Visualizza un messaggio singolo
Vecchio 03-09-2018, 11:06   #24
pieroesilvia
Mukkista in erba
 
Registrato dal: 29 Jan 2010
ubicazione: pisa
Messaggi: 364
predefinito

Di buon mattino riprendiamo la D804 e a Souinac la D43 fino a Lacaye sulla D247 e infine alla nostra prima meta che risponde alla località di ROCAMANDOUR sulla D32. E' un villaggio arroccato sulla parete di una montagna, costruito a ridosso della parete e guardando le possenti costruzioni nella roccia ci si chiede per forza come abbiano potuto, con i mezzi dell epoca, potuto costruire palazzi chiese e fortificazioni cosi ardite. E' famosissima non solo per la bellezza in se ma perchè fin dai tempi del medioevo è stato un luogo di continui pellegrinaggi. Ovviamente come succede oramai per ogni attrazione di massa, le vie e i percorsi sono costellati di vari negozietti per turisti e innumerevoli ristorantini che levano un po' di fascino a quello che realmente doveva apparire ma è cosi dappertutto... se pensiamo alla nostra bellissima ASSISI o a SAN GEMIGNANO non è che possiamo poi storcere il naso più di tanto. Comunque la visita puo' partire dal basso per poi salire verso il castello o al contrario dallo stesso e discendere fino ai piedi del villaggio.


Purtroppo comepotete osservare dalle foto il tempo non era dei migliori e il cielo coperto non ha messo in risalto i colori che le pietre usate per la costruzione del villaggio risultavano un po' "smorte" ma Rocamandour merita di essere visitato, specie se si è cattolici osservanti o semplicemente credenti.


Terminata la visita ci siamo diretti sulla D673 verso le grotte di Pedirac deviando poi per l ultimo tratto sulla D90. Come tutti gli altri percorsi effettuati, anche qui la strada attraversa dolci campagne e piccole colline che catturano lo sguardo per la bellezza che il paesaggio offre fra antiche dimore fortificate, piccolissimi villaggi e una vita rurale "antica" che purtroppo in Italia è ormai difficile da trovare. Lungo il percorso ci siamo soffermati a fotografare alcune piccole chiese sperdute nel bel mezzo del nulla risalenti al XI o XII secolo e come ho descritto prima a castelli o palazzi fortificati che si innalzavano sulle alure degli speroni rocciosi o delle colline. In moto posso assicurarvi che è un continuo fermarsi sul ciglio della strada per ammirare e fotografare queste meraviglie. Purtroppo molti sono i posti da vedere e il tempo a disposizione non ci ha permesso di esplorare come avremmo voluto ogni singolo sito. Arrivati alle grotte di PEDIRAC ci siamo preparati per la discesa. Circa mille anni fa la volta della cava è crollata creando una voragine di ben 103 metri e permettendo ai primi esploratori di scoprie un intricato sistema di caverne con enormi stalattiti e formazioni calcaree che sono visitabili con delle barche percorrendo il fiume sotterraneo. La visita va fatta con una felpa a portata di mano perchè la temperatura è ben diversa da quella della superfice. Si scende con un ascensore fino a una 50ina di metri poi si prosegue a piedi per un altra 50 ina di metri fino ad arrivare al fiume dove si sale a bordo di barche apposite in gruppi di 6/8 persone. Si naviga al buio con poche luci accese per far apprezzare meglio la spettacolarità delle formazioni calcaree che nei millenni si sono create e vi assicuro che ne vale la pena.





Usciti dalla visita siamo tornati verso Sarlat allungando il tragitto volontariamente per godere ancora dei paesaggi che la regione offre e percorrendo prima la D20, la D11, D70 , D15, D803, a D804,D703 e infine la D61 fino al castello di FENELON splendido castello circondato da mura che purtroppo troviamo chiuso per fine orario visite. Mentre visitiamo il castello solo all esterno e godendo del fatto che il sole, nonostante fossero quasi le 20.00, fosse ancora ben alto nel cielo che era diventato limpido, notiamo un piccolo cartello che indica una stradina semisterrata ai fianchi del maniero e che conduce ad un allevamento di prodotti tipici della zona ( pate' de fois gras,salumi ecc ecc) e decidiamo di andare a vederlo per comperare qualche prodotto tipico e vedere un allevamento di oche. Giunti sul posto oltre che alle innumerevoli oche che starnazzavano in un grande recinto quasi ai piedi del castello, notiamo che oltre a vendere i loro prodotti vi è anche la possibilità di mangiare. Il ristorante è molto carino ricavato in una vecchia stalla, gode di una bellissima vista sulla parte posteriore del castello e un giardinodove poter cenare all aperto. Invogliati dalla presentazione dei prodotti e dal menu' decidiamo di provare la cucina locale rimanendo estremamente soddisfatti sia dalla qualità dei piatti portati sia dal prezzo speso. Ormai fattosi buio rientriamo a Sarlat per la notte e i saluti con i nostri amici perchè per il giorno dopo le nostre strade si divideranno... loro rientreranno in italia mentre io e la mia zavorrina saliremo verso il viadotto di MILAU per ppoi scendere verso la provenza e salire sulle gole del VERDON.

A domani... ciao
__________________
la vita è fatta di prioritÃ*.. SOLO di prioritÃ*
pieroesilvia non è in linea   Rispondi quotando