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Vecchio 19-09-2016, 15:45   #1
Antonio Tempora
Mukkista
 
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predefinito Report: Marocco – Andalusia – Portogallo – Agosto 2016 – Lungo ed a Puntate

PREMESSA
Anche quest’ anno è saltato il viaggio in Iran sognato e programmato nei minimi dettagli da 6 anni. Le difficoltà per ottenere il Carnet De Passage ( prima la moto era intestata alla mia società, ora a mia moglie senza reddito ) e le vicissitudini in Turchia, paese amato e visitato 4 volte, hanno contribuito ad un drastico cambio di destinazione.

La morte del nostro amatissimo cagnolino Leonino a Febbraio, dopo 17 anni e mezzo di amore reciproco ci ha segnato e non avevamo un grande entusiasmo alla partenza come invece in occasione dei tanti viaggi fatti dal 1992 ad oggi.

La scelta della meta è stata determinata da due fattori: il Marocco ( già visitato con un gruppo di amici nel 2003 in maniera stradale alquanto estensiva ) per visitare la Costa Atlantica Sud e l’ Alto Atlante ed il Portogallo per visitare il paese e trascorrere il Ferragosto a Lisbona dal nostro amico José, conosciuto via Internet nel 2001 quando rispose dall’ International IBMW Mailing List ad una mia richiesta di aiuto per il nostro viaggio nella Spagna del Nord e incontrato poi ogni anno nella sua periodica visita a Roma per lavoro, sempre ospite a cena a casa nostra, grande amico, gourmet e motociclista.

La moto è la stessa dal 2006: GS1200 acquistata nuova con 130.000 kilometri alla partenza del viaggio. Tagliandata e gommata nuova con Metzeller Tourance. Ammortizzatori Ohlins revisionati da Michele di RS Sospensioni Roma dove ho montato gli ammortizzatori poco dopo l’ acquisto revisionandoli ogni 25.000 kilometri in media, così come sempre fatto per il GS1100 del 1994 che ancora possiedo. Valigie laterali VARIO e diverse borse e borsette Touratech e Wunderlich come si noterà nelle foto. Questa volta siamo partiti “leggeri” ma sempre MOLTO più pesanti della media dei viaggiatori sia per la mia attrezzatura fotografica nella borsa da serbatoio ( anche se ho rinunciato a portare parte della mia attrezzatura ) sia perché il concetto di “Viaggiare Leggeri” non appartiene alla filosofia mia e di mia moglie: siamo convinti che viaggiare in moto non debba significare rinunciare a tutte le comodità che si godono per il resto dell’ anno.

La decisione di non prendere traghetti per diminuire i kilometri di percorrenza è stata determinata dalla necessità di essere sempre raggiungibile telefonicamente e connesso via internet per il mio lavoro al quale dedico comunque almeno 2 ore al giorno anche quando sono in viaggio. Questo ha determinato la discrepanza fra i kilometri percorsi per visitare i vari paesi attraversati ( 4148 ) e le tratte di andata e ritorno da casa ( 4985 ). D’ altra parte il Marocco è lontano, nel 2003 le tappe per arrivare al traghetto furono 3 ( Roma-Avignone, Avignone-Valencia, Valencia-Malaga-Algeciras, stesso al ritorno ) ed ancora più lontano il Portogallo. Quindi chi programmasse un viaggio in questi paesi prenda in considerazione o di prendere più giorni per arrivare al traghetto per il Marocco evitando lunghe tappe giornaliere quasi tutte autostradali e concedendosi pause turistiche nelle belle città lungo il tragitto, o prendere il traghetto ( Roma –Barcellona, Genova-Tangeri….) per diminuire la percorrenza. Stesso per chi intende raggiungere il Portogallo, si attraversa la Spagna potendo scegliere tra la parte Atlantica per entrare nel Nord Portoghese o l’ Andalusia entrando da Sud come abbiamo fatto noi.

Sono appassionato di fotografia dal 1977 ma guardando le foto del viaggio non si direbbe specie per la pochezza delle foto scattate in moto ed alla moto. La caduta del secondo giorno in Marocco ha influenzato il resto del viaggio anche nel fotografare in moto: non me la sentivo di chiedere a mia moglie di fermarmi, scendere dalla moto, scattare foto al panorama ed a noi come sempre fatto, specie in strade poco agevoli. Lilli è stata comunque bravissima e disponibile a riprendere in mano la sua videocamera ed alcune foto sono estratte dai suoi video. Il cavalletto grande non è stato mai usato, ma rimane comunque un accessorio indispensabile e tornerà utile nei prossimi viaggi….Spero !

