Volendo allargarsi ancora dippiù (sono le 18:05 del 31/12, per cui mi trattengo in ufficio 5 minuti aggiuntivi per aggiungere questa breve nota)
le osservazioni principali al modello proposto sono state: istinto ed esperienza, dove le mettiano?
Le mettiamo nella I e nella D di PID, (algoritmo di regolazione).
Ovvero:
P=parte proporzionale dell'algoritmo: ad una azione (rilevata dai sensori) corrisponde una azione immediata degli attuatori, che non è fulminea ma limitata appunto dalla banda passante sensori-attuatori.
D=parte derivativa, quella che cerca analizzando il più recente e breve trascorso di capire l'intensità della variazione che sta accadendo: è la parte previsionale, l'istinto, che ordinerà agli attuatori una contromossa in anticipo rispetto a ciò che si suppone accadrà.
I=parte integrativa, quella che analizza l'ampio passato traendone insegnamento, e porta gli attuatori a compiere nuovamente un'azione previsionale sulla base di uno storico di esperienza.
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