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Originariamente inviata da mototarta
Non capisco po come mai hanno citato in giudizio dei semplici concessionari, in pratica tutti quelli (Yamaha) di Milano.
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La procedura di contraffazione la apri contro chi importa la merce contraffatta (probabilmente Yamaha Italy, o come si chiama) e/o contro chi la vende, quindi il concessionario.
Considerando che se Yamaha Italy ha le spalle per una cosa del genere, al concessionario fai parecchio paura, e magari lui, nel frattempo, decide di non vendere pių lo scooter.
Se poi hanno un minimo di strategia avevano anche depositato il brevetto in Giappone e Francia (o comunque dove si produce sti scooter, ie Cina) e provvederanno a iniziare cause per contraffazione nei paesi di prodozione contro i rispettivi produttori.