Bimota aveva un senso quando i Jap costruivamo motori favolosi, uniti a ciclistiche sottodimensionate.
Aveva quindi ragion d'essere chi partendo da propulsori già ingegnerizzati, allestiva intorno una moto favolosa.
Si dice tuttavia che i Jap non vendessero i motori al piccolo costruttore italico. Bimota doveva quindi acquistare le moto intere, smembrarle , tenendo motore , elettronica e strumentazione, per poi fare il resto.
Questo erodeva - e di molto - la marginalità.
Oggi tanto gli europei, che i jap, costruiscono moto meravigliosamente complete.
Bimota non ha semplicemente alcun senso di esistere.
Purtroppo aggiungo io.
Ah... Personalmente darei l'anima per avere in garage una DB1 tricolore.
Dpelago Ducati MTS 1200 DVT
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