Io invece purtroppo per me da qualche anno ho emozioni opposte. Il mio "periodo d'oro" è durato ben poco, forse meno di cinque anni, vissuti però in modo piuttosto intensivo.
Da un certo momento in poi, invece, ogni partenza è diventata più uno sforzo che una gioia... nemmeno io so come mai. E il trovarmi in luoghi che non conosco non mi dà più la gioia di un tempo, anzi; la settimana scorsa, per esempio, ho vissuto una serata di assoluto giramento di balle a Susa per il non sapere come proseguire il mio giro.
Solo verso mezzanotte ho avuto l'illuminazione di prendere la mattina dopo la pallosa autostrada per arrivare a Como, da dove poi ho risalito il lago e sono arrivato sulle Dolomiti che non vedevo da diversi anni.
E come ho imboccato il Maloja mi sono ricordato di quanto sono belle quelle montagne... e mi sono sentito molto meglio. Quasi a casa, tanto che da lì in poi tornarci davvero, a casa, è stato un discreto sacrificio: non avrei più voluto andar via.
La conclusione è che non ho più grande interesse per fare nuove scoperte e questo in parte mi rattrista, ma per contro mi fa stare molto bene rivedere luoghi che ho apprezzato in precedenza. Sarà per questo che è il terzo anno di fila che faccio il giro del Verdon a luglio...