 15 decidiamo che se vogliamo vedere la cascata di Krimml e arrivare in albergo in tempo per la cena ci dobbiamo dare una mossa!

Passiamo Fusch dove una solerte coppia di sbirri ha fermato una decina di moto e sta controllando attentamente i veicoli, sfioriamo il lago Zell Am See e lungo la 168 prima e la 165 poi arriviamo velocemente sotto le imponenti cascate di Krimml: anche col casco sentivo il rombo dell’acqua!!!
E sopra le cascate c’è un albergo: come faranno a riposare con quel fragore?

Continuando la strada verso Gerlos si deve pagare un pedaggio di 4 euro: evitarlo vuol dire fare un larghissimo giro tornando indietro e poi passando da Kitzbuhel e non avendone ne tempo ne voglia pago e continuo per la mia strada.

In breve tempo arriviamo a Maurach sull’Achensee dove abbiamo prenotato all’ Hotel Hanslwirt: la signora ci accoglie molto cortesemente e ci invita a fare presto perché la cena è servita solo dalle 18 alle 20 (perché cavoli mangino così presto devo ancora capirlo: poi si chiudono nei pub e si spaccano di birre… contenti loro!)
Docciati e cambiati scendiamo nel ristorante e dopo aver scelto alla cieca sul menù un paio di piatti (mi sono perso qualche parola nella traduzione tedesco-inglese) ecco che arriva, portata da una cameriera giovane ma già ben piazzata, lei “La-zuppa-che-uccide!”
Preparata dal presidente della lega austriaca "amanti-dell’aglio-ma-quello-forte” con una decina di kg di prodotto concentrato come una stella di neutroni già alla prima cucchiaiata vengono azzerati olfatto e gusto, mentre la vista e l’udito se ne vanno alla seconda…
Dato che voglio cercare di perdere anche il tatto provo la terza cucchiaiata, ma il corpo si ribella a tutto questo e in automatico il piatto finisce a lato della tavola…
Un “too tasty!!!” pronunciato ridendo alla preoccupatissima cameriera fa in modo che le zuppe vengano per sempre tolte alla nostra vista!

Il resto della cena procede bene, sempre con l’incognita di avere ordinato altra roba immangiabile, ma un efficace gioco di squadra tra me e Hachiko permette lo scambio di piatti e ingredienti in modo da poter consumare senza problemi tutte le pietanze!

Una passeggiata lungo le strade buie della cittadina, con l’unica compagnia di un gatto particolarmente affettuoso e una visita al distributore-bar-supermercato di 1 metro quadro che sembra essere l’unica cosa aperta nel raggio di km, conclude degnamente questa giornata.

Domenica mattina ancora un assalto ai tavoli del ristorante per la colazione: a fettine (per dare meno nell’occhio!) asporto circa mezzo kg di ottima torta e mi strafogo di tutto quello di commestibile trovo in giro… la giornata è lunga e chissà se e dove mangeremo!

Il programma della giornata prevede il rientro in Italia dal Brennero ma visto che è per strada perché non visitare il Kristallwelten, museo-parco-luogo di ritrovo assolutamente straordinario a Wattens, sede della Swarowski.
Dopo aver lasciato caschi e altro negli armadietti paghiamo gli 8 euro dell’ingresso al museo e ci immergiamo in un trip fenomenale!
Dopo la sala d’ingresso (che già con un cristallo lavorato da 300.000 e passa carati ti dà la prima botta del giro)



ecco le attrazioni che ti fanno strippare: prima un filmato 3d con led e immagini caleidoscopiche e poi una cupola con 590 specchi e giochi di luce che un litro di LSD ti fa sicuramente meno effetto allucinogeno!

Poi si torna verso la normalità, ma entrare nella Eno Room è da taglio dell’arteria femorale: provare per credere! Alcune cose sono poi molto particolari: nelle foto vedrete qualcosa, ma complice l’illuminazione particolare e il fatto che cambiano a seconda dei punti di vista, non si possono apprezzare appieno…

Usciamo (non senza aver preso un ricordino Swarowski original!) un po’ sul rinco andante, recuperiamo la nostra roba e via verso il Brennero.
Una sosta biscotti+succo poco dopo il trampolino del salto con gli sci di Innsbruck è quello che ci vuole per poter poi salire spediti lungo la statale con l’incombente presenza dell’autostrada sopraelevata…
Arrivati al confine scopriamo che 10 cm dopo è in costruzione un super-mega-outlet lungo qualche centinaio di metri!!! Incredibile!!!

Scendiamo veloci verso Vipiteno e sulla cartina (cartacea) mi "lampeggia" un bel "Passo Pennes 2211 mt"...
Guardo l'orologio ed è l'una passata, poi penso "chi ca22o vuoi che ci sia per strada a quest'ora?"
Chiedo alla zavorrina se ha fame e lei mi risponde "magari un panino, ma non subito, anche tra mezz'oretta..."
Allora parte un 2a-3a-4a-5a e mi infilo su per le curve che salgono al passo a velocità warp, dopo un misto stretto la strada si stempera in curvoni larghi e ben asfaltati, arriviamo su che ci sono 15 gradi e 4 moto nel parcheggio.



Subito nel rifugio-ristorante e per me un tris (per Hachiko un bis) di canederli D-E-L-I-Z-I-O-S-I e un pezzone di Sachertorte da urlo!

Vicino a noi era seduta una coppia: mamma e figlia, austriache.
La signora (50enne) aveva un transalp baulettato e la figlia (25-28 anni) un bel... ktm 690 nuovo di pacca!!! SBAV!!! Cavoli che invidia!!!

P.S. se fossi stato single l'avrei corteggiata senza ritegno, solo per scroccare un giretto sul 690, però!

Una foto al matto con il trattore che sale portandosi dietro la casetta con dentro la moglie è d’obbligo ma è ora di muoversi…



In un soffio passa sotto le ruote tutta la Val Sarentina, solo alla fine ennesima deviazione per la ripidissima salita a Auna di Sopra e Renon per vedere le “Piramidi”: un po’ di foto e di nuovo in sella.
Mi fermo solo per una foto ad un gruppetto di simpaticissimi lama, da cui mi tengo però a debita distanza!



Il resto è statale veloce sotto le ruote passando per Trento con una veloce sosta per un cappuccino sgranchisci-sedere a Pergine Valsugana e poi tirata finale fino a casa, passando lungo campi allagati e fossi traboccanti d’acqua…
All’arrivo a casa scopriremo che qui in Veneto sono stati un sabato e una domenica di diluvi e trombe d’aria, mentre al di là delle montagne solo qualche nube disturbava il nostro viaggio….

Anche stavolta ci è andata di lusso!!!
__________________
Paro (Denis)
Yamaha TDM900 '02 "Higan" 80k km ...on the road, again!
Paro non è in linea   Rispondi quotando
 


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