Ieri sera, 21.30, pancia piena e zavorra al seguito, stavo percorrendo ad andatura turistica il Capo Berta, tratto sali-scendi dell’Aurelia tra Imperia e Diano Marina breve ma abbastanza stretto e tortuoso. Palestra di guida per molti, ma luogo di numerosi incidenti tant’è che giorni fa è stato piazzato un autovelox oltre al limite di 50 ed il divieto di sorpasso validi per tutto il tragitto.
In discesa verso Diano stavo per impostare una curva a sx quando mi sono ritrovato all’interno una moto (f800r ??) che mi ha sorpassato. Istintivamente…ho urlato qualcosa

(no, niente parolacce, quelle le tengo per casi limite…)il tipo rallenta, ci affianchiamo ed abbiamo un breve scambio di opinioni... Cerco di spiegargli che la sua manovra avrebbe potuto creare dei problemi, non so se abbia capito, …non ricordo bene cosa mi abbia risposto…comunque ognuno per la sua strada.
Più tardi, passato il momento “caldo”, inizio a pensare , il fatto di essere ad un’incontro con Paolo Giordano (quello de "La solitudine dei numeri primi") mi aiuta molto….



Era il caso di lasciare libero sfogo ai nervi?
Il torto subito (se mai ci fosse stato) era così grave?
Ma ne vale mai veramente la pena di arrabbiarsi per questa cose? A freddo si ridemsiona sempre tutto.
Ma com’è che quando ci si trova alla guida spesso ci si lascia andare a sfuriate?
E le vostre sfuriate?
Vi è mai capitato di ripensarci e dirvi, forse non era il caso…
..il caldo inizia a lasciare il segno sulle menti deboli..



forse ho bisogno di ferie