RISPOSTE AD EVENTUALI FAQ

Visitare il Marocco ad Agosto non è un “Tabu” specie se si visitano le mete turistiche (evitando il deserto ) e l’Atlante dove si viaggia in quota. Il caldo c’è ma è sopportabile specie se si ha l’ abbigliamento giusto sia a pelle ( Capilene o simile ) che all’ esterno ( Camicia in tessuto “tecnico”, giacche areate, pantaloni da moto “estivi”, caschi con sottocasco…). Noi avevamo giacche Boulder vecchio tipo, con maniche staccabili ed aperture a zip davanti e dietro per l’ areazione ( così valida da essere cambiata totalmente con un nuovo modello senza aperture e maniche staccabili….), pantaloni Summer 2006 ( che per il loro colore chiaro “assorbono” tutto lo smog del viaggio ma sono freschi e facilmente lavabili ), camicia del catalogo BMW del 2006 ( fresca, comoda, lavabile e rapida ad asciugarsi ), abbigliamento intimo Capilene, sottocasco in seta . Abbiamo trovato per assurdo più caldo in Portogallo, 37 gradi ad Evora, che in Marocco dove l’ unico tratto veramente caldo è stato quello da Agadir all’ inizio della salita al Tizi-N-Test, il caldo si sentiva con le maniche che scottavano la pelle ma era ancora sopportabile purché si avesse l’ accortezza di tenere sempre chiusa la visiera del casco ! La Costa Atlantica poi è stata una sorpresa dal punto di vista climatico: nebbia e freddo, tanto da dover indossare il giubbino durante la passeggiata nel giorno di sosta ad Aglou Plage. Altra precauzione è idratarsi sempre, magari con un buon integratore salino, fare le soste specie durante le ore più calde, partire presto la mattina per approfittare del fresco relativo del mattino.

Carte di credito accettate quasi ovunque, benzina esclusa in Marocco dove si usano solo VISA e Mastercard locali. Nessun problema per il ritiro contanti negli ATM in Marocco anche con il Bancomat del circuito MAESTRO.
Qualche hotel in Marocco accettava solo contante ma i costi per dormire e mangiare sono così bassi che abbiamo prelevato contante solo 2 volte.
Solito problema a fare benzina in Francia dove se non hai le loro Carte Fedeltà e non fai il pieno al Self Service con VISA o MASTERCARD devi entrare, andare in cassa a fare la Pre-Autorizzazione. Nessun problema in Spagna ed in Portogallo dove fai un segno, ti danno OK, fai il pieno e poi entri a pagare…..Molto più pratici e simpatici !

Autostrade Francesi la solita palla del casello ogni pochi kilometri, si evitano le code usando la VISA al casello automatico, stesso in Spagna dove le tratte sono come le Italiane. In Portogallo sull’ Autostrada dell’ Algarve fai una registrazione all’ ingresso dove passi la carta di credito e fanno una foto alla targa, poi è come se avessi un Telepass. Per le altre tratte autostradali in Portogallo si paga al casello.

Passaggio frontiera in Marocco un' ora di media, come in Turchia si salta la coda, si parcheggia la moto e si sbrigano le pratiche facendo a meno dei questuanti che si offrono di aiutare. Unica accortezza, ma dovremmo sempre averla a portata di mano, possedere una penna.

Il biglietto del traghetto per il Marocco si fa al porto sia in andata che in ritorno, ci sono molte agenzie, non vale la pena acquistare la prima classe, non c’è differenza sostanziale con la seconda. Le compagnie di navigazione si sono organizzate per cui si compra il biglietto “Open” e ci si imbarca alla prima partenza: con le moto non c’è mai problema. La tratta dura poco più di 40 minuti. Noi andata e ritorno con BALEARIA.

Strade in Marocco percorribili anche con moto Touring, asfalto quasi sempre buono e destinazioni ben segnalate, indicazioni stradali precise, distributori frequenti con sosta per bere e mangiare. Parco macchine migliorato rispetto a13 anni fa ed anche la sicurezza di guida……Sempre con molta attenzione alla strada !

Alberghi in Marocco di buona ed anche ottima categoria, tutti prenotati la sera prima con Trip Advisor o Booking.com, ad Imilchil ho prenotato lo Chez Bassou con il telefono e ricevuto conferma via mail. Mai avuto problemi di comunicazione linguistica: tutti parlano Inglese e Francese e dove si ha difficoltà a comprendersi si parla in Italiano e rispondono in Spagnolo…..Sempre gentili e disponibili.

Cibo in Marocco ottimo, come già sperimentato in precedenza, questa volta sulla Costa Atlantica abbiamo goduto di pesce e molluschi a prezzi inimmaginabili in Italia e cucinati molto bene. Immancabili il TAJINE, il COUS-COUS ed il THE ALLA MENTA. Nessun problema gastrointestinale.
Servizi igienici che lasciano a desiderare nelle aree di servizio ( non è che in Italia siano migliori…) e buoni nei ristoranti ed alberghi visitati….Comunque il verdetto finale lo avremo dopo la visita ginecologica con Pap-Test di mia moglie tra un mese: nel 2003 si prese un’ infezione che il suo ginecologo riconobbe subito come “marocchina” anche se non era a conoscenza del nostro viaggio.

