Uno dei miei incubi inconfessati...
…ha preso forma ieri, sull’autostrada Milano Genova all’altezza dell’autogrill di Ronco Scrivia, ma era peggio di come me lo fossi immaginato. Un grosso oggetto di ferro in mezzo alla carreggiata, sulla linea tratteggiata di divisione fra le due corsie. Io però mi ero sempre immaginato, con un certo terrore, di trovarmi davanti in un curvone veloce l’oggetto metallico più “probabile” che si possa trovare su un’autostrada, un pezzo di tubo di scarico. Questo invece era una struttura complessa formata da pezzi di angolare saldati assieme, ad angolo retto fra loro, forse un pezzo di scaffale, cosicchè un pezzo di angolare della dimensione approssimativa di 40 cm rimaneva in verticale sulla strada. Un gingillo in grado di squarciare la gomma di un camion, di perforare le lamiere di una macchina, e non voglio immaginare cosa potrebbe fare prendendolo con una moto.
Per gradire, poco dopo mi capita di vedere per aria davanti a me una nuvola di punti scuri, come se qualcuno avesse lanciato in aria una manciata di pietrisco. Una frazione di secondo dopo sento una mitragliata nel casco come fossero, appunto, pietre. Erano grossi insetti, non meglio identificati, che mi si sono spiaccicati sulla visiera riducendo anche notevolmente la visibilità. Non oso immaginare se avessi avuto la visiera aperta
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