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Sono un C1 speriamo che mi passi!
Registrato dal: 24 Feb 2017
ubicazione: Pavia
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Salve a tutti , sono Danilo, il compagno di viaggio di Sali.
Devo ringraziare Bruno per le belle parole e, soprattutto, per avermi regalato una bella e scorrevole lettura in grado di farmi rivivere l’esperienza marocchina in ogni suo dettaglio.
Oltre alle grandi doti di navigatore , Sali si sta dimostrando essere persona di estrema riservatezza e sensibilità, infatti ha volutamente evitato di raccontare il “fattaccio” che mi riguarda personalmente, ho deciso quindi di raccontarvelo perché credo che possa servire come ulteriore contributo a chi vorrà fare lo stesso tipo di raid nelle stesse nostre condizioni:
Permettetemi di fare una piccola premessa prima di iniziare il racconto:
Sono un motociclista come tanti altri, con molti anni di esperienza alle spalle e, di conseguenza, con diverse cadute all’attivo, uno di quelli che usa la moto prevalentemente durante i weekend e con nessuna esperienza in off-road prima di questa.
Un giorno mi sento un leone e un giorno mi accorgo di essere una schiappa , dipende dallo stato d’animo del momento, ci sono giorni che guido bene e altri invece che faccio un errore dietro l’altro.
Sono partito per il Marocco con la piena consapevolezza dei miei limiti e delle mie angosce ma sono anche uno di quelli che non molla mai, una volta deciso di fare una cosa la porto avanti fino alla fine, costi quel che costi.
Fatta questa piccola premessa, nel tratto di strada asfaltata da Arfoud a Merzouga , ( quella che si pensava essere una pista non asfaltata ma che si rivelò essere un lunghissimo rettilineo nero in mezzo al deserto) immediatamente dopo aver segnalato a Bruno il problema con le cinghie che sostenevano la tanichetta della riserva carburante e immediatamente dopo essere ripartiti, ci fu il mio primo gravissimo errore di valutazione.
Sali era davanti a me , siamo in pieno rettilineo asfaltato (immaginatevi una lunghissima e rettilinea striscia nera in pieno deserto con una visibilità chilometrica). Si riparte: prima , seconda, terza e forse anche quarta, velocità quindi piuttosto sostenuta (almeno 100Kmh) davanti a noi si intravede in lontananza una striscia di sabbia che attraversa la strada, sembrava essere sabbia depositata dal vento , intravvedo un segnale stradale di pericolo che ne segnala la presenza ma Sali passa in scioltezza e io non mi preoccupo più di tanto, ci entro in piena velocità e in quel momento, quella maledetta striscia di sabbia si trasforma in un incubo, è infatti molto più profonda di quanto avessi immaginato , è un deposito di sabbia profondo e lungo almeno 20 metri, la moto incomincia a sbacchettare da paura , il tutto dura meno di un secondo , il manubrio comincia a muoversi da sinistra a destra con una forza tale che è impossibile da gestire, la GS mi cade sul fianco sinistro e una volta a terra, comincia a roteare di 180°, il piede mi finisce sotto la moto fra il cavalletto e i terreno sabbioso , la rotazione pareva non finisse mai , sento gli stivali che faticano a contenere la torsione, sento il rumore dei legamenti della caviglia sinistra che cominciano a rompersi, non sento altri rumori che questi perché la sabbia attenua tutto come la neve, la rotazione finalmente si interrompe , la moto si ferma, ma il dolore è allucinante sento le mie urla all’interno del casco , la moto sopra di me a quel punto è impossibile da spostare , il piede è rimasto sotto la moto in una posizione innaturale e non riuscivo a muoverlo neanche di un millimetro per il peso mastodontico della mia ADV.
In un attimo si sono materializzati una moltitudine di mezzi e persone che mi hanno immediatamente aiutato a rialzarmi, Sali si accorge di non avermi più dietro e lo vedo che torna con aria spaventatissima, mi rialzo , sono tutto intero, riesco a mettere il piede a terra e addirittura a camminare , la moto con grande stupore di tutti non ha neanche un graffio, mi vogliono portare all’ospedale ma ho fatto un rapido check sul piede senza togliermi lo stivale e capisco che posso riprendere il viaggio anche se un po’ dolorante , forse l’adrenalina o forse la voglia di portare a termine il Raid preparato con tanta cura e dedizione mi fanno decidere di stringere i denti e andare avanti .
Lezione numero uno: Stivali Gaerne G-Midland fantastici mi hanno salvato il piede.
Lezione numero due: Se vedete qualcosa di strano sulla strada prima frenate e poi accelerate.
Lezione numero tre: perché Sali è passato e io no ? credo che le ruote da 21 hanno fatto la differenza ( io avevo le 19 )
Il seguito del viaggio per me è stato altalenante, per i primi due giorni ho deciso di evitare l’off-road , dal terzo giorno in avanti ho proseguito con Sali come da roadmap ma a quel punto avevo una sola gamba al 100% e le cadute sono state frequenti ma sempre controllate e morbide , oggi , dopo diversi controlli, la caviglia non è ancora al 100% , in seguito mi sarà diagnosticata la rottura dei legamenti.
Se mi chiedete se o rifarei, la risposta è si senz’altro ma con qualche accortezza in più, inoltre con Sali andrei anche in capo al mondo !
Ciao a tutti e buon viaggio
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