La MotoGP si appresta a congedarsi dall'Europa con la quattordicesima prova della stagione in programma il prossimo fine settimana al Motorland di Aragon. Sarà questo infatti l'ultimo appuntamento a disputarsi nel vecchio continente prima di affrontare la lunga trasferta asiatica che quest'anno comprende ben quatttro gare. Il consueto trittico di Giappone, Australia e Malesia sarà infatti preceduto dalla tappa thailandese di Buriram, già teatro di una prova del mondiale Superbike ma del tutto inedita per i prototipi. La MotoGP farà ritorno in Europa solo a novembre per la consueta chiusura di Valencia. Lo scorso gran premio di Misano ha ribadito l'attuale superiorità della Ducati ma reso ancora più sicura la posizione di leader di Marc Marquez che con 70 punti di vantaggio e solo sei gare da disputare può dormire sonni relativamente tranquilli.
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IL CIRCUITO
L'impianto sorge in un'area isolata nelle vicinanze di Alcaniz ed è di recente costruzione, è stato infatti inaugurato solo nel 2010 ed è il quarto dei circuiti spagnoli presenti in calendario insieme a jerez, Barcellona e Valenzia. La pista è lunga 5078 metri, si percorre in senso antiorario e comprende 17 curve, 10 a sinistra e sette a destra e due rettilinei di cui uno, quello opposto al rettifilo dei box, misura quasi un chilometro.
Il tracciato è molto tecnico ed impegnativo un pò per tutti i comparti della meccanica, dai freni alla ciclistica al motore ed è anche decisamente critico per le gomme, sia per l'elevata abrasività dell'asfalto che per la possibile presenza di sabbia proveniente dalle colline circostanti.
Transitati sul rettilineo dei box i piloti affrontano la staccata della curva 1, una piega a sinistra a 90 gradi in cui si porta la frenata fino al punto di corda sacrificando qualcosa in ingresso per sfruttare al massimo l'uscita e percorrere in piena accelerazione la curva 2, una destra non troppo impegnativa che porta alla lunga sezione mista del tracciato. Le curve dalla 3 alla 15 comportano un'alternanza di cambi di direzione, tratti in percorrenza, brevi accelerazioni e successive staccate ed ingressi con i freni in mano. All'uscita dalla 15, una svolta a sinistra a 90 gradi, i piloti si lanciano sul lunghissimo rettilineo opposto a quello dei box scaricando piena potenza fino a raggiungere la velocità massima superiore ai 340 orari. Si arriva così alla violenta staccata della curva 16, una sinistra da percorrere a circa 150 orari e da raccordare alla successiva curva 17, altra svolta sinistra che riporta sul rettilineo di arrivo.
DUCATI E MARQUEZ, SOLITI FAVORITI
Viste le caratteristiche della pista, facile indicare nelle Ducati ed in Marquez i soliti naturali facoriti. Il lunghissimo rettilineo, le numerose ripartenze da bassa velocità e le staccate da portare fino a centro curva sono ideali per esaltare le qualità delle rosse bolognesi mentre Marquez ha dalla sua il lunghissimo tratto misto ideale per esaltare le sue doti di guida e la grande maneggevolezza della Honda. Da non dimenticare poi l'andamento sinistrorso del tracciato, altra caratteristica particolarmente gradita al 'cabroncito'.
Ormai quasi ad ogni appuntamento si parla di gara sulla carta difficile per le Yamaha ma qui non se ne può fare a meno, andamento del tracciato, temperature e grande abrasività dell'asfalto non sono propriamente toccasana per i mali oscuri delle M1 reduci dalla pessima prestazione di Misano.
NEL 2017 DOMINIO DI MARQUEZ E PODIO PER LORENZO
Lo scorso anno la vittoria andò a Marc ,Marquez che dominò la gara davanti al compagno di squadra Dani Pedrosa. Terzo chiuse Jorge Lorenzo, a podio con la Ducati nel primo, tribolato anno di rapporto con la moto di Borgo Panigale. Le Yamaha limitarono i danni con Vinales quarto e Rossi quinto mentre Andrea Dovizioso, mai troppo in sintonia con questa pista, finì settimo. Quest'anno tuttavia tanto la Ducati quanto Dovi hanno dimostrato di poter essere competitivi anche su tracciati in passato poco graditi, dunque il forlivese è a pieno titolo uno dei candidati al podio insieme al compagno di squadra.
PONSSON APPIEDATO, NON E' SPAGNOLO
Già finita l'avventura Motogp per il simpatico ragazzo francese che calato nella fossa dei leoni a Misano ha comunque svolto il suo compito in punta di piedi e senza combinare guai. Stando alle dichiarazioni dello stesso pilota, Dorna ha imposto per Aragon un pilota spagnolo e sarà dunque Jordi Torres a debuttare in gara come sostituto di Tito Rabat. Nulla da eccepire circa il curriculum ben più solido di Torres, ma resta il fatto che, sempre stando alle dichiarazioni di Ponsson, al pilota francese era stato fatto firmare dal Team Avintia Ducati un contratto per correre quattro gran premi.
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ORARI TV
Le gare di Aragon saranno trasmesse in diretta da Sky ed in differita da TV8 con i seguenti orari
PROGRAMMAZIONE SKY
VENERDÌ 21 SETTEMBRE
Ore 9: prove libere 1 Moto3
Ore 9.55: prove libere 1 MotoGP
Ore 10.55: prove libere 1 Moto2
Ore 13.10: prove libere 2 Moto3
Ore 14.05: prove libere 2 MotoGP
Ore 15.05: prove libere 2 Moto2
SABATO 22 SETTEMBRE
Ore 9: prove libere 3 Moto3
Ore 9.55: prove libere 3 MotoGP
Ore 10.55: prove libere 3 Moto2
Ore 12.35: qualifiche Moto3
Ore 13.30: prove libere 4 MotoGP
Ore 14.10: qualifiche MotoGP
Ore 14.50: Paddock Live
Ore 15.05: qualifiche Moto2
DOMENICA 23 SETTEMBRE
Ore 8.40: warm up Moto3, Moto2 e MotoGP
Ore 11: gara Moto3
Ore 12.20: gara Moto2
Ore 14: gara MotoGP
PROGRAMMAZIONE TV8
Sabato 22 SETTEMBRE
19:45 Sintesi qualifiche
Domenica 23 SETTEMBRE
18:00 Gara Moto3
19:30 Gara Moto2
21:00 Gara MotoGP