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Quelli che amano guardare il Panorama In questo forum si parla di MOTOTURISMO è dedicato a chi ama viaggiare e macinare km su km per visitare il mondo |
31-12-2011, 11:52
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#1
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Mukkista in erba
Registrato dal: 14 Sep 2007
ubicazione: Cesena
Messaggi: 480
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Islanda 2012 Agosto zavorrato
Stiamo seriamente penando di partire per questo viaggio,
noi siamo in due con GS 1200 ADV, ho letto tutto il report di Brontolo (complimenti a lui e moglie)la  sale moltissimo a sentire certi racconti e vedere certe foto. MACCHEVVELODICOAFFA'
Qualcun altro è in giro verso le prime tre settimane di agosto in Islanda?
Vorrei avere qualche consiglio sull'intinerario da compiere (passando dai posti che più meritano) Cerco di fare un viaggio in to the wild quindi parto con l'idea di non farmi spaventare troppo da sterri e guadi (anche se questi ultimi da carico mi indispongono di più  )
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Nel mio DNA ci devono essere dei tasselli e del fango
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31-12-2011, 18:02
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#2
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Mukkista doc
Registrato dal: 10 Jun 2008
ubicazione: san severino m.
Messaggi: 1.983
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agosto nein, giugno no eh ?
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....andatura turistica...ndè piano ch'è pericoloso
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31-12-2011, 20:25
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#3
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ktm 990 TDI
Registrato dal: 19 Mar 2003
ubicazione: Modena
Messaggi: 38.420
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Io i guadi li ho fatti sia da carico (quelli sulla pista Landmannalaugar, imperdibile) sia da scarico, quelli per andare all'Askja! Ovviamente mia moglie ha attraversato a piedi.
Io sono stato fortunato, non ho mai trovato un tempo di merda cosa che può far cambiare di molto le condizioni. Il più difficile per me: uno dei 4 o 5 che ci sono per andare all'Askja, fatto 2 volte, a/r, non per il livello di acqua, ma per la corrente! Il mio consiglio è: prima di buttarsi, esplorare il guado, andandoci dentro coi piedoni, per sentire il fondo e la corrente, magari aspettare un po' per vedere passare qualche altro mezzo, moto o auto o jeeppone in modo da rendersi conto un po' di come è la mossa!
Tutto sommato, col senno di poi, ripensandoci, ho avuto più difficoltà sulla sabbia che ho trovato, non tantissima, che nei guadi, ma credo vada a culo!
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Quel poco che so dell'andare in moto me l'ha insegnato Stefano Sacchini, che non mi paga! IMBECILLE.
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01-01-2012, 19:18
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#4
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Mukkista in erba
Registrato dal: 18 Oct 2008
ubicazione: provincia Torino
Messaggi: 378
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Ci sto pensando... se convico l'altra metà!!!
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ex R1150GS ora R 1200 GS ADV + KLX 650R
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02-01-2012, 08:14
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#5
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Mukkista in erba
Registrato dal: 14 Sep 2007
ubicazione: Cesena
Messaggi: 480
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Bene, allora speriamo in un po' di fortuna, mi pare di capire che tu Brontolo sei riuscito senza mai farla cadere in acqua, bastano un po' di prudenza, occhio esperienza e fortuna.
Come si dice volgarmente da noi oc e bus de cul
In agosto le ore di luce mi pare di capire siano molte, qualcuno mi sa dire come funziona la luce solare in quel periodo?
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Nel mio DNA ci devono essere dei tasselli e del fango
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02-01-2012, 09:45
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#6
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Mukkista doc
Registrato dal: 13 Oct 2010
ubicazione: L'Isola che non c'è
Messaggi: 5.169
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Occhio che guadare con un GS o un Ktm son due mondi diversi.
Io l'ho fatta col 1150 Adv con borse ed i guadi non sono proprio tutti una passeggiata: la pista del Landmannalaugar ha per lo più guadi corti e con fondo abbastanza "solido" ma quella dell'Askja ha guadi lunghi e con parecchia corrente. Un paio di guadi sulla F337 bassi e senza corrente son stati i più fetenti per me: sassi grossi scivolosi come il sapone e mi son appoggiato due volte nello stesso guado ( colpa mia, erano da fare con un filo di gas ). A rialzare l'elefante da solo in mezzo all'acqua e senza un appoggio a terra solido, son stati un po' di mazzi!
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VÃ* dove ti porta il pieno.....magari anche più lontano, considerando il mio pieno.
