Penso che uno stabilisca il prezzo dal totale dell'offerta del concessionario al lordo di eventuali sconti.
Quella è la cifra del valore attribuito alla moto, al quale, applichi uno sconto (at minchiam) "usato", cercando di stare il più alto possibile per spuntare il maggior ricavo.
Effettivamente, il prezzo chiesto credo che non si discosti di molto dal nuovo.
Il venditore avrà in testa una cifra inferiore: applica lo sconto, facendo felice l'acquirente e togliendosi la soddisfazione di piazzare la moto al prezzo che aveva in mente.
La politica credo proprio sia quella di non partire bassi (o semplicemente giusti) per poi non dover ritoccare troppo, come tu stesso hai detto.
Oppure, come spesso accade, è per accontentare la richiesta della moglie che dice: "un'altra moto ??? allora vendi quella che hai già"... e in fondo, a quella cifra, sai già che non la venderai mai