Il calcio: quello della
Ducati e di Stoner
a:
- Honda
- V. Rossi
- Yamaha
- tutti gli altri
Le balle: quelle dei soggetti di cui ai numeri precedenti, accomunati, oltre che dal calcione imprevisto e fulmineamente ricevuto - con conseguente knockout - dalla comune e comoda scusa che la colpa è tutta e solo de
le gomme.
Basta vedere la classifica finale dei primi 11 classiicati (v. paginone della Gazzetta dello sport del 23.9.2001)
primo: Bridgestone
secondo e il terzo: Michelin
quarto, quinto e sesto: Bridgestone
ottavo e nono: Michelin
decimo e undicesimo: Bridgestone
C'è una prevalenza di Bridgestone, quanto a punti, ma la classifica è equilibrata tra le due marche: segno è che hanno contato di più gli altri due fattori: moto e pilota.
Allora, ammettiamo che le gomme abbiano avuto il loro peso - come è normale, mi sembra - ma i motivi veri per cui hanno pesato, non una loro assoluta, sorprendente e generica superiorità, sono specifici:
- quest'anno con il nuovo regolamento è cessato il privilegio di alcuni piloti di avere la sera prima della gara gomme specificamente studiate per il circuito sul quale si correva il giorno dopo. Era ciò che faceva Michelin con V. Rossi, e forse con qualche altro suo pilota, non Bridgestone. Svantaggiati erano quindi i piloti Michelin che non ricevevano queste gomme, oltre che quelli dotati di Bridgestone (ricordate quando V. Rossi diceva quest'anno che le gomme non gli giravano bene "a sinistra"?)
- Ducati e Bridgestone hanno stipulato un accordo di collaborazione che ha portato a sviluppare le gomme giapponesi con specifico riferimento alle moto Ducati: ottima e lungimirante scelta e decisione.
E' quindi evidente che la scusa delle gomme è utilizzata dai grandi produttori giapponesi per mascherare la loro sconfitta, gli errori e lo scorno e che in tal senso viene in gran parte sollecitato il messaggio del mass media. V. Rossi approfitta di questa circostanza, evitando di prendersela con la Yamaha (per evitare l'indebolimento nella sua posizione verso la Yamaha stessa e il "mercato"), con la sua personalissima Squadra e con se stesso e di riconoscere la pienezza, l'indiscutibilitè e la chiarezza della vittoria di
Ducati e di Stoner!