Strade in Spagna e Portogallo ben segnalate. In Spagna guidare sulle Strade Nazionali è una guduria, quasi come in Francia. In Portogallo le strade statali e regionali hanno il fondo che non è proprio una tavola da biliardo, ma i panorami sono talmente belli che conviene andare ad andatura da “turismo” per guardarsi attorno grazie al traffico alquanto scarso in una paese di 11 milioni di abitanti dove 2 risiedono a Lisbona.

La Presa Elettrica Universale acquistata in Grecia anni fa è tornata utilissima, le prese sia in Marocco che in Spagna e Portogallo sono di tipo Siemens con 2 buchi, quindi le nostre a 3 non entrano senza una presa che tiene conto delle varie conformazioni compresa quella USA.
Anche il Tappo per il Lavandino è un utile accessorio visto che spesso gli alberghi in Marocco ( e non solo…) ne sono sprovvisti.

Documenti: Passaporto, patente Italiana, Delega a Condurre fatta dal Notaio per la moto intestata a mia moglie ( non è stata necessaria alla dogana Marocchina perché lei era presente ). Fotocopie di tutto compreso libretto di circolazione nascoste nella moto con € 300 di emergenza e scannerizzazione salvata su smartphone e Pc Portatile che per lavoro mi porto sempre dietro
Ho letto il report di PANDA sul loro viaggio in Polonia e l’ incidente dl suo compagno di viaggio, noi siamo partiti con l’ assicurazione che copre i Soci BMW con in aggiunta di quella Europ-Assistance che copriva il periodo del viaggio. Ero coperto per ogni tratta percorsa sia come spese mediche che guasti alla moto.

Come in tutti i miei viaggi mi sono portato al Moka Express ( questa volta elettrica: Alicia De Longhi ) con il caffè della torrefazione Romana da cui mi rifornisco da quasi 30 anni. Ogni mattina prepararsi il caffè in camera è la maniera migliore di cominciare la giornata.

Budget di Spesa: noi viaggiamo con un budget di 200 euro al giorno, tutto compreso. In questi anni avevamo “sforato” una sola volta nel 2005 nel corso del secondo viaggio in Turchia a causa di due guasti al GS1100 riparati presso meccanici locali ed all’ utilizzo del carro attrezzi dopo il secondo guasto. Anche quest’ anno abbiamo sforato di quasi 4 euro giornalieri, più che altro per regali e souvenirs acquistati su richiesta di mia moglie a cui al solito non ho saputo dire di NO…….

Alberghi in Francia decisamente più cari, a Perpignan il 3 stelle si è rivelato il più caro del viaggio con i suoi 130 euro prima colazione esclusa ( in Francia MAI fare colazione in albergo e MAI ordinare vino al ristorante ), Spagna e Portogallo decisamente più economici, la catena IBIS non ha deluso così come le recensioni lette su Trip Advaisor per Spagna e Portogallo. In Marocco nessuna delusione sia dalle recensioni su LP che Trip Advisor, prezzi da molto bassi ad un massimo di € 150,00 compresa un’ ottima cena e drinks per il magnifico hotel nel palmeto dell’ oasi di Skoura e nel resort ad Ourigane davvero molto bello.

IL VIAGGIO IN CIFRE
• Partenza da Roma 29/07/2016 – Ritorno a Roma 21/08/2016
• Giorni in Viaggio : 24
• Kilometri su Odometro alla partenza : 130.494
• Kilometri su Odometro al ritorno : 139.484
• Kilometri registrati come percorrenza dal’ Odometro : 8990
• Kilometri registrati come percorrenza dal GPS: 9133
• Media di ore trascorse in moto nei giorni in viaggio ( escluse soste ) H 7,00
• Media di Kilometri percorsi nei giorni in viaggio (16) Km.570
• Paesi attraversati e visitati: Francia-Spagna-Marocco-Portogallo


Cartine Stradali e Guide
• Andalusia – Rough Guide – Carta Michelin Espana Sur
• Marocco – Lonely Planet – Carta Michelin
• Portogallo – Lonely Planet – Carta Michelin Portogallo e Madera – Carta Michelin Portogallo e Spagna
• Lisbona – Carta Michelin Lisbona – Mondadori Top Ten Lisbona



GPS
• Garmin 60csx – Ancora valido anche se con il sole di fronte perde di visibilità e non è comodo nelle svolte come negli ultimi modelli.
• City Navigation Europe 2013 – Non ho fatto aggiornamenti successivi.
• OSM-Morocco – Grazie a FAGOT che ha risposto ad una mia richiesta di aiuto su QDE ho scoperto il sito http://garmin.openstreetmap.nl/ - La mappa del Marocco si è rivelata precisa ed utile.

