Tralascio i particolari dell'incidente che nel giugno 2002 mi ha costretto a rottamare un giessino dopo 15 giorni di vita, a causa di un'auto che ha preso contromano una strada a senso unico. Fortunatamente il Fondo di garanzia per le vittime della strada (l'auto non era assicurata) mi ha risarcito, in tempi neanche troppo lunghi, dei danni fisici e materiali.
A seguito di quell'incidente mi era arrivata, nel novembre 2003, una richiesta di rimborso (113€) da parte della Trambus, società del trasporto pubblico di Roma, per interruzione di pubblico servizio. Infatti la strada luogo dell'incidente era rimasta bloccata per circa 50 minuti.
Però già allora la cosa mi era sembrata grottesca: o il conducente del bus non si è preoccupato di segnalare la dinamica dell'incidente di cui io ero vittima e non colpevole, oppure la Trambus ha provato a farsi rimborsare dal colpevole e vista la difficoltà (per non dire l'impossibilità) di farlo ha pensato bene di racimolare come poteva.
Nell'occasione chiamai immediatamente l'ufficio della Trambus cui faceva riferimento la comunicazione per spiegare la cosa e contestualmente il mio avvocato mandò alla stessa Trambus una lettera formale.
Ora, a distanza di un altro anno abbondante, mi arriva la lettera di un avvocato per conto della Trambus in cui si dice che a seguito del mancato riscontro alla precedente comunicazione, ho 7 giorni di tempo per pagare 213€ (spese legali e mora) prima che la cosa venga girata all'Autorità Giudiziaria.
Come avrete capito sono incazzato nero!

Non che io pensi di pagare questi soldi o che tema il tono di questa lettera, e spero bene che il mio avvocato chiarirà la cosa in tempi molto brevi.
Però mi fa veramente incazzare il modo di fare ed il tentativo spudorato della Trambus di rifarsi di una perdita subita ai danni della vittima di un incidente. Sarò un idealista ma mi sembra davvero vergognoso!
Hanno rischiato di ammazzarti? Ah, mi dispiace tanto, però intanto paga l'interruzione del servizio... :x