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02-01-2012, 18:05
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#7
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ktm 990 TDI
Registrato dal: 19 Mar 2003
ubicazione: Modena
Messaggi: 38.420
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Se uno fa la pista Landmannalaugar la moto la bagna un 25 volte circa! Ovvio che non tutti i guadi sono guadi nel vero senso della parola! Ma 5 0 6 lo sono e in un paio c'è molta acqua e in uno il fondo non è simpatico!
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Quel poco che so dell'andare in moto me l'ha insegnato Stefano Sacchini, che non mi paga! IMBECILLE.
Ultima modifica di brontolo; 02-01-2012 a 18:09
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03-01-2012, 10:52
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#8
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Pivello Mukkista
Registrato dal: 06 Jun 2011
ubicazione: Natura & Passione
Messaggi: 230
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La Landmannalaugar, come dice Brontolo è imperdibile e i guadi sono tanti, il consiglio è farla la mattina, quando il freddo della notte, riduce la portata d’acqua e la corrente. In più, il fatto di avere la moto carica come un mulo, complica un po’ le cose.
In ogni caso, come spiega Karim, non sono mai una passeggiata. Contrariamente a quanto si possa pensare, trovandosi in un paese dalla natura incontaminata, l’acqua non è limpida e trasparente poiché trasporta fuliggine e polvere lavica, spesso è impossibile vedere il fondale anche attraverso pochi centimetri.
Impuntarsi contro sassi scivolosi e pietre di grandi dimensioni, come è successo a me, è da mettere in conto.
Ecco comunque un paio di clip che valgono più di tante parole..
http://www.youtube.com/watch?v=c7JBQ...uVNx1A&lf=plcp
http://www.youtube.com/watch?v=_ICN5...eature=related
Aggiungo anche una breve descrizione tratta da:
ICELAND – Storia di un viaggio in un altro mondo –
diario di viaggio di McMarco, mio compagno di avventure attraverso questa terra indimenticabile.
Ancora una vallata da attraversare ed ancora un fiume a sbarrarci la strada, mi butto dentro senza pensarci troppo e rischio di perdere l‟equilibrio a causa dei sassi sul fondo, riesco comunque a venirne fuori e controllo Enrico nello specchietto, lo vedo mettere giù i piedi e perdere l‟equilibrio, la moto si posa sul fianco sinistro a favore di corrente e lui la segue, immediatamente spengo il motore e metto il cavalletto per andare ad aiutarlo ma incredibilmente aveva già rialzato la moto. Non so come abbia fatto a tirarla su controcorrente da solo ed in così poco tempo, mi spiegherà poi che l‟adrenalina non gli ha fatto nemmeno sentire il peso della moto. Entro in acqua e arrivo da lui quando ormai aveva già acceso la moto e cominciava a cercare di tirarla fuori mi metto dietro e un po di motore un po a braccia la tiriamo fuori dal fiume. Il caso ha voluto che poco prima Enrico si fosse levato i copriscarpe e che quello fosse l‟ultimo fiume da attraversare, evidentemente era destino, lo riprendo a tradimento mentre svuota gli stivali dall‟acqua e strizza i calzini e ci rimettiamo in marcia con il sorriso nonostante la piccola disavventura, è incredibile come l‟Islanda ti lasci sempre di buon umore in ogni situazione.
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03-01-2012, 11:58
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#9
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Mukkista doc
Registrato dal: 19 Oct 2009
ubicazione: Roma
Messaggi: 1.406
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Ma non ci sono già più posti sul traghetto per il ritorno del 23 agosto?
Solo cuccette....
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KTM 1290 Superadventure S '17
EX BMW R 1200 GS Adventure '09
EX KTM 690 Enduro R '13
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03-01-2012, 16:30
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#10
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Mukkista doc
Registrato dal: 13 Oct 2010
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Che bella quella pista: la più bella di tutte, secondo me!
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04-01-2012, 00:55
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#11
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Mukkista in erba
Registrato dal: 14 Sep 2007
ubicazione: Cesena
Messaggi: 480
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Ma sono indeciso se andare con l'africa Twin che sto preparando ora con steli rovesciati sachs mono posteriore sachs, carena carbonkevlar o andare sempre e comunque con il mio fedele gs 1200 ADV, essendo zavorrato la seconda e di certo più comoda. Ma la prima credo che sia molto meglio per l'off.