ATTREZZATURA FOTOGRAFICA
• Pentax K5 IIs – Zoom Pentax DA* 16-50 ED AL
• Nikon Coolpix 7800
• Pentax WG-II
• Videocamera Sanyo Xacti HD
• Filtro Polarizzatore – telecomandi per Pentax e Nikon
• Cavalletto Monfrotto - uno grande ed uno portatile da cintura
• Borsa Interna per Fotocamera GIVI T508 all’ interno della borsa da serbatoio BMW

Resoconto Spese: € 4878,00 – Media giornaliera € 203,25
• Benzina € 664,59
• Autostrade Estere € 237,50
• Autostrade Italiane € 80,00
• Traghetto Marocco € 218,00 Tot. € 1200,09 @ € 50,38
• Hotel ( notti 23 @ € 99,95 ) € 2.298,96
• Ristoranti € 619,13
• Bar € 62,05 Tot. € 2980,14 @ € 124,17
• Taxi x Visite € 54,40
• Visite + Musei € 181,00
• Souvenirs + Regali € 407,23
• Varie € 55,10


REPORT

29/07 Roma – Perpignan Km. 1221 – In Moto H12,16 – Totali H 13,26
La moto è già carica dal giorno prima, le borse addirittura da due giorni, un vero record ! Chiudere le VARIO ha fatto un certo effetto: mai prima si erano chiuse così senza sforzo. Ricordo nel 2007 in partenza per Siria e Giordania quando dopo averle chiuse avevo paura scoppiassero per quanta roba ci portavamo dietro….
Pieno benzina, controllo pressione, road-book aggiornato, tutto pronto. Faccio foto a moto e mia moglie Lilli che anche in questo viaggio, come dal 1992, fungerà da “ Co-Pilota”, saluto BIBO, il nostro Teddy Bear BMW ( Siamo collezionisti di Teddy Bears: circa 150 di peluche e più di 200 di varia oggettistica dedicata al mondo Teddy Bear ) e chiudo il BOX lasciando a dormire Diavolina accanto a Golia, GS1100 del 94, che riposa sul cavalletto centrale dal 2005 in attesa di essere “risvegliata” come la Bella Addormentata.



Sveglia alle 05,00, la tratta è lunghissima, impegnativa per le ore di percorrenza non per la difficoltà del percorso.
Ritengo la prima colazione la più importante della giornata, sempre a casa, abbondante e seduto con mia moglie, ma quando viaggio non riesco a consumare più di un caffè, spremuta e massimo uno yogurth.
Partenza alle h06,30 salutando Anna, mia cognata, che rimarrà a guardia del nostro appartamento ( abita due piani sotto di noi ) e per la prima volta da sola: è il primo viaggio da 18 anni che partiamo senza il nostro adorato Leonino.
Descrivere il viaggio fino a Perpignan è inutile e palloso come il viaggio in autostrada. Tempo bello, traffico scorrevolissimo in Italia più trafficato con code in Francia, dopotutto siamo nell’ ultimo WE di Luglio in piena partenza per le vacanze. Soste per il pieno e sgranchirsi le gambe. Lilli come tutte le donne fa pipì più spesso ma devo dire che da sempre sono più io a preoccuparmi e chiedere se mi devo fermare che lei a lamentarsi per fare una sosta.
Luce nella Provenza sempre spettacolare, non stupisce abbia fatto innamorare pittori e non solo, attraversarla ci fa tornare in mente i vari viaggi fatti in precedenza.
Dopo tante ore di percorrenza arriviamo finalmente a Perpignan, l’ albergo scelto e prenotato è il Kyriad Perpignan Sud scelto come sosta comoda vicino all’ uscita autostradale come tutti gli hotel scelti in andata e ritorno. Seguiamo le indicazioni del GPS e vediamo l’ Hotel dalla strada ma non riusciamo a raggiungerlo per 30 minuti di inutili giri per trovare la strada giusta per l’ ingresso. Alla fine troviamo la strada giusta e quando mi lamento alla Reception per la difficoltà a seguire il Navigatore mi sento rispondere che dovevo seguire le indicazioni sul loro sito….! Comunque parcheggiamo la moto nel parcheggio interno, portiamo le borse in camera e senza cambiarci usciamo a piedi a mangiare in una Steack-House poco distante convenzionata con l’ albergo. Bistecca-Patatine-Birra. Stanchi ma soddisfatti torniamo in stanza, doccia e lungo sonno ristoratore.

30/07 Perpignan – Valencia Km. 552 – In Moto H 5,46– Totali H 6,37
Pago il conto dell’ albergo che con i 130 euro colazione esclusa ( 10 euro a persona ! ) si è rivelato il più caro del viaggio in proporzione alla tipologia di Hotel.
Carico la moto e ci dirigiamo verso un centro commerciale dove grazie ad un simpatico francese, motocilista anche lui ( ) facciamo il pieno al Self Service con la nostra visa. Il pieno in viaggio si fa sempre la sera all’ arrivo ma eravamo così stanchi e scocciati per non aver trovato subito l’ ingresso dell’ albergo che abbiamo rimandato al mattino seguente.
Oggi la giornata è di tutto riposo paragonata a quella di ieri. Prendiamo l’ autostrada direzione Barcellona ed entriamo in Spagna con code ai caselli per l’ esodo Estivo che è una caratteristica comune per ogni paese. Tutta autostrada, soste tecniche ed alle h16,30 arriviamo, aiutati anche dal navigatore dello SmartPhone al nostro albergo di Valencia: Hotel Ibis Budget Hotel. Costo la metà di quello di Perpignan, più carino anche come stanza e servizi, personale gentile tanto da cambiarci la stanza per darcene una con la finestra affacciata sulla nostra moto parcheggiata sotto nel parcheggio interno chiuso.



