31/05/15
Sveglia alle 4,15 am: buio pesto e per strada non c’è quasi nessuno. Dopo venti minuti mi viene da chiedere la direzione per il Borobudur: ho fatto bene è proprio l’incrocio in cui si doveva girare. Indicazioni zero assoluto.
Il Borobudur è il monumento più visitato dell’Indonesia, un tempio buddista risalente circa all’800 d.C.
Per altre informazioni cliccate sul link
https://it.wikipedia.org/wiki/Borobudur
Arrivo prima delle 6 e sono il primo a parcheggiare nel deposito vicino all’ingresso: il parcheggio del tempio è ancora chiuso. Lascio anche lo zaino
Il cancello che porta alla biglietteria è ancora chiuso: ok prima di così non si poteva arrivare. Mentre aspetto vedo un ragazzino con una gran maglietta: questa Indonesia punk mi piace sempre di più
Via a fare il biglietto
Hai diritto anche a un tè o un caffè e sia uomini che donne sono obbligati ad indossare un pareo blu scuro, che poi tutti appena entrati si tolgono
Il primo impatto davvero da un’idea di grandiosità
C’è anche chi inizia la visita con un pisolino
Penso che le foto non abbiano bisogno poi di molte spiegazioni
Al mattino presto avete qualche possibilità di scattarvi una foto in santa pace
Questa mamma voleva a tutti i costi farmi una foto col suo bambino in braccio, ma non c’è stato verso: appena lo toccavo strillava a squarciagola
Tutti i turisti indonesiani facevano a gara per fare uno scatto con i turisti occidentali
La grondaia
Iniziano ad arrivare le scolaresche
Dietro al tempio c’era un palco addobbato
L’uscita dal tempio è organizzata in modo da costringervi a passare tra le bancarelle dei souvenir
Essendo quasi l’una ho preso una strada che partiva dal tempio e l’ho seguita per un po’
Subito questo tempio tibetano
Una vista particolare del Borobudur
Poi ho proseguito fino alla fine della strada
Inizio a tornare indietro per riprendere la strada per Yogyakarta
Di nuovo l’entrata per il Borobudur, ma stavolta ho la luce del giorno
Pranzo
E poi una di quelle soste che non puoi saltare: improvvisamente sulla mia sinistra vedo un palco per concerti, in mezzo a un campo, come da noi nei campi da calcio delle parrocchie: ovviamente mi fermo
Metal oriented
La persona alla mia destra, mi raggiunge con un microfono e in inglese (lui traduce9 mi fa dire qualche parola: non posso fare altro che congratularmi con tutti. Io con questi generi, punk, metal, hardcore ecc… ci sono cresciuto
La lead singer col velo..il pezzo è The Final Countdown
[YT]www.youtube.com/watch?v=QXPvtps3BEM[/YT]
riparto e verso sera arrivo a Kebuen
La strada peggiora improvvisamente e le buche si sprecano.
Vado piano ma infilo una tripletta micidiale: si rompe una freccia e si storce il manubrio. Mi fermo da un meccanico che in mezz’ora rimette tutto a posto.
Guardo Thunder e ragiono sul fatto che continuare sulla strada vicino alla costa non è il suo terreno: vado a riprendere la strada principale per Kebuen.
Arrivo a sera e col buio trovo l’albergo, doccia ed esco a cena.
La città è abbastanza grande e in una specie di grande magazzino (4 piani), riesco a trovare un secondo indispensabile cuscino, oltre ad un’articol di cancelleria che mi ero scordato. Quei quaderni i cui fogli sono buste di plastica: mi serve per conservare e suddividere tutti i biglietti,ricevute, locandine che poi inserisco nei miei album fotografici.
Posso concludere la giornata.