Grazie a tutti dei consigli
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Nel mio DNA ci devono essere dei tasselli e del fango
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04-01-2012, 07:59
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#12
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Mukkista doc
Registrato dal: 13 Oct 2010
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Fossi in te ci andrei con l'Africa: quando sei là te la godi molto di più
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04-01-2012, 14:04
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#13
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Pivello Mukkista
Registrato dal: 30 May 2011
ubicazione: Lussemburgo
Messaggi: 107
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Confermo quanto detto sopra per i guadi.
La F208 oltre ai guadi presenta sabbia, noi siamo stati fortunati xche aveva piovuto da poco e abbiamo trovato fondo compatto ma la sabbia da carico per me e' stata un problema maggiore dei guadi, sulla F910 mi sono steso due volte e una volta sulla F88.
Sui guadi mi e' andata sempre bene ma sono stato fortunato e qualche rischio l'ho preso, sulla F88 ho rischiato di far cadere la moto nel bel mezzo del fiume con acqua che copriva tutta l'anteriore, se mi fosse caduta sarebbe stato un problema serio. Ci vuole prudenza, sempre ma anche un po di culo non guasta!
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BMW F800GsINA
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04-01-2012, 18:36
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#14
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Pivello Mukkista
Registrato dal: 06 Jun 2011
ubicazione: Natura & Passione
Messaggi: 230
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Per fare compagnia ai nuovi islandesi mentre finiscono di mettere a punto il loro viaggio, qualche capitolo del mio diario di viaggio “Iceland 2011”..
Giusto per far ballare la
SI PARTE
È la mattina presto di sabato 23 luglio. Giro la chiave. Tutte le spie del cruscotto si accendono e, dopo pochi secondi, spengono. Premo il bottone grigio dell’avviamento e do un colpo di gas più forte del solito, la moto mi risponde: sono pronta, andiamo, dai!
Il serbatoio è pieno fino all’orlo, i bagagli sono sistemati, legati e controllati fin dal venerdì, entro in autostrada, eccitazione e timori si compensano. Il cuore batte al ritmo del bicilindrico. Prima tappa: Ulma, Germania, un centinaio di chilometri dopo il confine austriaco. Ho cominciato a programmare questo viaggio ancor prima di Natale ed ora sono in marcia. Ho un appuntamento alle 07.00 di martedì con il traghetto che, partendo da Hirtshals, estremo nord della Danimarca, mi condurrà in Islanda. Ho appuntamento, ma questo lo saprò solo in seguito, con trenta/quaranta, persone meravigliose, motociclisti, donne e uomini fieri, provenienti da tutta l’Europa continentale, intenzionati, come me, a scoprire l’Islanda. Impazienti di vivere, come me, questa splendida, emozionante, incredibile avventura.
Ho letto molto durante la fase di organizzazione, moltissimo. Ho cercato e raccolto informazioni su ogni aspetto dell’isola, condizioni meteo, temperature, venti, maree, situazione e classificazione delle strade. So quasi tutto sulle ultime eruzioni, inondazioni, glaciazioni. Ho guardato e riguardato video. Ho letto decine e decine di report di viaggiatori. Ho visionato per mesi, tutti i giorni le webcam, puntate sulle strade d’Islanda, che danno in tempo reale: meteo, velocità del vento e temperatura.
Ma tutto questo a ben poco è servito. Nulla, assolutamente nulla, non una parola, non un’immagine, potrà mai descrivere le sensazioni, le emozioni, il phatos, la commozione, che ti assale nel percorrere il territorio di questa terra incredibile. “Reality says more than 1000 pictures” è lo slogan che compare sugli opuscoli dedicati a questa giovane isola di origine vulcanica. E’ la pura e semplice verità. Lo ricordi sempre chi leggerà queste pagine, chi guarderà le immagini e le riprese video. Sono davvero poca cosa, confrontate alla realtà.
Sono in viaggio. Pochi chilometri prima di Mantova comincia a piovere. Temporali e pioggia insistente mi accompagneranno per tutte le tappe di trasferimento, fino alla sera prima dell’imbarco. Alle 6 del pomeriggio sono ad Ulma, mi sembra di aver volato, trovo con facilità l’Etap Hotel che avevo prenotato. Cena, un sms a casa e vado a dormire, il mattino seguente ancor prima delle 7 sono di nuovo in marcia sulle autostrade della Germania. Pioggia e vento si alternano a qualche schiarita. Traffico di turisti domenicali, qualche lavoro in corso e un incidente spezzano di tanto in tanto il ritmo, ma nei tratti esenti da limiti di velocità spingo un po’ di più sull’acceleratore, 150/160 km/h. Come niente fosse, Mercedes, Porsche, Audi e anche una BMW della polizia mi sorpassano alla velocità della luce facendomi sballotare per lo spostamento d’aria. Impressionante.
