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Vecchio 20-09-2017, 18:52   #37
Massimo
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GIORNO 13 - 17 AGOSTO 2017
Agra – Delhi (zero km in moto)

Oggi faccio il turista. E la giornata inizia presto. Sveglia alle 5:00 per vedere il Taj Mahal all’alba. Raj mi recupera una guida paffuta, che è una bella comodità perché se non altro tiene libero il campo da tutta quella pletora di gente che vuole venderti qualcosa, e sono tanti, credetemi, e poco gestibili.



Entro e resto senza parole. Dopo tutto – e non a caso – quest’opera architettonica è da sempre considerata una delle più notevoli bellezze dell'architettura musulmana in India, è inoltre patrimonio dell’umanità e rientra pure nella ristretta cerchia delle nuove sette meraviglie del mondo.



Credo che non serva aggiungere altro: la storia (più o meno vera) che vuole attribuire la costruzione dell’edificio ad un gesto d’amore la conoscono tutti.

Fatto sta che è di una bellezza disarmante, sembra quasi una sagoma di carta all’orizzonte. E’ tutto costruito in marmo makrana, molto più duro del nostro marmo di Carrara e soprattutto traslucido, nel senso che fa passare la luce.

L’opera poi è tutta traforata di fino. Veramente bellissima.











Uno dei minareti mi sembra però storto. Mi dicono che sono tutti e quattro così ma io ne ho beccato uno solo.



La gente ci pascola a fianco, ma si può anche entrare senza però fotografare.





Tutt’intorno i giardini sono curatissimi…





… mentre fuori le scimmie rompono gli zebedei.







Torniamo in albergo belli pimpanti e da lì ci spostiamo all’Agra Fort, altro patrimonio dell’Unesco.



Il forte, realizzato nel tipico stile Moghul, è in gran parte realizzato in arenaria rossa, ma all’interno, è stato usato anche del marmo makrana, forse quello avanzato dal Taj.









La mia guida, che è musulmana, ma porta occhiali da marines, mi spiega tutto per filo e per segno e io ascolto da bravo scolaro.



Da un terrazzo si vede pure il Taj Mahal, che si affaccia proprio sul fiume. Deve aver rosicato non poco l’imperatore che lo ha fatto costruire e che è stato rinchiuso qui niente po’ po’ di meno che da suo figlio, che lo ha spodestato. Bella riconoscenza veramente!



Il forte è davvero grande ed è strutturato in una serie infinità di cortili, tutti diversi tra loro.







E c’è pure un fotografo professionista.



Saluto (e pago) la mia guida (na’ miseria) e proseguo per Fatehpur Sikri, che sta a una quarantina di chilometri a ovest di Agra.

Il traffico variopinto dell’India di pianura è bello da guardare seduti comodamente in macchina; non mi ci infilerei molto volentieri in moto, perché è imprevedibile e incredibilmente incasinato.





Per strada, anche fermo, si trova ogni tipo di trabiccolo munito di ruote.





Il viaggio però prosegue allegramente… e pure il torneo in corso per vincere il trofeo del re della minchiata.



Qua deve averla sparata più grossa lui mi sa.



Fatehpur Sikri è il più tipico esempio di città murata dell’epoca Moghul, con aree private e pubbliche ben delimitate e porte di accesso imponenti. L'architettura è un misto di stile indù ed islamico, e la città è famosa per essere stata abbandonata poco dopo la sua edificazione… per mancanza d’acqua.





Belli tordi mi vien da dire. Non potevano pensarci prima?

Il sito è curatissimo, pulitissimo e veramente interessante, e pure questo è patrimonio dell’Umanità. Non avevo mai visto nulla di simile.

Gironzolo per i cortili da solo. In giro c’è pochissima gente: per forza sono le due del pomeriggio e fa veramente un caldo bestia, bestia proprio.











Trovo riparo all’ombra dei colonnati…







… assieme a un cane



E’ ora di tornare a Delhi, per cui ci mettiamo in marcia.

Arriveremo con il buio dopo aver attraversato il traffico della capitale nell’ora di punta. Uno non può credere al casino che c’è per strada se non ci finisce dentro: praticamente ci si trova già fermi a 70 km dalla città e si procede a passo d’uomo se va bene. Ovviamente regna l’anarchia più assoluta e neanche in moto si riesce a svicolare. Napoli in confronto è un deserto.

Il mio albergo è nel quartiere di Paraganji, nella città vecchia per intendersi, che tutti definiscono come quello più tipico e autenticamente indiano.

Sarà pur vero, però a me non è piaciuto poi così tanto. E’ invece decadente, molto decadente, e sporco, e per strada si vede solo miseria, quella vera, che non mi esalta per nulla.

Questo è il panorama sotto il mio albergo, giusto per darvi un’idea.





Molte persone, anche bambini purtroppo, sono senza casa, in pratica vivono e dormono per strada.

Esco per cercare un tuktuk che mi porti al ristorante. Appena metto piede in strada vengo subito avvicinato da tizi di vario genere, anche poco raccomandabili e comunque miserabili. Mi si dice di stare attento perché nei vicoli poco illuminati, di notte, si può anche rischiare la rapina. Bene: questa è l’india autentica, quella vera, quella esaltata dai turisti occidentali in vena di avventure. A me non piace affatto e vorrei che fosse diversa. Opinione personale naturalmente.

Ceno e rientro in albergo. Di girare per strada di notte per immergermi nell’atmosfera non ci penso nemmeno…
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Massimo Adami
BMW F800GS Adventure
YAMAHA XT600E

Ultima modifica di Massimo; 21-09-2017 a 01:31
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