Dopo la doccia decidiamo di scartare l’ idea di prendere un taxi ed andare in centro in un ristorante famoso per la Paella: si sta talmente bene a poltrire in stanza con la televisione che trasmette anche RAI UNO che non ci muoviamo. Più tardi scendo e ordino al ristorante la cena che poi porto su in camera dove mangiamo contenti e rilassati.



Dopotutto le tappe di trasferimento servono a questo: ad attraversare rapidamente il tratto che ci separa dal vero viaggio usando le soste per riposare e riprendere subito il giorno dopo.


31/07 Valencia – Algeciras Km. 791 – In Moto H 7,09– Totali H 7,39 Totali da Roma Km.2564



Dormita tonificante ma mi sveglio con il mal di schiena e mi sdraio sul pavimento a fare un po’ di ginnastica medica che mi dà subito un po’ di sollievo.
Pago il conto che, con cena e drinks è la metà di quello di Perpignan, carico la moto e partiamo prima delle nove prendendo subito l’ AUTOPISTA che, passando per l’ interno ( nel 2003 eravamo passati per la costa ) ci porterà ad Algeciras



Il paesaggio è brullo e monotono paragonato a quello Italiano ma avendo già visitato la Spagna non bisogna generalizzare: stiamo attraversando una parte meno bella del resto del paese.
Siamo su di un altipiano di circa 600 metri di altitudine che arriveranno prima di Granada a 1380 con qualche goccia di pioggia che non fa in tempo a bagnare che è già evaporata.
Caldo sopportabile, vicino a Malaga prendiamo l’ autostrada che, per la “concorrenza” della strada nazionale gratuita, offre sconti consistenti,
Passiamo accanto a Gibilterra, arriviamo ad Algeciras dove facciamo il pieno, acquistiamo in una agenzia il biglietto solo andata per il Marocco e ci dirigiamo al nostro albergo: Hotel Reina Cristina



L’ albergo è fedele alla descrizione: molto “Ancien Regime”, un 4 stelle con un ampio parco, piscina e stanze grandi e confortevoli ( € 87,00 ) con in più un ristorante a Buffet molto buono e non caro ( € 41,00 con i drinks ).
Consiglio a tutti di considerarlo come sosta prima del traghetto anche perché l’ imbarco dei traghetti è solo a 10 minuti dall’ ingresso dell’ albergo.
Doccia, riposino, un po’ di lavoro al portatile e ci dirigiamo al ristorante per la migliore cena di questi giorni.
Le giornate si sono allungate per via della nostra posizione geografica più a Ovest di Roma, il caldo umido si fa sentire e nonostante il fresco della nostra stanza con l’ aria condizionata, mi metto sul terrazzino a fumarmi un Toscanello al Caffè bevendo Stravecchio Branca dalla mia fiaschetta da viaggio per festeggiare il nostro “Tour De Force” per arrivare fino a qui in 3 giorni mentre sotto a noi gli ospiti dell’ albergo si divertono a ballare con la musica dell’ orchestrina che oggi, Domenica, allieta la serata.



01/08 Algeciras – Traghetto – Ceuta - Oualidia Km. 581 – In Moto H 6,14 – Totali H 6,50



Solita routine mattutina con il caffè fatto in camera con la nostra Moka ed il caffè portato da Roma, Lilli che porta giù le borse, io che carico la moto, la partenza mattina presto.
L’ imbarco traghetti è poco distante dal nostro albergo, il check-inn fatto senza scendere dalla moto, l’ attesa prima dell’ imbarco breve, riusciamo a prendere il primo traghetto disponibile e ci accomodiamo in prima classe per la gentile concessione di un’ hostess che ci prende in simpatia.





