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Vecchio 27-06-2017, 18:48   #11
Sali
Mukkista doc
 
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predefinito 14 Maggio 2017 – Meknes – Cirque du Jaffar

14 Maggio 2017 – Meknes – Zaida
Link al percorso: http://tinyurl.com/k8ue4zy

Sveglia e doccia.

In Marocco pianificare partenze prima delle 08:00 non è facile se si dorme in un Riad dentro la Medina...

La colazione viene servita dopo le 08:00 e tra una cosa e l’altra non si parte prima delle 10:00.




La tartaruga non solo è un animale di compagnia, ma ci aiuta a capire lo spirito con cui affrontare il Marocco!

Colazione con ovetto fritto e bagagli pronti.

Carichiamo tutto sul carretto del fattorino che ci riporta al parcheggio. Oggi solo 20 Dirham.
Le moto sono a posto, tranne impronte di gatto sulle selle. Hanno dormito al morbido i felini!

Carichiamo armi e bagagli e siamo pronti per la partenza.

Parentesi: durante le code in dogana abbiamo acquistato da una venditrice ambulante, due SIM da 5 e inutilmente le abbiamo inserite nel mode/router per cercare di connetterci con il traffico dati. Anche durante la preparazione della moto ho provato e riprovato a collegarmi senza successo. Prima di ripartire, Danilo ha cercato un negozio telefonico, ma oggi è domenica e sono chiusi.

Ripartiamo fiancheggiando il Palazzo Reale e usciamo da Meknes prendendo la direzione SUD lungo una veloce superstrada. I panorami sono sempre molto belli.

In zona Azrou, deviamo per vedere il “Cedre du Gouraud”. Un cedro alto e secco con molti anni “sui rami”. Non ricordo bene.



La mia deriva “calcolatrice” mi fa pensare che nella mia baita, tagliato a dovere, potrebbe farmi passare 10 inverni tranquilli…

Qui vediamo i primi macachi che sgranocchiano arachidi gentilmente fornite dai turisti.



Queste scimmie le rincontreremo diverse volte anche lungo la strada. In genere quando sentono il rumore delle moto, scappano sugli alberi, ma è sempre meglio rallentare per evitare problemi.

In zona ci sono bancarelle che vendono prodotti “tipici”, ma i turisti sono veramente pochi.

Ci sono anche dei cavalli per fare delle escursioni nelle foreste di cedri circostanti. Ma noi siamo su cavalcature diverse e la Route des Cedres ci attende!

Prima di imboccarla, da alcuni ragazzini, compriamo un chilo di ciliegie, di cui la zona è ricca, per uno spuntino lungo la strada.

Appena vedo una radura, ci fermiamo per mangiare le ciliegie. Danilo prepara un caffè con moka e fornellino da campeggio!



Sentire il profumo di un buon caffè spargersi nell’aria di un bosco di cedri, è una bella sensazione! Grazie Danilo per averci pensato!

Rilassamento totale al fresco. Nel frattempo riesco ad attivare le SIM! Le inserisco nel telefono, chiamo un numero a caso e risponde una gentile voce automatica. Prima in arabo e poi in francese. Premendo il tasto 2 (o qualcosa di simile) si attiva il servizio. Ora siamo on-line! Facciamo la prima chiamata a casa.

Lascio la SIM sul telefono montato sulla moto per la localizzazione con Locatoweb. Attivo anche lo hot spot in modo che possiamo anche usare Whatsapp.

Mentre siamo dediti al totale cazzeggio, tra le piante si avvicina un ragazzo. Ci chiede un accendino. Dopo qualche minuto torna con l’accendino e con due bicchieri di the alla menta bollente e dolcissimo. Squisito! Per ricambiare gli do un pugno di ciliegie.

Finito il caffè, il the e le ciliegie, sciacquiamo i bicchieri e li riportiamo al gruppo del ragazzo poco più avanti nella radura.

Sono in 6 o 7, attorno ad un falò enorme. Grigliano polpette, spiedini e preparano uno stufato di verdura. Non appena ci avviciniamo, ci offrono delle sedie e ci fanno accomodare vicino a loro.



