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Originariamente inviata da aspes
nei quattoruote anni 60 e 70 (mio padre ne ha un armadio pieno), le pubblicita' dell'alfa giulia erano sempre istruttive. SI rivolgevano a un pubblico competente e non di cazzari, e persino le pubblicita' ogni volta enfaatizzavano un diverso aspetto tecnico della macchina, descrivendolo per benino. Tra questi le valvole al sodio.....
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soprattutto anni 60' inizio 70'
pochi potevano permettersi quelle auto,
quindi la maggior parte dei clienti era gente danarosa e attratta dalle soluzioni tecniche, perché era visto come un oggetto tecnico di prestigio
poi l'auto divenne sempre più oggetto di massa e necessario per il trasporto,
di conseguenza la percentuale di automobilisti che di tecnica ci capiva poco-niente divenne la stragrande maggioranza,
non solo, gli fregava poco-niente della tecnica in sé
valutava l'auto per ciò che "toccava" durante l'uso quotidiano....
a questi automobilisti frega niente del Ponte De dion o valvole al sodio se poi dopo un anno la carrozzeria fioriva,
o se la ventola interna non partiva e magari gli rimaneva in mano la manovella del finestrino....
negli anni 70' i tedeschi capirono questo fondamentale concetto e prima di tutto si concentrarono su tutto quello che l'automobilista medio "toccava" con mano tutti i giorni ..... dopo alle soluzioni tecniche e alle prestazioni
quando scendevi da una Golf con pochi anni per salire sulla Ritmo con la stessa vita avevi la stessa sensazione di un furgone giunto alla frutta .....