Traversata rapida e piacevole su un traghetto moderno. Passiamo accanto alla Rocca di Gibilterra ed arriviamo a CEUTA dove sbarchiamo e ci dirigiamo subito verso la frontiera che troviamo, come previsto, congestionata. Durante tutto il tragitto dall’ ingresso in Francia fino ad Algeciras era un continuo di Station Wagon e grandi Monovolume cariche di famiglie Marocchine stipate fino al tetto di bagagli nel loro viaggio di ritorno in Marocco per il loro periodo di vacanza
Non faccio la fila e non mi curo di chi si offre di aiutarmi per il disbrigo pratiche doganali, parcheggio accanto al gabbiotto del controllo passaporti e mi faccio dare tutta la documentazione da riempire, scritta anche in Francese ed Inglese e la compilo consegnando tutto ai vari funzionari che si dimostrano gentili e disponibili.
In poco più di un’ ora svolgiamo tutte le pratiche e siamo fuori in territorio Marocchino.
Prelevo 2000 DIRAM ( meno di 190 euro ) al Bancomat e rimontati in moto prendiamo l’ Autostrada Rabat – Casablanca – El Jadida che in alcuni tratti è anche gratuita.
Facciamo una sosta all’ ora di pranzo ed usciti dall’ autostrada prendiamo la strada costiera che dopo Km.79 ci porta, dopo aver fatto l’ ultimo pieno al centro di Oualidia al nostro albergo: Hotel Initiale



Albergo carino, gestore simpatico e multilingue, camera piccola ma funzionale ( € 50,50 ), poche decine di metri dal mare di questa località famosa per le sue spiagge e soprattutto per la coltivazione di ostriche, mitili e pesca.
Parcheggio la moto di fronte all’ albergo in vista della reception.
Doccia, scarico e risposta alle Mail, poi usciamo a fare una passeggiata sul lungomare











Torniamo in albergo e ci accomodiamo in quello che viene descritto dalle guide come uno dei migliori ristoranti di pesce della costa e la cena tiene fede alla sua fama. Ci spariamo dopo gli antipasti un “Plateau Royale di molluschi a cui io faccio seguire altre 6 ostriche, poi una grigliata di pesce contornata da verdure provenienti dall’ orto del proprietario dell’ hotel e su suggerimento dello chef uno spiedo di pesce tenero e saporito. Dolce, conto (€ 58,00 ) e passeggiatina per digerire quindi in camera per un meritato riposo.






02/08 Oualidia – Safi – Essauria – Agadir – Tiznit – Aglou Plage Km. 483 – In Moto H 7,26 – Totali H 8,24



Oggi sono 6 mesi che non c’è più il nostro Leonino e ci svegliamo con il suo ricordo.
Tempo bello, nebbia fitta mattutina che ha coperto di rugiada la moto che asciugo con un tovagliolo datomi dal cameriere che mi ha servito la abbondante colazione.
Porto la spremuta d’ arancia in camera a Lilli che ha già preso il caffè mattutino. Ci prepariamo a partire e carichiamo la moto salutando lo staff dell’ albergo e dirigendoci per la strada costiera molto panoramica, dal fondo un po’ sconnesso, con un po’ di vento laterale ma con scarsissimo traffico.
Passiamo accanto ad una deviazione che porta alla spiaggia di LALA FATNA dove due miei bis nipoti sono stati a Giugno a fare surf, decidiamo di visitarla.
Accendo la mia Pentax WGII che oltre ad essere una ottima Rough Camera fa anche buoni video e precorriamo la strada fino al parcheggio ed attraverso tornanti a gomito ed in grossa pendenza porta al parcheggio della spiaggia.



