[EnricoSL900]

Che i vertici Ducati non brillino per diplomazia si sa dai tempi del benservito a Capirossi in diretta tv; da lì in poi non mi son più stupito di niente.
Concordo in parte col discorso di Bladerunner: d'istinto sono sicuro che anche Dovizioso abbia reagito in quel modo. Poi si è sicuramente analizzato in modo onesto e sereno e ha risolto che l'orgoglio non lo avrebbe portato da nessuna parte: a quei livelli, un anno o due su una KTM esordiente lo avrebbero reso un pilota disoccupato a fine contratto, comunque fosse andata.
Realisticamente, "bene" per KTM con Dovizioso in sella, al primo anno poteva voler dire qualche piazzamento tra il quinto e il decimo posto, e al secondo un paio di gare da podio in condizioni favorevoli. Con questi risultati, gli austriaci a fine contratto si sarebbero cercati un pilota di livello superiore, e lui che magari avrebbe volentieri continuato un lavoro sporco per il quale fin lì aveva sputato sangue sarebbe stato considerato il limite della moto... e gli sarebbe rimasto difficile trovare un'altra sella in MotoGP.
Per non dire di cosa sarebbe stato delle sue quotazioni in caso di risultati negativi, ovvio.

E lui, che "tiene famiglia", questi scenari li ha valutati tutti e ha risolto che un paio di anni da seconda guida di Jorge Lorenzo non sono proprio da buttar via. Che se fa qualche gara discreta ci sta che un posto decente nel 2019 lo possa continuare a trovare.
D'altronde non sono tutti Melandri, maledizione...