Se è per questo, manco Beper.
Te lo do per certo.
Provo a spiegarlo con parole semplici ad entrambi.
Il problema gnoseologico attuale è sapere come si configura l'eidetica nel contesto metafisico dell'ontologia.
Dipende da quale dimensione ontologica ci si pone.
Ma se l'io è strutturato in un livello antropomorfico in degrado non potrà coscientizzarsi su piani ontologici superiori!
In questo caso l'ermeneutica potrebbe suffragare la tensione escatologica attraverso una asettica cosmogenesi.
Ma come sempre c'è un ma.
Ma la differenziazione strutturale che ne deriverebbe affiorerebbe dalla palingenetica obliterazione dell'io cosciente che si infutura nell'archetipo prototipo dell' antropomorfismo universale.
Probabilmente ne risentirebbe la noogenesi che non intaccherebbe l'epistemologia delle sinergie di fondo.
Ma se l'io cosciente si ponesse su un piano trascendentale sfocierebbe in una trans-ominizzazione.
(Cit)
Non ringraziatemi.
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Ho imparato che poche cose sono più importanti del saper ridere di sé (cit.)
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