Ci fermiamo il tempo di dare uno sguardo a questa che è davvero un’ ottima spiaggia per i surfisti e poi decidiamo di risalire.
Qui commetto un grave errore “tecnico”: non faccio scendere Lilli che già aveva dato segni di nervosismo in discesa e mi metto a salire, nessun problema al primo tornante ma al secondo mi si spegne la moto ed a causa del tornante molto inclinato non riesco a tenere la moto e praticamente da fermi cadiamo verso il lato in discesa.
Esce benzina dal serbatoio e non riesco a capire perché, tolgo tensione al blocchetto d’ accensione, tolgo la borsa da serbatoio che si sta bagnando di benzina che alla fine finisce di uscire, chiedo a Lilli, che piange e strepita spaventata che la moto abbia subito un danno irreparabile, se si è fata male non riuscendo a calmarla ed avere la risposta che mi aspetto, non provo nemmeno a tirare su la moto che non è solo adagiata sulle protezioni ma inclinata oltre la linea orizzontale sulla strada in forte discesa.
Mi tolgo il casco e corro al parcheggio in basso a chiedere aiuto, vengono due persone ed il poliziotto di guardia al sito. Insieme tiriamo su la moto che ad una prima ispezione ha solo la freccia destra anteriore danneggiata e lo specchietto destro spostato.
Monto sulla moto aiutato dai miei “salvatori”, faccio partire l’ avviamento e Diavolina parte al primo colpo anche se l’ ABS lampeggia, parto ed affronto i tornanti senza problema parcheggiando la moto nel parcheggio superiore dove avremmo, col senno di poi, dovuto parcheggiarla fin dall’ inizio.
Lilli arriva sottobraccio del poliziotto che in francese la rincuora e le tiene il casco, si mette seduta e continua a piangere: è terrorizzata dal fatto che il viaggio appena cominciato possa essere già finito ma a parte qualche prevedibile acciacco non ha subito danni. Io invece sento un dolore al fianco che non lascia presagire niente di buono: sono caduto con il braccio destro sotto il fianco che praticamente ha sbattuto sulla protezione interna della manica della tuta e quasi sicuramente mi sono rotto una costola.
Me le sono rotte una in Namibia e 5 in un incidente con lo scooter a Roma nel 2009 che mi procurò anche un Pneumatorace, conosco le conseguenze ed i sintomi, faccio un respiro profondo e non provo dolore e problemi quindi è una semplice frattura.
Non dico nulla a Lilli, controllo meglio la moto e mi accorgo che ieri sera dopo il pieno non avevo chiuso bene il tappo del serbatoio, ecco perché era uscita la benzina !
Non ci sono altri danni a parte i vetro della freccia anteriore destra che però rimessa in sede funziona, riaccendo la moto dopo il Test e la spia dell’ ABS non lampeggia più furiosamente, si spengerà come da norma alla partenza.
Conforto Lilli che si calma e rimontati in sella ripartiamo riprendendo, ancora un po’ scossi la strada costiera.
Lilli lamenta qualche contusione, io provo dolore solo quando allungo il braccio destro ma con le mani sul manubrio non sento alcun fastidio.
Naturalmente non dico nulla a mia moglie ma non posso nasconderglielo quando, fatta sosta per il pieno ad ESSAURIA, dove il distratto benzinaio ci dà un’ altra innaffiata di benzina quando non si accorge di aver raggiunto il pieno, le chiedo di aiutarmi a mettere la moto sul cavalletto centrale dato che la manovra mi procura delle fitte dolorosissime.
Aggiusto con il Nastro Americano la freccia che resterà funzionante per il resto del viaggio, rimetto in posizione e serro lo specchietto, tolgo la Pentax che nella caduta ha spanato l’ alloggiamento della vite del cavalletto rendendola inutilizzabile come “Action Video-Camera” per il resto del viaggio.
Ripartiamo senza visitare Essauria dove abbiamo passato due notti nel 2003 visitando sia il porto che la Medina e ci dirigiamo verso AGADIR.
La N1 percorre un tratto interno con curve e caldo che si fa sentire rispetto al fresco del tratto costiero. Ci fermiamo a fare sosta per bere e riposarci un po’. Mettermi seduto sulla sedia mi crea un po’ di dolore, Lilli mi aiuta per ogni manovra della moto da fermi ma una volta in sella mi passa ogni dolore.
Superata TAMRI la strada con una serie di tornanti da circa 400 metri di quota scende, con splendide vedute sull’ Oceano, verso la costa che attraversa il Tamri National Park. Continuiamo sulla N1 lungo la costa dove si alternano lunghe spiagge e piccole località turistiche piene di turisti locali che parcheggiata la loro auto direttamente sulla spiaggia si divertono sul bagnasciuga.





Il tratto costiero fino ad AGADIR è bello e qualche caletta ti fa anche venire voglia di fermarti e fare un bagnetto, ma non è proprio il caso.




Piuttosto come che ci avviciniamo ad AGADIR comincia ad alzarsi la nebbia e quando prendiamo il tratto a 4 corsie a 10 kilometri dalla città si fa anche più fitta, una esperienza che non ti aspetti in un paese Africano in piena Estate !
Il centro di AGADIR è caotico e per nulla interessante, gli edifici, ricostruiti dopo il terremoto del 1960, non hanno alcun fascino. Le spiagge sono belle e del tipo che va bene alle famiglie in vacanza con i figli: lunghe e di sabbia fine. Inoltre questa località vanta 300 giorni di sole l’ anno ed è il maggior centro di produzione degli ortaggi in Marocco.
A noi però non interessa ed attraversato con difficoltà il trafficatissimo centro abitato riprendiamo la N1 direzione TIZNIT dove arriviamo nel pomeriggio inoltrato. Fermiamo per l’ ultimo pieno e decido di accorciare la tappa odierna anche per via dell’ imprevisto subito e del mio dolore al fianco. Non ci recheremo a SIDI IFNI come previsto ma ci fermeremo ad AGLOU PLAGE che è solo a 16 kilometri dal distributore.
La strada è diritta e finisce proprio di fianco all’ Hotel Aglou Beach dove mi fermo per chiedere se c’è disponibilità di una stanza. Alla reception c’è una giovane donna che parla perfettamente l’ Inglese, mi accompagna al primo piano a vedere la stanza, faccio fatica per il dolore a salire le scale ma la stanza è ampia, pulita, con un grande bagno ed un balcone vista mare. Accetto la stanza e la prendo per due notti, non hanno carte di credito ma ho i contanti ed accettano anche gli Euro, il prezzo è di € 50,00 per la mezza pensione.
Parcheggio Diavolina accanto all’ ingresso sul cavalletto laterale perché non voglio sforzarmi a metterla sul centrale ed aiutato da Lilli porto le borse in camera.



