Primo VERO viaggio autostradale
Salve a tutti,
Vi scrivo di ritorno dall'EuroChocolate di Perugia, partito da e tornato a Roma con la mia R850R.
Strade fatte:
A1 Roma-Firenze fino ad Orte
Superstrada ed E45 fino a Perugia
Nuove sensazioni mi derivano da questo primo viaggio autostradale, non troppo lungo ma di certo valido come esperienza.
Resoconto rapido:
- Come predetto nel forum, Aldo (io) ci prende pian piano la mano, e la sua velocità di crociera si assesta tranquillamente sui 120, con frequenti allunghi (160 massimo toccato comunque). A 120 le vibrazioni sono ancora poche, le turbolenze si sopportano e diminuiscono premendo le gambe contro il serbatoio e stringendo i gomiti.
- Aldo scopre un'emozione di guida tutta nuova imparando a guidare rilassato. Sembra che piu' i muscoli siano sciolti, più la mente elastica, più la moto sarà docile e pronta ad assecoondare i movimenti. Aldo conclude che la moto è uno strumento di meditazione.
- Aldo al ritorno sperimenta la guida ausotradale notturna / traffico bloccato per 10 km / pullman che superano a destra e camper a sinistra contemporaneamente / coda ai caselli / bordello totale, uscendone quasi incolume (vedi sotto).
Cose da sapere:
- La mukka di Aldo ha bevuto na cifra di benzina (circa 11/12 km con un litro)
- Aldo non è ancora riuscito ad alzare la sella, ma le sue gambe non ne hanno sofferto.
- Aldo oltre che a Perugia è passato, al ritorno, dalla splendida cittadina di Todi in cui ha consumato (da Pietro e Silvana) uno squisito piatto di tortellini con panna, salsicica e tartufo. Straconsigliato!
- Aldo in autostrada teme gli altri motociclisti e li lascia sempre passare. Tuttavia, alcune di queste creature sembrano amichevoli.
- Aldo sente la mancanza di una sesta (pure settima) marcia della sua moto, per una guida autostradale più rilassata.
Elenco delle CAPPELLATE fatte:
1) non disponendo ancora né di valige laterali, né di bauletto posteriore, né tantomeno di borsa serbatoio (non disponendo di nulla diciamo) Aldo porta i suoi bagagli in uno zainetto di Decatlhon. Inoltre, sempre a spalla SOPRA lo zainetto, un casco jet (appeso nel portacasco del suo shoei) per la sua zainetta (che è partita con altro mezzo) e che, dopo aver causato grossi danni alla schiena di Aldo appeso lì tutto il tempo ondeggiando e percuotendolo violentemente ad ogni buca, non sarà praticamente mai indossato.
2) Aldo ha fatto cadere a terra il suo casco Shoei X-1000 relic nuovo di zecca, che è rotolato sui sampietrini sfregiandosi. Conseguentemente Aldo, incazzato, ha litigato anche con la ragazza e si è girato Perugia da solo. Poi, si è reso conto di essere l'unico responsabile delle sue malefatte ed è rinsavito, tornando normale.
3) Al casello Aldo incespica cercando biglietto dell'autostrada e bancomat. Nel farlo, usa entrambe le mani e non riesce a fermare la moto con le sole gambe, superando di un metro abbondante la macchinetta. Tuttavia, inarcando la schiena in modo innaturale e yogico, riesce a superare l'infame ostacolo infernale. "ARRIVEDERCI".
4) tornato devastato dall'autostrada (rientro domenicale con tanto di Eurochocolate) Aldo chiude la moto in garage, arriva al cancello e scopre con orrore di aver dimenticato/perso le chiavi chissà dove. Fortunatamente la serata prenderà una buona piega, invitato da un amico a vedere un buon film (Che Guevara da giovane e un amico che girano il Sudamerica in moto).
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CALIFFONE 50 - MBK OVETTO 50 - PIAGGIO LIBERTY 125...
BMW R 850 R - La mia prima SUPERMUKKA :D
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