Di seguito elenco le modifiche fatte, parto da davanti e scorro la moto dalla ruota davanti fino alla targa:
parafango anteriore in alluminio;
forcella revisionata con molle progressive (come già scritto lavoro svolto dalla ORAM) ed aggiunta di ponte anti svirgolo della Tarozzi, soffietti in gomma sugli steli forcella;
frecce piccole (omologate) davanti e dietro;
manubrio Renthal ultra low e nuove manopole magura;
supporti faro della Tomaselli al posto dei foderi forcella originali;
specchietti retrovisori più piccoli e neri;
trombe originali via e clacson after market più piccolo;
serbatoio riverniciato (Color Service), tappo serbatoio Monza. Il serbatoio non è quello originale della moto, ma un altro, il suo è stato imballato e messo via. Ovviamente Color Service ha fatto anche i parafanghi, i filetti ed il telaio posteriore;
batteria piccola trasferita sotto alla sella in scatola di acciaio inox chiusa e fissata al telaio, cavalletto centrale rimosso perché proprio non riuscivo a farcelo stare. Altri hanno messo la batteria meno protetta e ce l’hanno fatta a farci stare il cavalletto, io ho optato per proteggere la batteria ed averla chiusa in una scatola;
telaio posteriore after market (con la curva dentro per movimentarlo, come quello della CRD, ma meno caro, più spazioso per due ed imbullonato al telaio principale come quello originale). Ci abbiamo lavorato parecchio aggiungendo i traversini per fissarci il parafango posteriore;
sella fatta da me: abbiamo dovuto termo formare la base per farla aderire al telaio con la curva, sono impazzito per trovare il materiale giusto per farla, e la forma l’ho cambiata in corso d’opera (ci ho aperto anche un post per condividere le lavorazioni fatte). Faccio notare il filetto bianco che riprende la curva del telaio. La sella è la cosa che di tutta la moto mi piace di più, perché l’ho voluta proprio così (l’avrei voluta più piccola a dire il vero, ma Federica poi chi la sente). Faccio notare anche l’adesivo BMW, idea presa guardando il video di una BMW in Thailandia. La cosa di cui vado più fiero rimane comunque quel filetto bianco lì …. Sella ricoperta da Lanzi a Milano;
leva cambio di una RS (il bilanciere originale è stato messo via);
terminali megaton silenziati con DB killer ed un kg di lana di roccia. Ancora fanno un po’ di casino, ma sono stati adeguatamente civilizzati;
parafango posteriore in acciaio (in alluminio non l’ho trovato) accorciato. Dentro ha un rinforzo in acciaio per tutta la sua lunghezza che consente di attaccare la targa senza indebolire la struttura (lì dietro le vibrazioni ci arrivano);
ammortizzatori posteriori della Yess (anche di questi ho parlato in un therad): sono molto belli, costano il giusto, sono regolabili in altezza e vanno bene;
faro posteriore Texas after market;
il porta targa è il suo, ci ho rimesso la gemma per essere in regola con la legge.
Da fare, lo ripeto, la strumentazione che adesso è un po’ un pugno in un occhio. Ho già un tachimetro rigorosamente meccanico comprato in Spagna che ha due vantaggi: 1) è fatto apposta per le BMW 2V degli anni 70/80, e quindi segna giusto e si monta plug in (Carlos di Boxer Clasicas me l’ha venduto così, spero sia vero); 2) contiene già 3 delle 6/7 spie che devo riposizionare. Il lavoro delle spie non è banale, soprattutto perché quella della batteria non può essere un led, ma ci vuole una cara vecchia resistenza per caricare l’alternatore, quindi l’ho rimandato all’inverno e ad un professionista che devo ancora trovare. Però vi assicuro che, con la strumentazione minimal, la moto ci guadagna parecchio perché ho già preparato i supporti per lo strumento ed ho fatto delle prove fotografiche.
Come potete vedere la moto è venuta leggermente inclinata in avanti, la cosa da un’ulteriore allure di dinamicità all’insieme, ma non deriva dallo sfilamento della forcella anteriore che non ho voluto modificare, bensì dal fatto che gli ammortizzatori posteriori sono più alti degli originali, ed anche di tanto, ma il fatto che il telaio posteriore abbia uno sbalzo ha, per fortuna, ridotto la cosa. Risultato: la moto è comunque leggermente più alta dietro che davanti, ed i filetti del serbatoio, che idealmente si ricollegano al piano sella, enfatizzano esteticamente la cosa.