Arrivo a Flensburg, appena prima del confine con la Danimarca, solito Etap prenotato in precedenza,
ma questa sera non sono solo. Marco, (GS 800) un ragazzo romano che vive e lavora in Lussemburgo arriva un’oretta dopo di me, verso le nove di sera arrivano Pietro (GS 800) ed un amico. Marco e Pietro, mai visti prima, li ho “conosciuti” sul web, gironzolando per forum in cerca di info sul viaggio e ci eravamo dati appuntamento proprio all’Etap di Flensburg. L’amico che accompagna Pietro si chiama Emanuele, viaggia con una Transalp e.. sorpresa delle sorprese: abita e vive ad un chilometro da casa mia. Incredibile.
Partiamo tutti e quattro lunedì mattina con calma, ci restano da percorrere poco meno di 400km, uno scherzo in confronto ai 1800 fatti nei due giorni precedenti. Marco ed io decidiamo di accompagnare Pietro ed Emanuele fino a Aalborg, dove i due hanno prenotato un appuntamento col concessionario bmw locale per montare le gomme tassellate che si sono portati da casa, legate sopra a tutti i bagagli. Arriviamo verso le 11, ma il lavoro non si può fare subito e viene posticipato al pomeriggio. Mangiamo un panino assieme, salutiamo Pietro ed Emanuele poi Marco ed io riprendiamo la marcia, separandoci a nostra volta, lui pernotterà ad Hirtshals, io sono ad Albaek. L’appuntamento è per la mattina seguente al molo per dell’imbarco.
Sono a più di 2000 km da casa, sulla punta più estrema della Danimarca, la luce della sera è già quella chiara e diffusa dei paesi scandinavi, il mare del nord è scuro e pare infinito. L’emozione fa battere il cuore a mille. Il minuscolo paese è affollato di gente, ma si capisce che son tutti lì per l’imbarco, l’indomani le piccole strade torneranno deserte, restituite ai pochi pescatori locali.
Ci siamo. Il viaggio immaginato per mesi e mesi, il viaggio sognato, il viaggio temuto.. il viaggio, quello vero, sta per cominciare..
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04-01-2012, 18:44
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#15
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Mukkista doc
Registrato dal: 10 Jun 2008
ubicazione: san severino m.
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a ridaje Enrico.....sempre grato per la recente chiacchierata

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....andatura turistica...ndè piano ch'è pericoloso
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04-01-2012, 18:45
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#16
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Pivello Mukkista
Registrato dal: 06 Jun 2011
ubicazione: Natura & Passione
Messaggi: 230
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MARTEDI’ 26 LUGLIO
Ci sono moto di tutti i tipi in fila all’imbarco, dal custom Harley con il proprietario in perfetta divisa d’ordinanza: giubbotto con frange di pelle, casco tipo elmetto tedesco, barba incolta e sacchetto di tabacco al collo, fino a moto da cross, talmente acchittate che sembrano appena uscite dal box di preparazione di una prova del campionato del mondo di enduro. Diverse GS 650/800/1150/1200, poi V-Storm, Transalp, qualche coraggiosa stradale, Africa Twin, Honda Dominator, e KTM di tutte le cilindrate. Spiccavano tra tutti, due tedeschi, con tute spaziali nero/arancio ktm, stivali da cross, casco in tinta e ovviamente moto identiche: due K450, serbatoio africano, tassellate con degli artigli che sembrano degli uncini e uno sguardo teutonico che incuteva timore; incrocerò presto di nuovo quegli occhi..
L’uomo con la cerata arancione che era vicino la transenna ci fa un segno alzando il braccio. Le moto salgono per prime, in fila indiana ci infiliamo nella pancia della Norrona..
Oltre alle moto, in attesa, assieme a camper e vetture normali, ci sono moltissime auto fuoristrada, di quelle che si vedono normalmente in giro per le nostre strade, ma soprattutto si notano mezzi da “sbarco sulla luna”, veri e propri camion di grandi dimensioni, tutti 4x4, attrezzati e preparati, evidentemente, per superare qualsiasi ostacolo. Ogni avversità. Fanno davvero impressione.
