Sono andato a rileggere quanto scritto da Giacomo Rinaldi:
"L'anello di fermo del flottante si toglie,o meglio,prima si spinge verso il basso,poi con apposito punzone calibrato in acciaio temprato si "sfondano" i punti di crimpatura,avendo cura però di applicare un anello esterno,calibrato pure quello,che non permetta al corpo di gonfiarsi.
Poi si toglie anello e separatore e si procede alla revisione."
E' quindi evidente che LUI non usa l' estrattore nella scatola rossa postata da Birillomx che evidentemente provoca le rigature come in foto.
Infatti la procedura di Rinaldi (rileggere qui sopra quanto scritto da lui in precedente post) non prevede l' afferrare l' anello di fermo e tirarlo verso l' esterno (altrimenti si riga l' interno).
Io capisco dalla descrizione che il tampone in acciaio calibrato e TEMPRATO (perchè appunto deve "tagliare" le punzonature) viene spinto verso il basso per tranciare appunto quelle 4 sporgenze e l' anello esterno che abbraccia il tubo (e non ne permette nessun rigonfiamento) fà si che non possa accadere che il tampone si incastri tra le punzonature ma sia costretto a tagliarle.
L' anello di fermo, di per sè è qualche centesimo più piccolo del diametro interno del tubo e quindi può tranquillamente scorrere al suo interno senza graffiarlo.
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