Dopo lungo rimuginare, ho concluso che mi ero rotto le balle di ibernarmi i piedi ogni inverno, e mi sono deciso a comprare le tanto desiderate calze riscaldabili Klan. L'occasione si è presentata al Bike Expò di Verona, dove avevano uno stand. Compro le calze e il relativo adattattore BMW, il tutto per la modica cifra di 90 eurI, contro i 105 che mi vengono comunicati come prezzo di listino per i due articoli (90 le calze + 15 per l'adattatore).
Ieri sera avevo deciso di uscire in moto: temperatura intorno a 0°C, adatta per il primo test. Metto le calze, collego tutti i connettori e trovo la collocazione più conveniente per i chilometri di filo in eccesso che mi porto dietro, mi vesto di tutto punto perdendo forse mezz'ora, tiro fuori la moto, chiudo il garage, indosso il casco con relativo sottocasco, metto i guanti, collego il connettore, accendo e a motore già avviato salgo in sella. Finalmente si parte, penso.
Il tempo di scorrere indietro per due metri dopo essere salito e il piede destro inizia già a sentire caldino. Il sinistro no... sarà una sensazione. Aspetto qualche secondo in più e il piede destro è bello riscaldato, mentre al sinistro il calore è zero. Penso a un connettore male infilato: scendo, apro la zip del fondo dei pantaloni, quella dello stivale e arrivo al connettore: sembra a posto. Allora provo a tirare via l'altro e invertire i connettori: ancora nulla. Preso dal giramento di balle, sfilo gli stivali (a 0°!
), le calze Klan, e mi rimetto gli stivali con solo i calzini di seta. Poggio le calze sulla sella (il motore intanto stava già andando arrosto, con partenza di ventola e tutto il resto...), ricollego il tutto e... niente. Una calza non funziona.
Incazzato nero, rimetto la moto in garage e decido di non uscire più. Scrivo alla Klan chiedendo la sostituzione delle calze tramite un loro rivenditore nella mia città. Mi rispondono stamattina che la cosa più veloce è rimandargliele per posta dato che per loro prassi il rivenditore non può fare la sostituzione "al volo" ma dovrebbe mandare su le calze e aspettare che loro le controllino e gli mandino le sostitutive. Telefono, supplico, imploro... niente.
Conclusione: metto le calze in una scatola, vado in posta e faccio un Paccocelere1. Quindici eurI e 10 e passa la paura: lunedi avranno le mie calze e forse per fine settimana avrò le sostitutive. Erano per l'appunto i 15 eurI risparmiati in fiera per rinunciare al supporto diretto di un rivenditore...
Klan
); certo, se mi avessero in qualche modo fatto riavere i 15 eurI di spedizione avrebbero fatto una figura migliore, ma alla mia richiesta mi è stato risposto che comunque anche loro avevano sostenuto spese per rimandarmi giù il pacco con la massima velocità. Ok che io ho chiesto il rimborso solo all'ultimo, ma forse dovevano essere loro a propormelo o accordarmelo di loro iniziativa... no? D'altronde, io vendo elettrodomestici, e se consegno una lavatrice non funzionante in prima accensione la sostituisco al cliente con spese di consegna a carico del negozio. Mi pare logico...
Modalità lineare
