Domandina veloce: se nel corso di un giro "piemontese" mi dovessi trovare, per errore, in territorio francese, cosa rischierei? Verrei sodomizzato dai Francesi?
Ad esempio, percorrendo la valle Stura in direzione Vinadio (colle della Maddalena/Larche, aperto tutto l'anno) ci si trova in Francia quasi senza accorgersene. Non c'è frontiera, nessun controllo… niente di niente!
In caso di fermata da parte dei Gendarmi o, peggio ancora, di incidente, cosa si rischia?
Il rientro avverrebbe, ad esempio, da Monginevro dove è in funzione la frontiera francese. Anche qui, beccando una targa italiana in uscita, cosa possono fare?
La violazione riguarderebbe unicamente le norme francesi, visto che in Italia non ci sono frontiere e/o controlli di alcun tipo e, nel caso di fermata da parte dei nostri agenti, mi troverei già in Piemonte.
Precisazione: è solo un'IPOTESI (nessuna intenzione di violare le leggi e, peggio ancora, di pagare pesanti sanzioni) scaturita dai tanti giorni di clausura e dal desiderio di percorrere i colli alpini francesi.


La tentazione di fare un giro oltralpe sui colli francesi è forte, specialmente adesso che iniziano ad aprire…
PS: spero nell'apertura dei confini il 3 giugno p.v. ma temo che dovremo aspettare ancora po'...