Quando è il mio turno di parcheggiare la moto, riparto senza accorgermi di avere la ruota posteriore su di un occhiello fisso al ponte che serve per ancorare i mezzi. Mi impunto, il motore si spegne e casco in terra come un salame. Che figura meschina. Cerco di rialzare la moto carica che sembra pesare una tonnellata, non ce la farò mai, penso, mentre tiro o spingo o tutte e due le cose assieme, senza risultato, finchè arriva un omaccione dello staff, solleva la moto come fosse un cinquantino, ma lo fa con tale irruenza e con me ancora aggrappato, che mi ribalto di nuovo, rovesciato dall’altra parte, steso sulla moto. Doppia figura meschina.. mi guardo attorno smarrito e incrocio lo sguardo compassionevole e irriverente della coppia teutonica con i ktm spaziali..
Sono caduto tre volte in tutto questo viaggio, in quasi 7000 km di cui circa 1500 su strade sterrate e piste, vietate al transito veicolare ma consentito alle moto e ai mezzi 4x4, alcune da panico, che a ripensarci mi chiedo io stesso come abbia potuto farcela.. Queste, all’interno del traghetto, sul ponte 4, sono state le prime due.
Con facilità individuo e mi dirigo in cabina, per posare il bagaglio, senza accorgermi che la nave sta già quasi salpando, mi/ci attendono 2 giorni interi di navigazione.
La moto, ancorata agli occhielli maledetti, riposa..
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04-01-2012, 18:57
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#17
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Pivello Mukkista
Registrato dal: 06 Jun 2011
ubicazione: Natura & Passione
Messaggi: 230
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IN NAVIGAZIONE
Ho prenotato una cabina da quattro letti, preferendola, con un sovrapprezzo di meno di 100 euro per tratta, alle cuccette da 6 o 9 letti. Mai denaro fu speso meglio. Marco è in cuccetta da 9, al ponte 2, quello più in basso di tutti, addirittura sotto i ponti di carico che sono il 3 e il 4. Un girone dell’inferno dantesco. Subito sopra i motori della nave, non ci arrivano nemmeno gli ascensori, per scendere le ultime rampe di scale ci vuole il patentino da speleologo. Pietro ed Emanuele, invece fanno i gran signori, cabina da due con finestra, tutta per loro. Hanno potuto sfruttare l’offerta “bikers” della Smyrill Line, la compagnia che fa servizio per l’Islanda, che con meno di 800 euro prevede andata e ritorno per due persone e due moto in cabina riservata.
Assieme a me, in cabina, ci sono due austriaci, davvero poco loquaci che per lo più hanno dormito durante tutta la traversata, e Patric, un ragazzo originario di Bolzano ma che vive a Parigi da sempre. Patric mi ha raccontato la SUA Islanda e il suo innamoramento folle per questa terra. A sentirlo parlare era come se stesse raccontando delle fiabe. E’ al suo quarto viaggio in Islanda e questa volta si sarebbe fermato un mese. Viaggia con un bmw 650, non vestito da moto, ma da trekking, tenda, sacco a pelo e scatolette di cibo nello zaino, il resto nelle borse laterali. Scarponcini da montagna ai piedi. Con la motocicletta arriva fin dove riesce, poi prosegue a piedi. Le sue carte non sono come le mie, stradali, lui gira con carte topografiche dettagliatissime e bussola al collo. L’Islanda lui non la visita, la esplora. Mi ha affascinato. Lui mi ha raccomandato, quando gli ho detto che avevo in programma di fare sia la pista 35 che la 208 di partire presto la mattina, in particolare per la seconda, il rischio sarebbe stato, partendo tardi, di restare bloccato, come capitò a lui in uno dei suoi viaggi precedenti.
Immaginavo due giorni di noia totale, e invece il mare del nord è splendido a tutte le ore, i colori cambiano di continuo, e poi, per quasi tutta la prima giornata di navigazione, il traghetto viaggia a ridosso della costa norvegese e il panorama è comunque vario e piacevole.
La maggior parte dei motociclisti, come anche io ho fatto, una volta a bordo e sistemata, si è cambiata d’abito mimetizzandosi quindi in mezzo agli altri passeggeri, inizialmente tengono duro la coppia spaziale che indossa ancora gli stivali da cross neri e arancione fosforescente, anche se poi si cambieranno pure loro! e altri due che non avevo notato all’imbarco, ma che per tutto il tempo non hanno fatto altro che sfogliare riviste di moto. Se ne devono essere portati una scorta da casa.
Ah.. la coppia coi K, tolti gli stivali, si presenta in sandali francescani e calzini bianchi, il bianco Dash per intenderci, quello che tutte le casalinghe sognano. Sarà peggio ribaltare la moto sul ponte 4, mi chiedo, o andare in giro così conciati ???