L’amico alovesongfor con cui abbiamo recentemente discusso di design di cafe racer ha quindi già capito che parlo della “base line” che non mi è venuta male. Credo di aver rispettato anche i concetti di cut off (quello davanti, perché dietro fisicamente, e legalmente, è impossibile), di altezza limite (ad eccezione di specchi, che però ci vogliono, e di strumentazione, che modificherò), con la “bone line” ci siamo, più o meno, anche col volume centrale, il peso visivo, la distanza forcelle e gli angoli primari e secondari. Con lo swoop no, perché non avendo un codino la cosa sulla mia moto non è presente.
Più sotto un bel link dove si spiegano i concetti di design motociclistico di cui ho appena parlato per chi non li conoscesse, ma volesse approfondire:
http://www.specialmachines.it/come-p...re-cafe-racer/
Forse il faro si potrebbe abbassare un po’, ma lo deciderò solo dopo aver fatto il lavoro alla strumentazione.
Tecnicamente mi piacerebbe, come ho già detto, cambiare la pompa freno e metterci una Brembo delle serie R successive, in Spagna ce n’è già una che mi aspetta, ma aspetterà ancora un po’ …
Credo di aver detto tutto su quello che ho fatto.
Doverosi ringraziamenti per gli scambi avuti qui sul forum vanno a:
R90S fonte inesauribile di info e consigli, anche se tra i capi dei talebani, e come tale “non amanti” delle special …
Rasu, come R90S, ma vale per tutti quelli della stanza obso che MAI mi hanno negato un consiglio, anche se religiosamente contrari al mio progetto
Aspes che mi ha dato consigli pre e post acquisto e che ho usato come fonte di ispirazione (Aspes non vendere la tua R100!)
Tremendik che ha fatto una special pure lui, e che ha risposto alle mie tante domande
Tribolo e Micciombo, che hanno visto in anteprima le foto della moto, e che mi hanno spinto a pubblicare il post perché io ero quasi deciso a non farlo (perché del mio lavoro sono orgoglioso e geloso)
Mi scuso se ho dimenticato qualcuno, ma comunque ringrazio tutti quelli che hanno risposto in questi mesi alle mie domande.
Budget: la moto ad oggi è costata, compreso il costo di acquisto iniziale, 8.450€ tondi tondi, ho sforato il mio budget di 2.595€, in parte perché non ho venduto nulla delle parti originali, ed anzi ho dovuto comprare un secondo serbatoio, in parte perché originariamente non erano previsti gli ammortizzatori posteriori nuovi, né la revisione della forcella. Ma cammin facendo ti rendi conto che certe cose le devi fare.
La moto come va? Va bene direi, il motore è vigoroso e spinge bene, qualche kg lo ha perso con i lavori fatti (pensate solo a batteria e cavalletto), e gli scarichi sono comunque più liberi. La ciclistica è duretta, ma sicuramente più sincera di prima. Freni, quali freni? Battute a parte gli ATE hanno pastiglie nuove, però fanno quello che possono, ma tutti i boxeristi classici sanno che non sono le pinze, ma la pompa sotto al serbatoio, la fonte dei problemi. Cambio, beh quello non è mai stato il forte di queste moto, la mia non fa eccezione. La frizione è oggettivamente un po’ dura, credo che comprerò il cavo nuovo autolubrificante in teflon che vende Motobins in UK a breve.
Concludo: sono stracontento, super soddisfatto ed orgoglioso.
Lo rifarei? No, perché non potrei più metterci tutto il tempo che ci ho investito, ho stimato circa 300 ore di lavoro tra me e mio padre, come detto nella vita faccio altro per campare e nel tempo libero pure mi piace fare altro, oltre a lavorare sulle moto.
È stata una bellissima avventura. Non è finita, perché ci sono ancora cose da fare, ed una vecchia signora richiede anche un po’ di attenzioni, ma il grosso è fatto. Ora la moto va usata e goduta.
Grazie a tutti.
A presto sul forum per parlare di tutto e di più.
Raffaello