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Originariamente inviata da GHIAIA
Se "tu" apri al turismo di massa la montagna facile, accessibile, fatta di mega parcheggi, impianti di risalita, rifugi che sembrano ristoranti di città. Poi non puoi lamentarti della fauna che circola e dire che sono degli ingenuoni.
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Domenica scorsa, Alpi Apuane, Val Serenaia (Gramolazzo). Oltre ai "rifugi" 5 stelle (2) cui si arriva con la macchina e dove quindi la gente arriva solo per mangiare, c'è un campeggio e dunque è frequentata (anche) da parvenu (Orso sarà felice di questo francesismo), che si aggirano sui sentieri.
Io avevo problemi di tempo e son partito dopo pranzo per farmi un giretto sul Pizzo d'Uccello (una bischerata) per poi tornare facendo un giro più lungo su un sentiero un tantino "sconnesso". Con il mio zaino, in cui ho tutto quello che mi servirebbe anche per passare la notte fuori in emergenza ed i miei scarponi, ho trovato nell'ordine: una ragazza da sola in scarpe da ginnastica che si era "persa" e voleva sapere la strada per scendere e una simpatica famigliola, pure in scarpe da ginnastica, che non sapeva come scendere dai roccioni del sentiero 178 con mamma "incrodata".
Mi è venuto (e mi viene) da pensare che l'apertura a tutti delle montagne non sia una buona idea...