Faccio conoscenza con due ragazzi di Torino, K990 Adventure e V-Storm, una coppia con un GS1150 giallo e un’altra coppia di lombardi in viaggio di nozze su di una GS 1200 Adventure. La ragazza è stata spesso con noi a chiacchierare o con l’altra coppia, il neo marito invece, non si è mai visto, ha trascorso due giorni in cabina a vomitare per il mal di mare.
Il pilota del custom, sigaretta arrotolata sempre tra le dita, faceva il gallo con le cameriere del ponte 8, ma credo senza grandi risultati. L’ho incontrato di nuovo due o tre giorni dopo, dalle parti di Varmahlid, fermo al bar di un distributore che parlottava con la cassiera e ricordo di essermi chiesto come mai si trovasse da queste parti uno con quello spirito. Non sarebbe stato meglio andarsene a Riccione o in un qualsiasi altra località della riviera romagnola? Con la sua Harley e il portamento da “very strong man” avrebbe sicuramente avuto più fortuna.
Sul ponte 8, quello con la veranda all’aperto che ospita lo sky bar, una combriccola di non meglio identificati nord europei, ha trascorso tutto il tempo della traversata a bere enormi boccali di birra dentro cui versavano, (mischiandoli alla birra), dosi di liquori imprecisati, acquistati al duty free shop della nave e cantando a squarciagola. Si allontanavano barcollando di tanto in tanto, immaginavamo per andare a vomitare, perché dopo un poco li vedevi ricomparire per ricominciare a bere a cantare e a discutere animatamente, in una lingua incomprensibile.
Sarà stata l’emozione o l’impazienza, sarà stato che tutto era così coinvolgente: il forte vento sul mare aperto, l’orizzonte senza fine, il sole che sbucava inatteso dopo un temporale improvviso e violentissimo, che i due giorni sono filati via in un attimo, e all’alba di giovedì 28, la costa dell’Islanda, ci è apparsa davanti all’improvviso.
foto di M.B.
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04-01-2012, 18:58
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#18
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Mukkista doc
Registrato dal: 13 Oct 2010
ubicazione: L'Isola che non c'è
Messaggi: 5.169
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Se è la coppia di tedeschi con gli Adventure 640, tranquillo: ne han riportata a casa una sola
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VÃ* dove ti porta il pieno.....magari anche più lontano, considerando il mio pieno.
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04-01-2012, 19:02
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#19
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Pivello Mukkista
Registrato dal: 06 Jun 2011
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Messaggi: 230
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Nooo, non ci credo. Racconta..
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04-01-2012, 19:07
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#20
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Mukkista doc
Registrato dal: 13 Oct 2010
ubicazione: L'Isola che non c'è
Messaggi: 5.169
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Erano uomo e donna, sulla 50ina con due k 640 Adventure, borse laterali, attrezzati di tutto punto?
Non so cosa sia successo: li avevo incrociati anche io in giro. Poi, all'imbarco al ritorno lui era a piedi e c'era solo la moto di lei, che sembrava avere dei problemini, perchè l'hanno mezza smontata nel parcheggio dell'hotel a Seydisfjordur.
Dove sia finita l'altra non lo so
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04-01-2012, 19:53
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#21
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Pivello Mukkista
Registrato dal: 06 Jun 2011
ubicazione: Natura & Passione
Messaggi: 230
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Direi che erano proprio loro..
Belli questi episodi che riemergono a distanza di mesi.
Una storia nella storia.
Grazie.
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05-01-2012, 12:42
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#22
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Mukkista in erba
Registrato dal: 14 Sep 2007
ubicazione: Cesena
Messaggi: 480
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Grazie Enrico,
fai sognare chi non c'è mai stato.....
Devo ammettere che qualche preoccupazione viene a sentire i vostri racconti
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05-01-2012, 13:03
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#23
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SUINUX MAXIMUX
Registrato dal: 15 Oct 2003
ubicazione: Magna Romagna!
Messaggi: 19.344
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Vai tranqui e..... buon divertimento ....brontolo
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...Ager
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05-01-2012, 14:25
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#24
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Mukkista doc
Registrato dal: 31 May 2007
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Vespa 50 Special '71
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05-01-2012, 14:44
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#25
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Mukkista doc
Registrato dal: 13 Jul 2009
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Bravo Enrico, un racconto bello e intrigante anche se non ho intenzione di fare l'islanda almeno per ora ti seguo con interesse..
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