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Vecchio 21-02-2006, 11:08   #47
motocordialmente
Mukkista in erba
 
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Originariamente inviata da cidi
anche a me hanno spiegato piu' volte che non e' la massima piega che fa il pilota veloce, ma dove frena (poco e tardi) e dove apre (tanto e subito).
pero' se a noi "ciccioni" ci togli pure queste meschine soddisfazioni, allora compro veramente una royal enfield a nafta!




Questo lo credo, ma su strada in un bel "misto guidato", tipo Futa, Muraglione, Cisa , preferisco non prendere tanta velocità e fare delle belle pieghe, chè è divertente e abbastanza ragionevole . Il punto è che quando usi tutta la gomma e insisti sulle pedane, se l'asfalto è sporco o umido o dissestato rischi di finire rovinosamente a gambe all'aria , ergo la cosa migliore da fare andando per la strada sarebbe non fare "bischerate" .
Personalmente non riesco a concepire la guida in pista - ma non l'ho mai sperimentata - perche sento come una forzatura, quasi una violenza, l'esasperazione di ritardare la staccata al limite e richiedere la massima velocità alla propria motocicletta (oltre che a se stessi) in tutte le curve e i rettilinei della pista. Inoltre da quel che mi sembra di capire il pericolo, di cui la pista non è esente, deriva dalle tente motociclette sul circuito e soprattutto dai differenti livelli di abilità dei piloti e prestazioni dei mezzi, ragion per cui capita che qundo uno che sta 5 metri dietro tiene ancora tutto aperto in retilineo, quello davanti inizia a staccare 20 metri prima, oppure in curva uno deve lasciare il gas magari perchè sente un principio di perdita di aderenza e quello che gli è dietro alla massima inclinazione è in grossa difficoltà per frenare o cambiare direzione...
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