facevo le stesse considerazione anni fa, sull'argomento F1, ed ero arrivato a questa conclusione: quello che appassiona le masse...è il pilota che rischia veramente la vita ad ogni curva e che sfiora millimetricamente ogni limite. Quante volte siamo rimasti inchiodati davanti alla TV a seguire certe "acrobazie"....? Negli anni 70 si contavano i morti per ogni campionato di F1, e i piloti di quel periodo erano "epocali". Poi le auto sono andate sempre più veloci e la potenza è salita, ma i rischi si sono abbassati, e con questi, anche l'attenzione del pubblico. Alcune gare (come il TT) fanno ancora scorrere l'adrenalina proprio per la loro dichiarata pericolosità.
E' giusto? Non è giusto? Ci sarebbero un sacco di punti di vista
Ma sono convinto che il pubblico sia sempre alla ricerca del superuomo e del fenomenale...
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I bombi sono insetti molto attivi: si dedicano alla ricerca di cibo dall'alba al tramonto...
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