In bagno comincio a fare un check attento del mio infortunio: respiro profondamente senza problemi, al tatto sento il dolore dove la costole si è rotta e la torsione del busto mi provoca fitte dolorose che vanno dal fianco al centro dello sterno. Come quando ho il mal di schiena devo abbassarmi con cautela, ma non ci sono conseguenze alla respirazione e d è quello che conta veramente.
Lilli ha qualche livido ma è più preoccupata per me che per le sue contusioni.
La nebbia anche qui si alza nel tardo pomeriggio e mi godo il tramonto sull’ Oceano dal nostro balcone.




Scendiamo a cenare nel ristorante “senza infamia e senza gloria” ricordando la cena luculliana della scorsa sera ma non ci lamentiamo anche perché tutto il personale dell’ albergo è gentile e premuroso.
Torniamo in camera, preparo due AULIN per me ed uno per Lilli e ci mettiamo, io con molta prudenza, a letto alla fine di una giornata che, nonostante tutto, è terminata in modo positivo.



03/08 AGLOU PLAGE – SOSTA

La notte è passata tranquilla con l’AULIN che ha fatto il suo dovere anche se per me abituato alla posizione “fetale” dormire sulla schiena non è proprio il massimo. Lilli mi ha controllato tutta la notte ed è stata contenta, memore dei miei trascorsi con le costole rotte, che non mi sia lamentato.
Preparo il caffè ed apro la finestra tenuta chiusa durante la notte perché faceva freddo……!
Sulla spiaggia c’è la solita nebbia, mi lavo e mi metto costume e maglietta ( la tenuta standard quando non mi vesto “in passeggiata” ) e scendo a fare colazione sulla terrazza vista mare: uovo sodo – pane caldo – marmellata – miele – spremuta – formaggio - caffé.
Tornato in camera con la spremuta per Lilli ci vestiamo ed usciamo inaugurando i giubbini che nessuno avrebbe pensato di dover usare in Marocco di Agosto.



Il lungomare non è male, la spiaggia è ampia ed anche qui le condizioni sono più da Surf che da placida balneazione. Comunque il posto è molto popolare, anche nel resto del Marocco e frequentato esclusivamente da locali che risiedono nelle tantissime case vacanze o vengono dalla vicina TIZNIT.





La passeggiata non mi crea alcun fastidio al fianco ed anche questo contribuisce a rendere questa giornata di sosta molto piacevole e ristoratrice dopo 5 giorni di viaggio ininterrotti con una lunga percorrenza kilometrica.
Torniamo in camera per un salutare riposino pomeridiano. Lilli si addormenta subito. Io mi metto a consultare le cartine ed il programma di viaggio.
Era prevista la visita della costa fino a Sud di SIDI IFNI ma considerando che l’ idea di trascorrere 3 giorni di “mare” non è fattibile per la diversità dell’ Oceano dal nostro Mediterraneo e che la nebbia ed il fresco ( pur piacevole ) è una costante del tratto costiero, decido di accorciare il viaggio in Marocco anche perché il “Mantra” di Lilli da ora in poi sarà: “Portami via dal Marocco”…….
Decido quindi di ripartire domani per l’ Atlante ma comincio ad avere ripensamenti sul fare il TIZI-N-TEST uno dei motivi del viaggio in Marocco.
Mi faccio prendere degli scrupoli nei confronti di Lilli, Mi dico “Poverina ha subito un forte spavento ed anche qualche contusione, ora la porto su una strada difficile ed a tratti pericolosa ?”.
Decido di rinunciare ma poi guardo su YouTube un video di un motociclista con tutto il tragitto che mostra un percorso non più difficile di tanti percorsi fatti con Lilli in Corsica e quindi, dopo lunga ed attenta riflessione, giungo alla conclusione: “ Sti Ca**i ! Si fa il Tiz-N-Test !”.
Scendo a fare un po’ di lavoro al portatile utilizzando il WI-FI dell’ hotel, risalgo in camera e sveglio Lilli dandole la notizia: “ Mi sento meglio, domani partiamo e faremo un bellissimo passo a 2100 metri di altitudine con una strada di montagna che ti piacerà moltissimo !”.
Mia moglie mi guarda con lo sguardo di chi ti dice in Romanesco : “ Ma che me stai a cojonà ?”.



Usciamo per un’ altra passeggiata con intere famiglie che si godono la spiaggia ed i vari intrattenimenti che ricordano tanto le nostre località turistiche.






Come al solito nel tardo pomeriggio si alza la nebbia che non ferma lo “struscio” dei turisti e conferisce una atmosfera caratteristica a questa lunghissima spiaggia.








Torniamo in stanza e dopo poco scendiamo per la nostra cena che stasera è a base di Tajine di Agnello innaffiato dall’ ottimo The alla Menta.



Mi fumo un sigarino sul balcone, anche questo è un buon segno dato che ieri sera non mi andava, prendo un solo AULIN e mi metto a letto alla fine di questa piacevolissima giornata di sosta
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Antonio Tempora
"Ama il tuo sogno ogni inferiore amore disprezzando" - Ezra Pound
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