Ci mettono in mano altro the e poi una padellata di polpette, olive e pane! Inutile dire che tutto era buonissimo!

La sosta dura molto più del previsto, ma questi sono momenti che vanno vissuti fino in fondo. Queste persone sono gentili e disponibili e vogliono nulla in cambio.
Quasi tutti hanno avuto una esperienza di lavoro in Italia.

Facciamo due chiacchiere in franco-italiano e poi ripartiamo verso SUD.

Credo, che al di là degli spendidi panorami e strade percorse, l'interazione con le persone sia il vero valore di questi viaggi. Danilo è un maestro nelle relazioni e compensa la mia teutonica freddezza.

Durante la sosta pranzo, sono finalmente riuscito ad attivare la SIM e parlo con Nadia e i ragazzi a casa…bel momento.
Con la pancia piena, risaliamo in moto. La strada dei Cedri, è un misto di sterrato e “chiazze” di asfalto, rovinato dalle frequenti piogge dei mesi precedenti. Buche, fossi e brecciolino richiedono una attenzione costante durante tutto il viaggio.
E in più, macachi ovunque!!! Quando sentono il rumore delle moto, solitamente, si fiondano sugli alberi, ma è comunque meglio procedere con prudenza.
Purtroppo di questo tratto non ho molte foto…ma nel video qualcosa si trova.

La strada serpeggia in quota ed è abbastanza lunga.
Usciti dalle foreste si attraversano molti campi coltivati, si vedono persone per strada e soprattutto ovini.
I bambini sul bordo della strada a controllare il loro bestiame, quando sci vedono arrivare, si mettono sul ciglio della strada per battere “un cinque”. Bisogna fare attenzione in quanto a volte si esibiscono in gesti rischiosi per loro e per noi. Alcuni, come spesso succede, fanno il gesto di volere dei soldi.
Verso la fine della Route des Cedres, il fondo diventa di terra rossa, meno polvere, ma più insidioso in quanto ci sono dei canali profondi lasciati dalle ruote dei camion carichi di legna che si incontrano.
Comunque in genere pochissimo traffico e non abbiamo incrociato nessuna moto.
Durante una sosta all’ombra di un cedro, passa una macchina con una coppia di ragazzi (francesi, ma parlano inglese) e facciamo due chiacchiere. La strada non è proprio il massimo per una macchina, ma visto che è a noleggio le preoccupazioni per eventuali rotture saranno compensate da una buona assicurazione sui danni.
Il pomeriggio è ormai quasi al termine. Ripartiamo, stanchi, ma contenti della strada appena fatta. A Boumia torniamo sulla strada “normale” e decidiamo di proseguire per qualche chilometro alla ricerca di un posto per dormire. Dall’iPhone avevo visto un hotel dopo Zaida. Ci fermiamo al Riad Mimouna de Timnay poco prima della svolta per il Cirque du Jaffar.


Prima di cena relax in piscina per una buona oretta fino al tramonto del sole.
Dopo diverse di ore in moto su strade “impegnative”, i momenti di totale cazzeggio sono un toccasana!
Raccogliere i pensieri su quanto appena fatto e visto mi serve per gustare al meglio questo viaggio. Penso al pranzo che ci è stato offerto nella foresta dei cedri: è l’esempio dell’ospitalità di questa gente di montagna. Non so se da noi succede spesso. Comunque mi ha lasciato un buon ricordo.

Dopo il bagnetto, pronti per una cena “salutare” con zuppetta e frutta…e tra una e l’altra, spezzatino annaffiato con una bottiglia di vino locale.

Chiacchierare con Danilo è sempre piacevole, ha sempre qualche storia da raccontare.

Ormai è tardi, ora si va a nanna, ma non prima di avere preparato i bagagli per domani. Ci aspetta il Cirque du Jaffar e Merzouga!
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KTM 1190R e Montesa Cota 123. Ex F800GS

Ultima modifica di Sali; 25-07-2017 a 10:00
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